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[Trad] Nuovi Rituali degli Déi: Eligos e Forcas

Stormblood

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Academy of the Dragon, Dinas Ffaraon
Nuovi Rituali degli Déi: Eligos e Forcas
03 Dicembre 2024, 1:41AM
- Sommo Sacerdote Hooded Cobra 666

Saluti a tutti nell'Assemblea degli Déi,

Di seguito pubblico i link ai Rituali di Forcas e Eligor. Questi vengono pubblicati un po' in anticipo, ma tutto é pronto.

Raccomando fortemente, molto fortemente, insisto che tutti facciano questi rituali piú volte. Sono molto potenti per spingere tutti noi avanti e devono essere fatti.

Il Rituale di Eligos é PRIORITARIO e dovrebbe essere fatto almeno 3 volte da tutti i presenti.

Se cercate benedizioni per il prossimo anno in particolare, assicuratevi di seguire lealmente questi rituali. Questi sono stati creati per benedirvi e darvi potere, mentre allo stesso tempo operano per portare sulla Terra il potere degli Déi.

Avete BISOGNO di queste benedizioni nella vostra vita e lo stesso vale per tutti noi. Questi rituali costituiscono potenti rituali di benedizione secondo i piani di restaurazione di tutti gli Antichi Déi.

Di seguito pubblico prima il rituale di Forcas. Questo deve essere iniziato immediatemente.

Rituale di Forcas [Traduzione in arrivo]

Rituale di Eligos - traduzione di LiliumS
 
Grazie ai nostri fratelli per la traduzione e per il loro impegno nelle file di Satanas; i Rituali vanno eseguiti dal 3 al 10 dicembre.
 
Last edited:
Forcas [Oscarius]'s Power Ritual

Vibra le Rune sotto:

Fehux10

Ansuzx10

Fehux10


Afferma le seguenti frasi:

Grande Forcas, Ascolta l'Assemblea della Gioia di Satanas,
Nei Nomi del Signore Satanas il cui Nome è Verità,
E nel Nome di Baalzebul il cui nome è Giustizia,
Tu sei invitato a rissiedere in mezzo a noi per sempre.


Vibra le Rune sotto:

Fehux10

Sowilox10

Ansuzx10


Afferma le seguenti frasi:

Signore Forcas, il tuo Titolo è Oscar,
Tu porti Trionfo e Vittoria,
Nessuno può negarti e nulla può resistere contro di te,
Dato che gli Dei hanno ordinato a Te di essere Colui Che Vince.


Vibra le Rune sotto:

Ansuzx10

Algizx10

Hagalazx10


Afferma le seguenti frasi:

Forcas tu hai visto gli Iniziati della Gioia di Satanas,

Molti sono i tuoi seguaci che ti benedicono in questo giorno,

Quindi Forcas ha detto: "Io conferirò alla Gioia di Satanas la vittoria finale e inequivocabile in tutti i suoi affari. Coloro che benedicono e provvedono per la Gioia di Satanas sono eternamente benedetti con la vittoria nelle loro imprese, ora e per sempre".

Il Signore Lucifero è soddisfatto e vostra Fonte di Eterno Potere, O Forcas!


Vibra le Rune sotto:

Tyrx10

Sowilox10

Thurisazx10


Afferma le seguenti frasi:

Il Tuo Potere, Signore Forcas, è un potere molteplice.
Tu sei il Figlio di Lucifero e tu porti il Suo Fascio di Luce,
Tu guidi noi alla vittoria e i nostri nemici alla sconfitta finale.
I nemici degli Dei sanno di essere stati sconfitti da noi, ora e per sempre, O Forcas!


Vibra x3 volte i seguenti Nomi:

"Forcas, Oscar, Oscarius, Oscarin, Oske!"


Poi Vibra x10 volte:

SATANAS AENAOS


Poi Vibra AUM una volta e Afferma:

Benedetti sono i tuoi Nomi, conosciuti e sconosciuti.
Grande è il tuo Potere, visibile e sentito da tutto.
Il Potere della Giustizia è sempre la prima e l'ultima causa,
E tu sei il Signore dei Signori nel Divino Tribunale.
Benedetto sia tu per sempre e oltre!

AUM
 
Traduzione del rituale: Eligos [Equitas] Power Ritual


Vibrare le seguenti rune:

joy-of-satan-fehu-rune.svg


joy-of-satan-ansuz-rune.svg


joy-of-satan-fehu-rune.svg


Fehu x10 Ansuz x10 Fehu x10

Affermare le seguenti frasi:

Oh Eligos, sei Tu Invitato ed Evocato,
Che i tuoi Nomi, che sono molti, siano lodati,
Il Tuo Potere è immenso,
nel Nome di Beelzebul, ascolta la nostra chiamata.



Vibrare le seguenti rune:

joy-of-satan-fehu-rune.svg


joy-of-satan-sowilo-rune.svg


joy-of-satan-ansuz-rune.svg


Fehu x10 Sowilo x10 Ansuz x10

Affermare le seguenti frasi:

Divino Eligos,
Tu sei Colui che porta i dettami del Tribunale Celestiale.
Gli Dèi ti ascoltano e l'Universo ti obbedisce.
Assisti l'Assemblea della Gioia di Satanas e tutti i suoi membri.



Vibrare le seguenti rune:
joy-of-satan-ansuz-rune.svg


joy-of-satan-algiz-rune.svg


joy-of-satan-hagl-rune.svg


Ansuz x10 Algiz x10 Hagalaz x10

Affermare le seguenti frasi:

Eligos il Grande, ha detto:
“Ho visto che gli Ebrei hanno pronunciato falsità nel tribunale celestiale. Le loro falsità, che sono molte, le cancellerò tutte, per l'amore e la sicurezza dell'Assemblea della Gioia di Satanas.
Ora, rimuoverò con voi, e da voi, la seguente frase maledetta:


[Vibrare questo 3 volte]:
"Hehuay,muen, it-ti-em, mat-ak-dis-eu, Hehuhay edba, talahan, toz, isirat,tapsimal, kati mukat, nvosal, lakev, hal-siy ol kiyala, rasug,ileklak"

Eligos ha decretato:
“Questa maledizione è cancellata dalla Gioia di Satanas e dall'Assemblea degli Dèi e dai loro Iniziati. È ora resa nulla. Procedete e prosperate, Figli degli Dèi.”



Vibrare le seguenti rune:
joy-of-satan-tiwaz-rune.svg


joy-of-satan-sowilo-rune.svg


joy-of-satan-thurisaz-rune.svg


Tyr x10 Sowilo x10 Thurisaz x10

Affermare le seguenti frasi:

Possa Eligos, Lui dai Molti Nomi, essere benedetto per sempre.
Il suo potere è invincibile e percepito ovunque.
Lui apre sempre i Sentieri per gli Iniziati,
E quando qualcuno cerca di fermarlo, la Furia Divina lo visita e lo rovina rapidamente.
Lui è benedetto dai Figli degli Dèi.


Affermare:

Vibrare i seguenti nomi 3 volte: "Eligos, Abigor, Abigael, Abigar, Ar, Equitas!"
Vibrare quanto segue 10 volte: "SATANAS AENAOS"

Affermare le seguenti frasi:

AUM

Poi affermare una volta:


Benedetti siano i tuoi Nomi, conosciuti e sconosciuti.
Grande è il tuo potere, visibile e percepito da tutti.
Il Potere delle Giustizia è sempre la causa prima e ultima,
E tu sei il Signore dei Signori nel Tribunale Divino.
Che tu sia benedetto per sempre!


AUM
 
Scusatemi ma questa frase come riportano nella versione finale non ha molto senso in italiano con quel "delle":

Delle loro falsità, che sono molte, le cancellerò tutte, per amore e per la sicurezza dell'Assemblea della Gioia di Satanas.

Tolto l'inciso si nota ancora di più che non è grammaticalmente corretta: delle loro falsità le cancellerò tutte.

Forse ragionandoci insieme si può rendere in modo migliore.
 
ELIGOS - Articolo scritto dal Guardiano della GdS Karnonnos

Eligos, noto come Abigor, è uno degli Dèi più importanti nell'ambito delle leggi e dei decreti. È noto per difendere gli iniziati nelle questioni legali e per assicurare una giustizia e un equilibrio adeguati.

640px-antoninianus_claudius_ii-ric_0137-jpg.4964

Antoniniano dell'Imperatore Claudio II.

Nello stato e nella cultura Romana, il ruolo di Eligos era rappresentato dal concetto di aequitas. Questa era rappresentata nella figura di una Dea chiamata Aequitas, simbolo della condotta equa nella giustizia e nel mercato. Ella porta una cornucopia, che rappresenta il risultato di buone pratiche commerciali e l'abbondanza derivante dal corretto esercizio della giustizia. Porta inoltre la Libra, la bilancia, che simboleggia il concetto occulto di Ma’at.

Aequitas è descritta sinteticamente in questo estratto accademico:
c2_4-gif.4962

____
Traduzione del paragrafo contenuto nell'immagine di cui sopra:

AEQVITAS – L'equità, menzionata nelle monete Romane, rappresenta quella virtù tanto desiderata nei sovrani, che li spinge a gestire gli affari pubblici (specialmente in re monetariá) con un'imparzialità devota agli interessi del popolo. Aequitas è quasi sempre rappresentata sotto forma di donna, vestita con la stola, generalmente in piedi, a volte seduta, con una bilancia o (molto più raramente) una patera nella mano destra e, nella mano sinistra, una cornucopia o l'hasta pura o lo scettro.
"Le bilance, simbolo naturale dell'Equità, sono usate da Persio per esprimere la decisione tra giusto e sbagliato – la cornucopia simboleggia il bene che risulta dall'esaminare i veri meriti dei casi." – Smyth.
L'epigrafe AEQVITAS (o AEQVITATI) AVG. o AVGVSTI appartiene alle zecche di Vitellio, Tito, Domiziano, Antonino Pio, Pertinace, Settimio Severo, Alessandro Severo, Macrino, Massimino, Gordiano Pio, Volusiano, Macriano, Quieto.

____

A Dictionary of Roman Coins, Seth William Stevenson

Eligos è rappresentato attraverso il concetto di Aequitas come delegato di Giove, il Dio principale di Roma, così come Beelzebul è il Giudice Supremo del cosmo ed Eligos mette in atto molti dei suoi decreti. Jupiter Optimus Maximus ("Il Migliore - Il Più Grande") non solo era il Re degli Dèi, ma anche un supervisore divino delle leggi, dei contratti e della giustizia nella società Romana, l'aspetto di Giove a cui si prestavano i Giuramenti.

Aequitas era rappresentata anche come un aspetto maschile dei poteri del Dio Romano Marte (Andras). La promozione Romana di Marte come mediatore di questioni legali è relativamente distinta dalla natura interamente bellicosa del suo equivalente Greco, Ares.

Eligos agiva come figura dietro molti aspetti di questo culto, in particolare nelle funzioni del tribunale. Rappresentava inoltre il potere dei lictori (le guardie del corpo dei re Romani e, in seguito, dei consoli) e degli equites (cavalieri o cavalleria di Roma), sovrintendendo a qualsiasi equivalente romano della polizia attraverso le epoche. Sia Andras che Eligos sono Dèi di Roma molto antichi.

Oltre che a Roma, Eligos era il Dio principale degli Equi, uno dei tradizionali e formidabili nemici di Roma, che abitavano nei Monti Appennini a nord-est della città ed erano estremamente abili in tutte le questioni belliche. Questa nazione astuta e perseverante era nota per vivere in sofisticate fortezze che costruivano sulle cime dei monti e delle colline, rappresentando una minaccia frequente per Roma, con forse centinaia di guerre tra i due stati. L'assorbimento degli Equi e delle loro tradizioni nella popolazione e nell'aristocrazia della nascente città di Roma contribuì a molti aspetti della cultura romana, in particolare nell'ambito militare.

Eligos rappresentava i mores di aequitas all'interno dell'esercito, garantendo che i soldati fossero sottoposti a standard equi. Come riportano ampiamente storici come Livio, la formazione dell'esercito nei giorni del Regno di Roma era un affare altamente stratificato e problematico. Nel periodo repubblicano vennero progressivamente introdotte riforme per risolvere questo problema, fornendo ai soldati incentivi sufficienti a trasformare Roma nell'entità più potente del pianeta, la cui forza militare era allo stesso tempo temuta e ammirata.

In verità, il concetto di aequitas nella società Romana era una terminologia particolarmente complessa che regolava molti aspetti dell'interpretazione giuridica, della condotta morale, del raggiungimento di accordi con gli altri, degli affari commerciali, delle questioni di casta, degli standard dei consumatori, dei giudizi equi, delle questioni eugenetiche, così come della magia nera e della deviazione di maledizioni nell'ambito occulto. Cicerone (De Officiis e Topica), Ǫuintiliano (Institutio Oratoria), Seneca (De Beneficiis), Apuleio (Metamorfosi), Gaio, Ulpiano e molti altri, discutono a lungo questo concetto nell'ambito dell'interpretazione della legge. Il termine aequitas non è direttamente traducibile in inglese, anche se il termine "equity" deriva da esso come una pallida somiglianza. Molte delle sue sfaccettature si collegano al segno della Bilancia e implicano processi occulti legati a Eligos; infatti, è noto che Eligos è associato a Venere.

Un esempio della natura di questo termine è attribuibile a Cicerone:

Aequitas lucet ipsa per se; dubitatio cogitationem significat iniuriae.

... la rettitudine brilla di una luce propria, ma il dubbio è un segno che stiamo riflettendo su un possibile torto.
1.30, De Officiis, Cicerone (traduzione di Jeffery Henderson)

Gran parte del concetto Romano di aequitas era legato all'istituzione dell'ordine civile e alla corretta divisione delle classi, con la buona condotta che rivestiva un ruolo centrale in questo sistema. L'obiettivo era eliminare qualsiasi maledizione che potesse portare a una regressione verso la mediocrità, in contrasto con l'anarchia relativa delle caste emersa con l'avvento dell'ordine cristiano. Dopo l'assassinio di Giulio Cesare, culminato nella Battaglia di Filippi e nel ritorno dello stendardo Romano dalla Partia, suo nipote, il primo imperatore Augusto, eresse un magnifico culto e un tempio dedicati a Marte Ultore (Marte Vendicatore), citando l'aequitas come ragione di questo gesto. Anche Seneca associa l'aequitas a una qualità essenziale di un imperatore virtuoso.

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Questa qualità vendicativa (Ultio) che un imperatore deve dimostrare nel perseguire la virtuosità è letterale e non meramente simbolica: se lo Stato è minacciato da una crisi esistenziale, sangue deve essere versato affinché la maledizione venga rimossa. Non è mai l'aspetto più piacevole della vita, ma è comunque vero.

Per quanto riguarda l'anatomia interna di uno Stato, Eligos è un Dio importante in materia di polizia, esercito, professioni legali, lavoro mercenario e spionaggio. Si consiglia ai membri che desiderano entrare a far parte di qualsiasi tipo di polizia o forza paramilitare di consultare Lui per avere successo e per essere guidati nell'esercizio di una corretta capacità di giudizio e di etica, poiché si tratta di una carriera difficile in cui si deve agire sempre nell'interesse pubblico.


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Per quanto riguarda gli aspetti provvidenziali di Eligos, gli Abgal (o Ar Abgal, o Apkallu, che significa "il saggio" in Accadico e in Sumero, ma anche "i veggenti" e "gli indovini") sono i sette saggi della Mesopotamia inviati da Enki per insegnare la civiltà all'umanità. Questi sono Semi-Dèi associati ai pesci e alle creature del cielo. Sono collegati ai Chakra e alle Sette Città di Babilonia. Stabilirono l'ordine e insegnarono all'umanità molte arti del regno civilizzato intorno all'epoca del Diluvio. Molti amuleti della Mesopotamia fanno riferimento a queste figure.

In pieno potere occulto, Eligos riguarda molti aspetti misteriosi della profezia e dell'etica consequenzialista ad essa legata. Questi aspetti riguardano le indagini, il lavoro investigativo e la scoperta di ciò che generalmente non si vede e non si conosce, nonché le virtù e i talenti nascosti che i giudici devono coltivare.

Il bastone del pastore associato a Eligos riguarda il rimettere la parte che ha sbagliato al suo giusto posto.

Per quanto riguarda l'evoluzione dell'anima, Eligos è legato all'equilibrio precario tra i Chakra superiori e inferiori e a come l'energia e l'intento vengono trasformati attraverso di essi, dove domare e radicare le facoltà psichiche provenienti dai regni superiori è di fondamentale importanza, un processo che viene interpretato da quelli inferiori. Questo è anche rappresentato nel simbolismo delle Bilance e del Chakra centrale, così come nel simbolo del bastone, che mostra la distribuzione dell'energia dalla Ghiandola Pineale.

ELIGOS E IL NEMICO

La maledizione invertita nel Rituale di Eligos (Isaia 54:17) è stata formulata per evitare che gli Ebrei fossero condannati al giudizio in questo regno dell'esistenza, permettendo loro di sfuggire liberamente da qualsiasi condanna per le loro azioni.

Uno dei personaggi biblici sovrapposti a Eligos è la figura ebraica Abigail. Abigail è una delle sette profetesse degli Ebrei, presa dalle figure dei Sette Saggi di Babilonia. In questa storia, Abigail è sposata con uno dei corrotti e ricchissimi Gentili dei Calebiti di nome Nabal, un anagramma di BAL-AN (Baal con il potere di An o dell'Etere), che si riferisce a Beelzebul, ma significa anche "sciocco" e "cane" in ebraico, un insulto vendicativo.

Il futuro re della monarchia ebraica, un personaggio che rappresenta essenzialmente la polarità maschile degli ebrei come razza, Davide, si infiamma di rabbia per la cattura della ragazza ebrea (che rappresenta la profezia) da parte di un ricco Gentile e per il fatto che Nabal rifiuti di soddisfare la sua richiesta di dare cibo e aiuto ai suoi uomini. Davide pianifica di uccidere Nabal, ma Abigail lo ferma, affermando che la provvidenza e la buona volontà sono nelle mani degli ebrei se Davide mostra abbastanza astuzia per permettere a Dio di intervenire. Alla fine, a causa di questo, la Torah prosegue dicendo: "Dio colpì Nabal, e lui morì" (1 Samuele 25:38). Dopo questo, Abigail diventa una delle mogli di re Davide. Il significato di questa storia in 1 Samuele è che agli ebrei viene concessa la vita eterna sotto forma del loro regno futuro e del patriarca Davide, guadagnando il potere della profezia.

Questi versi sono maledizioni inconsce contro gli Dèi e sono progettati per essere benedizioni per gli ebrei, impedendo loro di essere maledetti o giudicati in alcun modo. Questo insieme di eventi è stato anche notato come un contrasto con il personaggio di Jezebel, una sacerdotessa di Beelzebul e Astarte, che incanta Davide e agisce in opposizione ad Abigail per ostacolare i piani degli ebrei. Jezebel è trattata come l'archetipo della donna Gentile, con il suo destino che consiste nell'essere consumata da un branco di cani.

Questo carattere blasfemo imposto a Eligos è anche progettato per spingere i benefici dell'aequitas sugli ebrei nel loro complesso, mentre priva gli altri della consapevolezza di certe leggi karmiche e di molti altri aspetti, un ambito su cui Eligos esercita il suo dominio mentre è al servizio di Beelzebul.

Altri passaggi dell'Antico Testamento, come Isaia 59, trattano anche questi temi della "auto-redenzione'' degli ebrei manipolando tali concetti. Nel contesto cristiano, il concetto di aequitas fu distorto dai padri della Chiesa ebraica, come Agostino di Ippona, riformulato in un'idea del ''giudizio divino di YHVH sulla Terra'', in diretta collusione con queste maledizioni.

Nell'Apocalisse, Eligos è ritratto come il cavaliere del Cavallo Nero, che tiene in mano le bilance, con una misteriosa allusione agli affari mercantili e a un codice alchemico (Apocalisse 6:5-6). Questo è posizionato sotto il Chakra centrale legato alla maledizione su Nephthys e sopra il Chakra Solare.

Eligos è stato chiamato semplicemente così nella Goezia, rappresentato come un cavaliere che cavalca un cavallo alato con gli arti di un leone e tiene una lancia ornata da una bandiera. Alla luce di quanto scritto da Livio sull'aequitas, si dice che Eligos elabori come amare i governanti e insegni i segreti per diffondere la lealtà o la slealtà tra i soldati. Le sue proprietà di profezia sono indicate come "conoscere le cose future".

Arcadia ha fatto notare che Eligos, che rappresenta il Nove di Spade, è legato allo stato di rimozione della maledizione, poiché uno dei principali significati di questa carta (soprattutto al rovescio) riguarda uno stato di paura che in realtà è passato da tempo ed è stato eliminato. D'altra parte, ho visto che può significare anche una cattiva premonizione, oltre a incarnare le conseguenze di un cattivo pettegolezzo e di guadagnarsi una cattiva reputazione (questo può derivare dalla violazione dell'aequitas).

In compenso, con il tempo, molti di questi concetti di legge dell'epoca romana sono tornati nella coscienza e hanno influenzato individui successivi come Marsilio da Padova, Petrarca e Sir Francis Bacon nella riformulazione del sistema legale, un processo di cui Eligos continua a essere patrono. Eseguiamo questo Rituale per onorare questo grande Dio e per rivendicare noi stessi nel Tribunale Divino.

FONTI

Ab urbe condita, Livio
De Officiis, Cicerone
A Dictionary of Roman Coins, Seth William Stevenson
Babyloniaca, Beroessus

Un ringraziamento speciale a:
- Guardiano della GdS Power of Justice (redazione)
- Arcadia (ricerca sul Nove di Spade, puntata verso l'Apocalisse)
 
ELIGOS - Articolo scritto dal Guardiano della GdS Karnonnos

Eligos, noto come Abigor, è uno degli Dèi più importanti nell'ambito delle leggi e dei decreti. È noto per difendere gli iniziati nelle questioni legali e per assicurare una giustizia e un equilibrio adeguati.

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Antoniniano dell'Imperatore Claudio II.

Nello stato e nella cultura Romana, il ruolo di Eligos era rappresentato dal concetto di aequitas. Questa era rappresentata nella figura di una Dea chiamata Aequitas, simbolo della condotta equa nella giustizia e nel mercato. Ella porta una cornucopia, che rappresenta il risultato di buone pratiche commerciali e l'abbondanza derivante dal corretto esercizio della giustizia. Porta inoltre la Libra, la bilancia, che simboleggia il concetto occulto di Ma’at.

Aequitas è descritta sinteticamente in questo estratto accademico:
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Traduzione del paragrafo contenuto nell'immagine di cui sopra:

AEQVITAS – L'equità, menzionata nelle monete Romane, rappresenta quella virtù tanto desiderata nei sovrani, che li spinge a gestire gli affari pubblici (specialmente in re monetariá) con un'imparzialità devota agli interessi del popolo. Aequitas è quasi sempre rappresentata sotto forma di donna, vestita con la stola, generalmente in piedi, a volte seduta, con una bilancia o (molto più raramente) una patera nella mano destra e, nella mano sinistra, una cornucopia o l'hasta pura o lo scettro.
"Le bilance, simbolo naturale dell'Equità, sono usate da Persio per esprimere la decisione tra giusto e sbagliato – la cornucopia simboleggia il bene che risulta dall'esaminare i veri meriti dei casi." – Smyth.
L'epigrafe AEQVITAS (o AEQVITATI) AVG. o AVGVSTI appartiene alle zecche di Vitellio, Tito, Domiziano, Antonino Pio, Pertinace, Settimio Severo, Alessandro Severo, Macrino, Massimino, Gordiano Pio, Volusiano, Macriano, Quieto.

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A Dictionary of Roman Coins, Seth William Stevenson

Eligos è rappresentato attraverso il concetto di Aequitas come delegato di Giove, il Dio principale di Roma, così come Beelzebul è il Giudice Supremo del cosmo ed Eligos mette in atto molti dei suoi decreti. Jupiter Optimus Maximus ("Il Migliore - Il Più Grande") non solo era il Re degli Dèi, ma anche un supervisore divino delle leggi, dei contratti e della giustizia nella società Romana, l'aspetto di Giove a cui si prestavano i Giuramenti.

Aequitas era rappresentata anche come un aspetto maschile dei poteri del Dio Romano Marte (Andras). La promozione Romana di Marte come mediatore di questioni legali è relativamente distinta dalla natura interamente bellicosa del suo equivalente Greco, Ares.

Eligos agiva come figura dietro molti aspetti di questo culto, in particolare nelle funzioni del tribunale. Rappresentava inoltre il potere dei lictori (le guardie del corpo dei re Romani e, in seguito, dei consoli) e degli equites (cavalieri o cavalleria di Roma), sovrintendendo a qualsiasi equivalente romano della polizia attraverso le epoche. Sia Andras che Eligos sono Dèi di Roma molto antichi.

Oltre che a Roma, Eligos era il Dio principale degli Equi, uno dei tradizionali e formidabili nemici di Roma, che abitavano nei Monti Appennini a nord-est della città ed erano estremamente abili in tutte le questioni belliche. Questa nazione astuta e perseverante era nota per vivere in sofisticate fortezze che costruivano sulle cime dei monti e delle colline, rappresentando una minaccia frequente per Roma, con forse centinaia di guerre tra i due stati. L'assorbimento degli Equi e delle loro tradizioni nella popolazione e nell'aristocrazia della nascente città di Roma contribuì a molti aspetti della cultura romana, in particolare nell'ambito militare.

Eligos rappresentava i mores di aequitas all'interno dell'esercito, garantendo che i soldati fossero sottoposti a standard equi. Come riportano ampiamente storici come Livio, la formazione dell'esercito nei giorni del Regno di Roma era un affare altamente stratificato e problematico. Nel periodo repubblicano vennero progressivamente introdotte riforme per risolvere questo problema, fornendo ai soldati incentivi sufficienti a trasformare Roma nell'entità più potente del pianeta, la cui forza militare era allo stesso tempo temuta e ammirata.

In verità, il concetto di aequitas nella società Romana era una terminologia particolarmente complessa che regolava molti aspetti dell'interpretazione giuridica, della condotta morale, del raggiungimento di accordi con gli altri, degli affari commerciali, delle questioni di casta, degli standard dei consumatori, dei giudizi equi, delle questioni eugenetiche, così come della magia nera e della deviazione di maledizioni nell'ambito occulto. Cicerone (De Officiis e Topica), Ǫuintiliano (Institutio Oratoria), Seneca (De Beneficiis), Apuleio (Metamorfosi), Gaio, Ulpiano e molti altri, discutono a lungo questo concetto nell'ambito dell'interpretazione della legge. Il termine aequitas non è direttamente traducibile in inglese, anche se il termine "equity" deriva da esso come una pallida somiglianza. Molte delle sue sfaccettature si collegano al segno della Bilancia e implicano processi occulti legati a Eligos; infatti, è noto che Eligos è associato a Venere.

Un esempio della natura di questo termine è attribuibile a Cicerone:


1.30, De Officiis, Cicerone (traduzione di Jeffery Henderson)

Gran parte del concetto Romano di aequitas era legato all'istituzione dell'ordine civile e alla corretta divisione delle classi, con la buona condotta che rivestiva un ruolo centrale in questo sistema. L'obiettivo era eliminare qualsiasi maledizione che potesse portare a una regressione verso la mediocrità, in contrasto con l'anarchia relativa delle caste emersa con l'avvento dell'ordine cristiano. Dopo l'assassinio di Giulio Cesare, culminato nella Battaglia di Filippi e nel ritorno dello stendardo Romano dalla Partia, suo nipote, il primo imperatore Augusto, eresse un magnifico culto e un tempio dedicati a Marte Ultore (Marte Vendicatore), citando l'aequitas come ragione di questo gesto. Anche Seneca associa l'aequitas a una qualità essenziale di un imperatore virtuoso.

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Questa qualità vendicativa (Ultio) che un imperatore deve dimostrare nel perseguire la virtuosità è letterale e non meramente simbolica: se lo Stato è minacciato da una crisi esistenziale, sangue deve essere versato affinché la maledizione venga rimossa. Non è mai l'aspetto più piacevole della vita, ma è comunque vero.

Per quanto riguarda l'anatomia interna di uno Stato, Eligos è un Dio importante in materia di polizia, esercito, professioni legali, lavoro mercenario e spionaggio. Si consiglia ai membri che desiderano entrare a far parte di qualsiasi tipo di polizia o forza paramilitare di consultare Lui per avere successo e per essere guidati nell'esercizio di una corretta capacità di giudizio e di etica, poiché si tratta di una carriera difficile in cui si deve agire sempre nell'interesse pubblico.


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Per quanto riguarda gli aspetti provvidenziali di Eligos, gli Abgal (o Ar Abgal, o Apkallu, che significa "il saggio" in Accadico e in Sumero, ma anche "i veggenti" e "gli indovini") sono i sette saggi della Mesopotamia inviati da Enki per insegnare la civiltà all'umanità. Questi sono Semi-Dèi associati ai pesci e alle creature del cielo. Sono collegati ai Chakra e alle Sette Città di Babilonia. Stabilirono l'ordine e insegnarono all'umanità molte arti del regno civilizzato intorno all'epoca del Diluvio. Molti amuleti della Mesopotamia fanno riferimento a queste figure.

In pieno potere occulto, Eligos riguarda molti aspetti misteriosi della profezia e dell'etica consequenzialista ad essa legata. Questi aspetti riguardano le indagini, il lavoro investigativo e la scoperta di ciò che generalmente non si vede e non si conosce, nonché le virtù e i talenti nascosti che i giudici devono coltivare.

Il bastone del pastore associato a Eligos riguarda il rimettere la parte che ha sbagliato al suo giusto posto.

Per quanto riguarda l'evoluzione dell'anima, Eligos è legato all'equilibrio precario tra i Chakra superiori e inferiori e a come l'energia e l'intento vengono trasformati attraverso di essi, dove domare e radicare le facoltà psichiche provenienti dai regni superiori è di fondamentale importanza, un processo che viene interpretato da quelli inferiori. Questo è anche rappresentato nel simbolismo delle Bilance e del Chakra centrale, così come nel simbolo del bastone, che mostra la distribuzione dell'energia dalla Ghiandola Pineale.

ELIGOS E IL NEMICO

La maledizione invertita nel Rituale di Eligos (Isaia 54:17) è stata formulata per evitare che gli Ebrei fossero condannati al giudizio in questo regno dell'esistenza, permettendo loro di sfuggire liberamente da qualsiasi condanna per le loro azioni.

Uno dei personaggi biblici sovrapposti a Eligos è la figura ebraica Abigail. Abigail è una delle sette profetesse degli Ebrei, presa dalle figure dei Sette Saggi di Babilonia. In questa storia, Abigail è sposata con uno dei corrotti e ricchissimi Gentili dei Calebiti di nome Nabal, un anagramma di BAL-AN (Baal con il potere di An o dell'Etere), che si riferisce a Beelzebul, ma significa anche "sciocco" e "cane" in ebraico, un insulto vendicativo.

Il futuro re della monarchia ebraica, un personaggio che rappresenta essenzialmente la polarità maschile degli ebrei come razza, Davide, si infiamma di rabbia per la cattura della ragazza ebrea (che rappresenta la profezia) da parte di un ricco Gentile e per il fatto che Nabal rifiuti di soddisfare la sua richiesta di dare cibo e aiuto ai suoi uomini. Davide pianifica di uccidere Nabal, ma Abigail lo ferma, affermando che la provvidenza e la buona volontà sono nelle mani degli ebrei se Davide mostra abbastanza astuzia per permettere a Dio di intervenire. Alla fine, a causa di questo, la Torah prosegue dicendo: "Dio colpì Nabal, e lui morì" (1 Samuele 25:38). Dopo questo, Abigail diventa una delle mogli di re Davide. Il significato di questa storia in 1 Samuele è che agli ebrei viene concessa la vita eterna sotto forma del loro regno futuro e del patriarca Davide, guadagnando il potere della profezia.

Questi versi sono maledizioni inconsce contro gli Dèi e sono progettati per essere benedizioni per gli ebrei, impedendo loro di essere maledetti o giudicati in alcun modo. Questo insieme di eventi è stato anche notato come un contrasto con il personaggio di Jezebel, una sacerdotessa di Beelzebul e Astarte, che incanta Davide e agisce in opposizione ad Abigail per ostacolare i piani degli ebrei. Jezebel è trattata come l'archetipo della donna Gentile, con il suo destino che consiste nell'essere consumata da un branco di cani.

Questo carattere blasfemo imposto a Eligos è anche progettato per spingere i benefici dell'aequitas sugli ebrei nel loro complesso, mentre priva gli altri della consapevolezza di certe leggi karmiche e di molti altri aspetti, un ambito su cui Eligos esercita il suo dominio mentre è al servizio di Beelzebul.

Altri passaggi dell'Antico Testamento, come Isaia 59, trattano anche questi temi della "auto-redenzione'' degli ebrei manipolando tali concetti. Nel contesto cristiano, il concetto di aequitas fu distorto dai padri della Chiesa ebraica, come Agostino di Ippona, riformulato in un'idea del ''giudizio divino di YHVH sulla Terra'', in diretta collusione con queste maledizioni.

Nell'Apocalisse, Eligos è ritratto come il cavaliere del Cavallo Nero, che tiene in mano le bilance, con una misteriosa allusione agli affari mercantili e a un codice alchemico (Apocalisse 6:5-6). Questo è posizionato sotto il Chakra centrale legato alla maledizione su Nephthys e sopra il Chakra Solare.

Eligos è stato chiamato semplicemente così nella Goezia, rappresentato come un cavaliere che cavalca un cavallo alato con gli arti di un leone e tiene una lancia ornata da una bandiera. Alla luce di quanto scritto da Livio sull'aequitas, si dice che Eligos elabori come amare i governanti e insegni i segreti per diffondere la lealtà o la slealtà tra i soldati. Le sue proprietà di profezia sono indicate come "conoscere le cose future".

Arcadia ha fatto notare che Eligos, che rappresenta il Nove di Spade, è legato allo stato di rimozione della maledizione, poiché uno dei principali significati di questa carta (soprattutto al rovescio) riguarda uno stato di paura che in realtà è passato da tempo ed è stato eliminato. D'altra parte, ho visto che può significare anche una cattiva premonizione, oltre a incarnare le conseguenze di un cattivo pettegolezzo e di guadagnarsi una cattiva reputazione (questo può derivare dalla violazione dell'aequitas).

In compenso, con il tempo, molti di questi concetti di legge dell'epoca romana sono tornati nella coscienza e hanno influenzato individui successivi come Marsilio da Padova, Petrarca e Sir Francis Bacon nella riformulazione del sistema legale, un processo di cui Eligos continua a essere patrono. Eseguiamo questo Rituale per onorare questo grande Dio e per rivendicare noi stessi nel Tribunale Divino.

FONTI

Ab urbe condita, Livio
De Officiis, Cicerone
A Dictionary of Roman Coins, Seth William Stevenson
Babyloniaca, Beroessus

Un ringraziamento speciale a:
- Guardiano della GdS Power of Justice (redazione)
- Arcadia (ricerca sul Nove di Spade, puntata verso l'Apocalisse)
Magnifico, questo è oro nero su bianco.
 
FORCAS - Articolo scritto dal Guardiano della GdS Karnonnos

Forcas è un Dèmone misterioso associato a certi aspetti della mitologia, in particolare come uno degli Eroi dei Fianna nella mitologia irlandese. In questa mitologia, Oscar è il vincitore di re corrotti e invasori dell'Irlanda, che decapita in battaglie drammatiche come la Battaglia di Ventry e la Battaglia di Gabhra. Le opere mitologiche Irlandesi fanno riferimento al suo coraggio e al suo valore:

Alzati, Oscar, mostra loro chi sei,

Anche se gli eroi si ergono davanti a te, tienine cento a bada,

Carica avanti e indietro, finché i loro colli non restino privi di testa,

Afferra il tuo splendido scudo verde, impugna la tua spada affilata,

Prendi scudo e giavellotti dal guerriero che hai ucciso,

Prendi una corazza per proteggerti, affinché il tuo assalto non fallisca,

Un grande evento per me, con testimoni presenti.

Il dono di mio figlio, all’età di nove anni.

Mai verrà, né di mano né di giuramento.

Nessuna asta di lancia penetrerà più profondamente un uomo.

Guai all’uomo contro cui brandisce la sua spada affilata,

Quando con rabbia il suo braccio colpisce in un feroce attacco.

Le prime vittorie di Oscar, l’arrogante sovrano dell’Ulster,

Poi il Re del Leinster e il valoroso signore di Connacht.

Áed, figlio di Fidach, figlio di Finnnta, venne poi all’attacco.

Oscar lo lasciò senza testa, dopo una lunga lotta.

Áed Donn, Re dell’Ulster, fiero figlio di Fergus Finn,

Con scudo e spada crudele, allo stesso modo da Oscar ucciso.

Il coraggioso Baetán, figlio di Fer Narb, possente re del Leinster,

Nonostante il suo grande valore, trovò rapidamente la morte.

Il saggio e caro compagno di Oscar, regale e giusto,

L'audace Linne, figlio di Ligne, Oscar, per errore, uccise.

Splendidamente vestita, Niam venne a osservare il conflitto,

L’impeto della feroce battaglia si rivolse contro la regina radiosa.

Ti racconterò del suo campione, del suo eroe dai colpi rapidi.

Nessun eroe più generoso mai montò a cavallo.

Ti racconterò di lui, caro Patrick, una storia vera,

Grande fu la sua furia regale, non piccoli i suoi primi atti.
Acallam na Senórach (Tales of the Elders of Ireland), tradotto da Ann Dooley e Harry Roe

È invariabilmente rappresentato come l’uomo più forte d’Irlanda, che non manca mai di ottenere la vittoria in battaglia, eccellendo in particolare nei duelli con un altro avversario. In una battaglia, combatte con il Re del Mondo, chiamato Sinsar, e lo decapita, rappresentando la vittoria dell’anima eterna e della Luce di Lucifero sulle forze del mondo, o sul "labirinto" dell’ignoranza e sulle forze del tempo.

Forcas rappresenta anche la vittoria nelle questioni legali e mercantili, nonché il principio di essere riccamente ricompensati per gli sforzi in tali ambiti. Nei miti, Oscar viaggia verso nuove terre per portare un commercio inesauribile all’isola remota di Éire.

Oscar era il figlio di Oisin e nipote di Sadhbh, la fanciulla cervo. Sua madre era Niamh, una fata che sedusse suo padre, Oisin, per farlo rimanere nella Terra della Giovinezza Eterna, rappresentante il regno degli Dèi separato dal regno mortale.

Il suo nome significa “amante dei cervi” o “amico dei cervi”, derivato da oss, che significa cervo, e cara, che significa amore. Il simbolismo del cervo appartiene a Oscar come segno di una nuova vita che si rigenera: il cervo può essere paragonato alle rune Ansuz e Fehu, che possono superare ogni ostacolo. Per i Celti, i cervi erano anche associati al mondo sotterraneo e alla capacità di comunicare con gli spiriti, insieme alla distruzione delle forze tiranniche e dei vincoli.

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Si noti la somiglianza di Ansuz con un singolo palco di cervo.

Forcas è connesso a Sowilo, Kenaz e Raidho, rappresentati nel suo Anello Shenu. Sowilo riguarda l'invincibilità totale, il trionfo e il comando maschile; Kenaz riguarda la luce dell'anima e Raidho rappresenta i cambiamenti negli stati della vita e nella coscienza.

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Traduzione della frase contenuta nell'immagine di cui sopra:

Il lapis deve essere bruciato fortemente e a lungo.
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Quando i Fianna sono rinchiusi nelle profondità di un inferno infuocato, Oscar fa da guardia alle loro retrovie, uccidendo tutte le forze maligne mentre si fanno strada per uscirne. Il simbolismo qui si riferisce alla penultima fase di "trasudazione" del Magnum Opus, che è infuocata e distruttiva.

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Traduzione delle frasi contenute nell'immagine di cui sopra:

75-78. "Dopo molte sofferenze e tormenti sono risorto in grande, puro e immacolato".

Lo spirito e l'anima sono ormai completamente penetrati nel corpo, padre e figlio sono riuniti, la caducità e la morte hanno perso tutto il loro potere.
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La connessione tra Oisin e Oscar rappresenta il concetto di "padre e figlio unificati", l'ultima fase del Magnum Opus in cui l'individuo rinasce nella luce. Forcas, quindi, agisce come il distributore della luce di Lucifero e della vittoria finale, poiché questo ultimo passo del Grande Lavoro porta all'invincibilità come anima.

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A Roma, Forcas era associato al simbolo militare noto come Aquila, un simbolo dell'aquila. Questo stendardo non era ordinario e aveva un significato profondamente occulto, legato sia alla vittoria totale in battaglia sia, in un contesto occulto, all'elevazione dell'anima. Diversi episodi nella storia Romana mostrano come l'esercito romano si affannasse a cercare le Aquile quando venivano perse. Le iscrizioni delle Res Gestae Divi Augusti menzionano anche dozzine di incidenti legati a questo. Questo simbolo è collegato a Beelzebul e Azazel nell'attribuzione della vittoria e del favore.

FORCAS E IL NEMICO

Oisin e san Patrizio, un personaggio composito inventato per parallellizzare l'arrivo del cristianesimo in Irlanda anche nella mitologia, erano noti per disprezzarsi a vicenda. La morte di Oscar nella Battaglia di Gabhra è conosciuta come la "fine" dei Fianna e simboleggia la sottomissione dell'Irlanda al cristianesimo.

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Rovine di Dún Aonghasa

Sebbene non abbia mai raggiunto la grandezza, la scala o la superiorità tecnologica di Grecia e Roma, l'Irlanda, secondo gli standard dell'Europa del Nord, era una società piuttosto avanzata e nota per aver pionieristicamente sviluppato molte forme di astronomia, metallurgia, progettazione di veicoli, costruzione in pietra, vini e altre esportazioni culturali. Si trattava essenzialmente dell'ordinamento politico Celto-germanico di gran lunga più avanzato, con molte fortezze di pietra nei suoi insediamenti ed era il centro spirituale dell'Europa settentrionale. L'Irlanda era governata da un'élite spirituale che costituiva una forte minaccia per il progetto di cristianizzazione in Britannia, Scandinavia e Francia. La continua prosperità di questa società la rese soggetta all'invasione delle forze continentali sotto la bandiera della Chiesa, che radunò un'enorme armata e una marina per distruggere gli irlandesi. Più tardi, nella mitologia, questo venne dimostrato in modo ambivalente nelle interazioni di san Patrizio con figure come Oisin, i Fianna e i serpenti, rappresentanti del vecchio ordine.

Non dovrebbe sorprendere che la maggior parte degli artefatti culturalmente avanzati della cosiddetta cultura medievale nell'Europa del Nord, come l'illuminazione dei manoscritti e il Libro di Kells, provenga dall'Irlanda, poiché la Chiesa cercò di monopolizzare i progressi compiuti in questo angolo dell'Europa del Nord al fine di perpetuare la frode. Il sistema dei monasteri in Irlanda fu imposto alla popolazione per estrarre risorse in modo efficiente.

Una quantità sproporzionata di Irlandesi, come Dungal, o Inglesi istruiti nei sistemi di apprendimento Irlandesi, servì alla corte di Carlo Magno sul continente. Lo stesso Carlo Magno, in un complimento velato, chiamò gli Irlandesi "filosofi dell'isola".

Era anche noto che gli Irlandesi erano particolarmente abili nei calcoli matematici relativi all'astronomia e al computus (la misurazione del tempo). Questi uomini erano il residuo di una società distrutta che non somigliava affatto all'immagine convenzionale di un gruppo di selvaggi dell'Età della Pietra, ma piuttosto a una che (purtroppo) influenzò la forma del Medioevo stesso con i suoi castelli (successivamente perfezionati in Irlanda e Galles dai Normanni) e monasteri.

Anche l'assistente e traduttore rabbinico Onkalos (o Aquila) fa parte di questa falsificazione contro Forcas, un presunto veggente Gentile mistico e traditore che rappresenta la vittoria della provvidenza, il quale si converte al giudaismo e conversa con gli spiriti dell'Imperatore Tito (il distruttore del Secondo Tempio), di Balaam (il maggiore nemico degli ebrei dell'epoca) e di Yeshu (un ebreo idolatra identificato con una setta eretica del giudaismo). Onkalos evoca e tortura questi nemici di Israele per garantire la vittoria finale di Israele. I due Gentili, Tito e Balaam, incoraggiano Onkalos a riconvertirsi alle sue origini Sataniche, mentre Yeshu lo incoraggia a rimanere fedele al giudaismo.

L'allegoria dell'ultima fase dell'unione eterna di padre e figlio (nota anche in altre allegorie che coinvolgono gli Dèi) al punto di Completamento del Lavoro è stata anch'essa rubata per fabbricare la trinità inutile nel Cristianesimo, che è un furto totale del ruolo mitologico di Forcas.

Forcas fu trasformato nel Dèmone Goetico chiamato Foras o Forrassis, che si dice insegni la conoscenza di "come rendere gli uomini longevi," un sottile riferimento ai processi finali del Magnum Opus. I suoi insegnamenti sulla logica e l'etica rappresentano la posizione di Forcas come uno dei Capi dell'Assemblea.

Furcas, un Dio separato ma correlato, viene confuso con Forcas nella Goezia per gran parte della sua storia e bizzarramente rappresentato come un vecchio malandato su un cavallo, il che si allinea con la mitologia di Oscar che possedeva un cavallo particolarmente valoroso. Molti maghi nemici confusero queste due entità e le due entità dietro questi nomi Divini sfruttarono questa confusione. Arcadia ha osservato che Forcas è curiosamente l'unica entità nella Goezia che detiene il rango di cavaliere e ha dimostrato che questo si collega anche al mito nel quale Caílte (un altro membro dei Fianna) appare vecchio e sfatto, aspettando sua moglie Scathniamh. Si dice che insegni logica ed etica.

Su una nota più leggera, alcune cerimonie di premiazione e altre, in particolare gli Academy Awards, sono state associate alla parola "Oscar". Frasi in codice militare come "Oscar Mike" vengono utilizzate per indicare che si è in movimento. Sebbene non ci sia alcuna cospirazione a riguardo, è evidente che idee subconscie legate alla vittoria siano ancora riecheggiate in questo nome piuttosto sacro, che glorifichiamo come liberatore dalle maledizioni e per elevarci dall'imposizione maledetta del nemico maligno.

FONTI

Tales of the Elders of Ireland, tradotto da Ann Dooley e Harry Roe

Alchemy & Mysticism, Alexander Roob

The Ancient Forts of Ireland, Thomas Johnson Westropp

Dungal, Catholic Encyclopedia


Ringraziamenti speciali a:

Guardiano della GdS Power of Justice (editazione)

Guardiano della GdS Alexandros Iowno (ha evidenziato la connessione con Onkalos)

Arcadia (simbolismo goetico e ricerca mitologica sui Fianna)
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Shaitan

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