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Riguardo Maat, la giustizia, la guerra e il cammino dell'eroe

Karasu13

New member
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Jan 10, 2024
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30
Stando nel tema dei rituali di questi giorni.
Ho voluto voluto contattare Maat e scrivere alcune riflessioni su ciò che mi è stato detto e che ho compreso...

"Guerra e giustizia non sono concetti separati dalla mia di giustizia.
A volte è necessario combattere, che la piuma si fletta, venga portata via, tagliata senza mai rompersi.
Questo devi mantenere nella tua anima, un equilibrio, concetto che a te è tanto caro"

Ho capito che la vera giustizia è legata alla verità.
La vera giustizia porta alla costruzione di templi sacri per gli dei, la vera giustizia porta all'espansione, a costruire mura sacre, la vera giustizia porta a uomini illuminati che a loro volta coinvolgono altri uomini che li seguiranno.

Ho capito che per difendere questa giustizia è importante combattere, soprattutto qui, senza lasciare che la guerra ti porti via da chi davvero sei. La guerra deve essere un ponte per creare non altri conflitti, ma pace, armonia e la parola degli dei. Perché soltanto tramite la giustizia degli dei non si scateneranno altre guerre tra fratelli, e il sacro equilibrio del mondo governato da Astarte può essere rispettato.

La giustizia degli dei vuole che noi adesso combattiamo contro il nemico che sta avvelenando i cuori degli uomini, e così ha sempre fatto per secoli e secoli, mettendoci uno contro l'altro, facendo finta appositamente di non essere dalla parte di nessuno mentre invece controllava in silenzio entrambe le parti avendo potere sull'ingiustizia che genera i corrotti.

Finché questi esseri saranno presenti qui o in qualsiasi pianeta dell'universo non ci può essere vera giustizia, e andranno avanti e avanti ancora ad avvelenare le nostre acque con le loro parole soggioganti, a calunniare i nostri dei, a lavorare per tirare a loro i più deboli e gli arroganti.

È importante combattere, tenendo a mente chi siamo, per chi combattiamo, perché combattiamo.
Ognuno di noi ha visto chiaramente a modo suo il degrado che questi esseri hanno portato.
Un dolore grande per me è perdere persone alle quali voglio bene perché tirate irrimediabilmente dalla parte sbagliata.

È giusto ed essenziale che vi ricordiate sempre per cosa combattete, perché combattete, o per chi.

Vi mando in seguito qualcosa che Astarte un tempo mi disse, sul significato della guerra e sul percorso dell'eroe:

-

Detto da Astarte a un coraggioso eroe:

"La guerra la combatti fuori o dentro di te. Le vere battaglie avvengono nel silenzio, quelle degli eroi, nel silenzio dietro ogni missione, e tu sei responsabile fino a un certo punto dell'esito finale, in come si manifesterà al di fuori di te, ma certo nei progressi della tua anima elitaria.

Non dimenticarti chi sei, perché solo gli stolti partecipano a una guerra senza sapere, senza voler conoscere, senza respiro.

L'eroe: "La vera guerra Astarte, la guerra degli eroi sta nel silenzio prima della battaglia. Sta nelle decisioni che prendiamo prima ancora di avere in mano una spada, sta nella scelta di utilizzarla, sta nel destino e non è soltanto una cozzaglia di armi, armature e scelte politiche, ma qualcosa di più grande"

È giusto così. La guerra è una punizione per chi ha scelto le armi, porta a sangue e battaglie, giustizia per chi ha subito un torto grave o desidera conquistare qualcosa di giusto.
La guerra non è una punizione per gli eroi. Tu la guerra ce l'hai dentro, l'hai superata, la porti nel cuore degli uomini, senza sfoderare armi, alcun tipo di armatura"

-

Questo mi ha fatto inanzitutto riflettere sul significato di intraprendere il percorso dell'eroe.
Se per combattere una guerra, interiore o esteriore che sia è necessario sapere il motivo per cui si combatte, un eroe è colui che sa.

Un uomo ha fede negli dei, un eroe ha fede in sé stesso e fiducia negli dei.

Per intraprendere il percorso dell'eroe è necessario capire noi stessi prima di combattere.
Soffermatevi un attimo sulle guerre che adesso nel mondo stanno avvenendo.
Noi partecipiamo attivamente con la guerra spirituale, stiamo dando un contributo incredibile alla causa dei nostri dei, alla causa del nostro pianeta, alla causa della giustizia.
Una cosa che tutti abbiamo in comune è l'odio per il nemico.

Guardate ancora più in fondo.
Guardate chi siete, le persone che avete a voi vicine, il posto nel quale vivete.
Ognuno ha un percorso diverso. I nostri dei sono tutti diversi e così sono gli eroi.

Cos'è che non vorreste perdere per colpa del nemico? Cos'è che potreste costruire?
Che lavoro vi piacerebbe fare? Cosa amate di voi stessi? Cosa vorreste vedere nel posto nel quale vivete?
Tutto questo è importante. Voi siete importanti.

Ogni singolo gradino che giorno su giorno state scalando con il vostro impegno e la meditazione vi dovrebbe portare più vicini ad avere maturità e consapevolezza di chi siete. Amatevi per chi siete, prendete un considerazione i pezzi unici della scacchiera delle vostre vite.

Un nemico in questo percorso può essere l'arroganza, sentirvi inferiori a qualcun altro solo perché vi sembra più avanti di voi, ma ognuno cresce con i suoi tempi.
Le persone sono molto più simili alle piante di quanto alcuni possano pensare.
Per ogni cosa il suo tempo.
Amate voi stessi, combattete, usate forza e rabbia contro il nemico e per rompere le vostre debolezze, sarete già alla base del cammino dell'eroe.
 
Stando nel tema dei rituali di questi giorni.
Ho voluto voluto contattare Maat e scrivere alcune riflessioni su ciò che mi è stato detto e che ho compreso...

"Guerra e giustizia non sono concetti separati dalla mia di giustizia.
A volte è necessario combattere, che la piuma si fletta, venga portata via, tagliata senza mai rompersi.
Questo devi mantenere nella tua anima, un equilibrio, concetto che a te è tanto caro"

Ho capito che la vera giustizia è legata alla verità.
La vera giustizia porta alla costruzione di templi sacri per gli dei, la vera giustizia porta all'espansione, a costruire mura sacre, la vera giustizia porta a uomini illuminati che a loro volta coinvolgono altri uomini che li seguiranno.

Ho capito che per difendere questa giustizia è importante combattere, soprattutto qui, senza lasciare che la guerra ti porti via da chi davvero sei. La guerra deve essere un ponte per creare non altri conflitti, ma pace, armonia e la parola degli dei. Perché soltanto tramite la giustizia degli dei non si scateneranno altre guerre tra fratelli, e il sacro equilibrio del mondo governato da Astarte può essere rispettato.

La giustizia degli dei vuole che noi adesso combattiamo contro il nemico che sta avvelenando i cuori degli uomini, e così ha sempre fatto per secoli e secoli, mettendoci uno contro l'altro, facendo finta appositamente di non essere dalla parte di nessuno mentre invece controllava in silenzio entrambe le parti avendo potere sull'ingiustizia che genera i corrotti.

Finché questi esseri saranno presenti qui o in qualsiasi pianeta dell'universo non ci può essere vera giustizia, e andranno avanti e avanti ancora ad avvelenare le nostre acque con le loro parole soggioganti, a calunniare i nostri dei, a lavorare per tirare a loro i più deboli e gli arroganti.

È importante combattere, tenendo a mente chi siamo, per chi combattiamo, perché combattiamo.
Ognuno di noi ha visto chiaramente a modo suo il degrado che questi esseri hanno portato.
Un dolore grande per me è perdere persone alle quali voglio bene perché tirate irrimediabilmente dalla parte sbagliata.

È giusto ed essenziale che vi ricordiate sempre per cosa combattete, perché combattete, o per chi.

Vi mando in seguito qualcosa che Astarte un tempo mi disse, sul significato della guerra e sul percorso dell'eroe:

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Detto da Astarte a un coraggioso eroe:

"La guerra la combatti fuori o dentro di te. Le vere battaglie avvengono nel silenzio, quelle degli eroi, nel silenzio dietro ogni missione, e tu sei responsabile fino a un certo punto dell'esito finale, in come si manifesterà al di fuori di te, ma certo nei progressi della tua anima elitaria.

Non dimenticarti chi sei, perché solo gli stolti partecipano a una guerra senza sapere, senza voler conoscere, senza respiro.

L'eroe: "La vera guerra Astarte, la guerra degli eroi sta nel silenzio prima della battaglia. Sta nelle decisioni che prendiamo prima ancora di avere in mano una spada, sta nella scelta di utilizzarla, sta nel destino e non è soltanto una cozzaglia di armi, armature e scelte politiche, ma qualcosa di più grande"

È giusto così. La guerra è una punizione per chi ha scelto le armi, porta a sangue e battaglie, giustizia per chi ha subito un torto grave o desidera conquistare qualcosa di giusto.
La guerra non è una punizione per gli eroi. Tu la guerra ce l'hai dentro, l'hai superata, la porti nel cuore degli uomini, senza sfoderare armi, alcun tipo di armatura"

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Questo mi ha fatto inanzitutto riflettere sul significato di intraprendere il percorso dell'eroe.
Se per combattere una guerra, interiore o esteriore che sia è necessario sapere il motivo per cui si combatte, un eroe è colui che sa.

Un uomo ha fede negli dei, un eroe ha fede in sé stesso e fiducia negli dei.

Per intraprendere il percorso dell'eroe è necessario capire noi stessi prima di combattere.
Soffermatevi un attimo sulle guerre che adesso nel mondo stanno avvenendo.
Noi partecipiamo attivamente con la guerra spirituale, stiamo dando un contributo incredibile alla causa dei nostri dei, alla causa del nostro pianeta, alla causa della giustizia.
Una cosa che tutti abbiamo in comune è l'odio per il nemico.

Guardate ancora più in fondo.
Guardate chi siete, le persone che avete a voi vicine, il posto nel quale vivete.
Ognuno ha un percorso diverso. I nostri dei sono tutti diversi e così sono gli eroi.

Cos'è che non vorreste perdere per colpa del nemico? Cos'è che potreste costruire?
Che lavoro vi piacerebbe fare? Cosa amate di voi stessi? Cosa vorreste vedere nel posto nel quale vivete?
Tutto questo è importante. Voi siete importanti.

Ogni singolo gradino che giorno su giorno state scalando con il vostro impegno e la meditazione vi dovrebbe portare più vicini ad avere maturità e consapevolezza di chi siete. Amatevi per chi siete, prendete un considerazione i pezzi unici della scacchiera delle vostre vite.

Un nemico in questo percorso può essere l'arroganza, sentirvi inferiori a qualcun altro solo perché vi sembra più avanti di voi, ma ognuno cresce con i suoi tempi.
Le persone sono molto più simili alle piante di quanto alcuni possano pensare.
Per ogni cosa il suo tempo.
Amate voi stessi, combattete, usate forza e rabbia contro il nemico e per rompere le vostre debolezze, sarete già alla base del cammino dell'eroe.
Apprezzo molto questo genere di post, se ne hai altri in serbo, sentiti libero di pubblicarli.

Quanto alle domande, penso possa essere utile rispondere qui per confrontarsi.

In molte di queste domande non avrei una risposta e potrei sembrare abbastanza nichilista.
Con il tempo mi sono reso conto dove si arriverebbe se non si combatte, ed è di un terrificante oltre ogni idea.
A volte penso di essere senza significato, non so cosa farò, e quale posizione occuperò nella società.

Ho riposto le mie speranze nel JoS, ed con il tempo ne ho visto la meraviglia, e so che porterà qualcosa di davvero perfetto in tutti i sensi. Quindi in un mare di dubbi, ho una chiara anche se "sconosciuta" speranza e meta.

Mi piace contribuire a JoS, mi fà sentire bene, mi fà sentire potente poter costruire qualcosa di così grande ed eterno, ed è estremamente conveniente diciamolo, anche la più piccola cosa fatta per JoS ti renderà onore di fronte agli Dei durante il giudizio, ma più recentemente sto andando all-in e inizio a capirlo con il cuore sempre di più.
E un giorno nell'età dell'oro sarò amato come un padre dall'umanitá, insieme alle altre SS. L'amore tra un padre e un figlio potrebbe già valere tutto questo.
JoS mi sta facendo capire il mio valore.

Per me, se mi pagassero per questi contributi in un futuro, o avessi vita e alloggio, sarebbe una bella opzione.

Ma forse un qualcosa di simile al banchiere potrebbe fare per me, per il fatto che potrei dirigere le cose in direzioni più positive. Generalmente mi piace raccogliere conoscenza di tutti i tipi, e penso che organizzandole tutte posso creare un qualcosa di perfetto.
O forse una di quelle aziende che gestiscono relazioni si addice meglio.

Non sono nuovo a grandi fantasie fine a se stesse, andrò ad informarmi su varie cose, e vedo cosa riesco a progettare.

Quanto al luogo in cui vivo... beh, è affoso, caldo e pieno di zanzare almeno in estate.
Penso mi piacerebbe andare a vivere vicino al mare o comunque vicino alla natura staccato dalle zone popolate della città, insomma in un luogo in cui Lord Shiva mediterebbe per capirsi.

Per il resto quando vedo nuovi quartieri, nuove zone, penso a tutta la storia che c'è stata lì, cosa significano quei luoghi per le persone che ci abitano ecc... altre volte fantastico su città perfette geometricamente, qualcosa di molto grande ma dove puoi respirare aria spirituale ovunque, e cerco di unire questo concetto con quello di una grande metropoli.
Altre volte mi piace guardare le cartine fisiche, leggere i nomi dei monti, dei deserti ecc... e fantasticare su concetti più espansionistici.

Ma almeno sò che in Paradiso tutto è misurato e nulla è fuori posto, e non vero l'ora di vederlo appieno.

Da l'altra parte c'è il nemico che vuole portare l'apocalisse, che sta attivamente distruggendo il tuo popolo e che vuole microchipparti e farti tante altre cose orribili. Il riferimento può essere quello di "la tua vita sotto il nuovo ordine mondiale", è un post, dovrebbe esserci la traduzione.

Quindi anche se combatto per qualcosa di superiore e bello, in realtà non c'è scelta, l'unica alternativa è perire.
 
Apprezzo molto questo genere di post, se ne hai altri in serbo, sentiti libero di pubblicarli.

Quanto alle domande, penso possa essere utile rispondere qui per confrontarsi.

In molte di queste domande non avrei una risposta e potrei sembrare abbastanza nichilista.
Con il tempo mi sono reso conto dove si arriverebbe se non si combatte, ed è di un terrificante oltre ogni idea.
A volte penso di essere senza significato, non so cosa farò, e quale posizione occuperò nella società.

Ho riposto le mie speranze nel JoS, ed con il tempo ne ho visto la meraviglia, e so che porterà qualcosa di davvero perfetto in tutti i sensi. Quindi in un mare di dubbi, ho una chiara anche se "sconosciuta" speranza e meta.

Mi piace contribuire a JoS, mi fà sentire bene, mi fà sentire potente poter costruire qualcosa di così grande ed eterno, ed è estremamente conveniente diciamolo, anche la più piccola cosa fatta per JoS ti renderà onore di fronte agli Dei durante il giudizio, ma più recentemente sto andando all-in e inizio a capirlo con il cuore sempre di più.
E un giorno nell'età dell'oro sarò amato come un padre dall'umanitá, insieme alle altre SS. L'amore tra un padre e un figlio potrebbe già valere tutto questo.
JoS mi sta facendo capire il mio valore.

Per me, se mi pagassero per questi contributi in un futuro, o avessi vita e alloggio, sarebbe una bella opzione.

Ma forse un qualcosa di simile al banchiere potrebbe fare per me, per il fatto che potrei dirigere le cose in direzioni più positive. Generalmente mi piace raccogliere conoscenza di tutti i tipi, e penso che organizzandole tutte posso creare un qualcosa di perfetto.
O forse una di quelle aziende che gestiscono relazioni si addice meglio.

Non sono nuovo a grandi fantasie fine a se stesse, andrò ad informarmi su varie cose, e vedo cosa riesco a progettare.

Quanto al luogo in cui vivo... beh, è affoso, caldo e pieno di zanzare almeno in estate.
Penso mi piacerebbe andare a vivere vicino al mare o comunque vicino alla natura staccato dalle zone popolate della città, insomma in un luogo in cui Lord Shiva mediterebbe per capirsi.

Per il resto quando vedo nuovi quartieri, nuove zone, penso a tutta la storia che c'è stata lì, cosa significano quei luoghi per le persone che ci abitano ecc... altre volte fantastico su città perfette geometricamente, qualcosa di molto grande ma dove puoi respirare aria spirituale ovunque, e cerco di unire questo concetto con quello di una grande metropoli.
Altre volte mi piace guardare le cartine fisiche, leggere i nomi dei monti, dei deserti ecc... e fantasticare su concetti più espansionistici.

Ma almeno sò che in Paradiso tutto è misurato e nulla è fuori posto, e non vero l'ora di vederlo appieno.

Da l'altra parte c'è il nemico che vuole portare l'apocalisse, che sta attivamente distruggendo il tuo popolo e che vuole microchipparti e farti tante altre cose orribili. Il riferimento può essere quello di "la tua vita sotto il nuovo ordine mondiale", è un post, dovrebbe esserci la traduzione.

Quindi anche se combatto per qualcosa di superiore e bello, in realtà non c'è scelta, l'unica alternativa è perire.
Sai che ti capisco molto bene.
So che se ne avessi la possibilità sarei tipo da casa/tempio nel bosco.
Però mi piacerebbe tanto vedere una città futuristica che riesca a non separarsi completamente dai ritmi più naturali delle cose.

Più che altro ho queste idee.
Una che il bosco dovrebbe per certi versi restare tale. Il bosco è un luogo iniziatico, libero, se lo porti in un grattacielo diventa un giardino e perde quello spirito.
Sono contrario alla scusa "costruiamo giardini nei palazzi per poter andare avanti a disboscare".
Due che una città non dovrebbe minacciare l'integrità di questo, anzi, dovrebbe prenderne a esempio e sarebbe già un passo verso la direzione giusta.

Cosa trovo in un bosco è storia, belle energie, specie se cammini tra querce secolari o luoghi in passato consacrati dai celti. Trovo tanto spazio per respirare (in tutti i sensi) e non sono costretto a vivere attaccato ad altre persone in un condominio, massimo ho un legame etnico tribale con il mio popolo e so difendermi dalle invasioni perché inevitabilmente in natura devi sia proteggerti che evolverti, trovare un modo per migliorare in qualche modo la tua vita e non essere forzato tutti i giorni a sopravvivere nei modi più duri.

La natura accoglie i geni ma con alcune difficoltà, al contrario di cosa dice il medio nazionalista Xiano che si lava una volta ogni 6 mesi e pensa che la tecnologia sia il male.
È sintomo di armonia spirituale quando una civiltà protegge e incoraggia I geni dei suoi tempi ed è pronta a cambiare per il bene. Ognuno nasce con un undicesima casa, ognuno ha aspetti di sé governati da Urano.

Mio padre quando ero piccolo e cercava di instradarmi alla meditazione mi diceva sempre questo:
"È il bosco che deve venire con te".
Questo è diventato un po una base per quello che vorrei vedere e aiutare a costruire.
Ho capito che la soluzione al giorno d'oggi non è fuggire nel bosco, ma portare I valori del bosco in una civiltà avanzata perché molti valori che apprendi in natura non dovrebbero venir calpestati dalla cosiddetta "civiltà moderna", anzi, se compresi la aiuterebbero.

Se guardiamo al giorno d'oggi come sono le grandi città, vediamo tanta distopia e poco di questi valori.
Mentre se dovessi immaginarmi una società iper tecnologica e davvero avanzata con questi valori non entrerebbe in conflitto, anzi, si creerebbe un luogo nel quale la vita dei veri geni con ottime intenzioni sarebbe facilitata rispetto che in natura.
Questo lo vedo difficile finché chi sappiamo ha tutto questo potere e cariche.

Nel mio piccolo so di non essere uno scienziato e di poter parlare di sviluppo tecnologico fino a un certo punto.
Ciò che son certo di poter fare è insegnare astrologia, meditazione e yoga.
Mi sono messo in testa che con il giusto tempo (e ci vorranno anni) dovrei costruire una base, un centro poetico/spirituale nel quale vivere vicino alle persone che amo e che sono sulla mia stessa via, e aiutare tante altre persone.

Di molte cose che vorrei fare non ne parlerò ovviamente sul forum pubblico. Ma era solo per dare un idea.

Mi sentirei molto tranquillo sapendo che un fratello SS diventi un banchiere. Un SS da una posizione di potere prominente.
Qualunque cosa riuscirai a fare sappi che puoi contare sul mio aiuto come fratello.
Parlando di valori che mi sono portato a casa dal bosco, aiutare la mia famiglia spirituale.
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Shaitan

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