Cosa voglio dire con "IL guaio è la religione" parlo di un concetto di un atteggiamento che poi uno veneri javeh allah il dio del sole o topo gigio poco importa.
È l' atteggiamento perchè dovrei perdere tempo a convincere gli altri a pensarla come me?
Probabilmente la religione è la risposta rapida come un antidolorifico ai complessi di inferioritá?
Lenisce il dolore di sentirsi piccoli come il suddetto farmaco tuttavia senza esserne cura "mette la polvere sotto il tappeto" insomma.
Quel bisogno di essere "dalla parte dei giusti" di fornire certezze nell' incertezza.
Detto questo nella mia opinione il satanismo non dovrebbe essere vissuto come una religione; non dovrebbe religere mettere catene e paraocchi all' uomo ma renderlo libero e consapevole.
Tuttavia se cercassi di convincere un infervorato religioso che si sta facendo comandare e dovessi tentare di convincerlo del contrario; andrei contro il mio stesso pensiero.
Posso e ritenngo di avere il diritto di essere lasciato libero dai suddetti infervorarti ovviamente.
Come dicevo poco sopra l' atteggiamento religioso cerca di dare all' uomo dei punti fermi delle certezze; peccato che esse non esistano!


esite un unica certezza l' incertezza possiamo starne certi!
probabilmente per molti è troppo difficile accettare il fatto che gli eventi sono "fluidi" non predeterminati.
Il punto non è in cosa/chi si crede ma come. Pensare che una divinitá; qualora una persona creda nella sua esistenza non muti ed evolva nel tempo è una forzatura ideologica per ricercare una certezza che non si possiede.
Anche il fatto di sentirsi il popolo giusto/eletto/piú figo contrapponendone uno o altri come sbagliati/malvagi/sfigati è sempre uma ricerca di un punto fermo a cui aggrapparsi
per sentirsi parte di un gruppo o per avere un capro espiatorio.
P.S. come si potrebbe evincere dal testo l' autore, cioè io, potrebbe apparire supponente come se fosse arrivato ma non è cosí!
Comprendere i concetti ed esporli è una cosa; passare alla loro effettiva e puntuale applicazione un altra...
Tra ip dire e il fare c'è di mezzo il
.
È l' atteggiamento perchè dovrei perdere tempo a convincere gli altri a pensarla come me?

Probabilmente la religione è la risposta rapida come un antidolorifico ai complessi di inferioritá?
Lenisce il dolore di sentirsi piccoli come il suddetto farmaco tuttavia senza esserne cura "mette la polvere sotto il tappeto" insomma.
Quel bisogno di essere "dalla parte dei giusti" di fornire certezze nell' incertezza.
Detto questo nella mia opinione il satanismo non dovrebbe essere vissuto come una religione; non dovrebbe religere mettere catene e paraocchi all' uomo ma renderlo libero e consapevole.
Tuttavia se cercassi di convincere un infervorato religioso che si sta facendo comandare e dovessi tentare di convincerlo del contrario; andrei contro il mio stesso pensiero.
Posso e ritenngo di avere il diritto di essere lasciato libero dai suddetti infervorarti ovviamente.
Come dicevo poco sopra l' atteggiamento religioso cerca di dare all' uomo dei punti fermi delle certezze; peccato che esse non esistano!




probabilmente per molti è troppo difficile accettare il fatto che gli eventi sono "fluidi" non predeterminati.
Il punto non è in cosa/chi si crede ma come. Pensare che una divinitá; qualora una persona creda nella sua esistenza non muti ed evolva nel tempo è una forzatura ideologica per ricercare una certezza che non si possiede.
Anche il fatto di sentirsi il popolo giusto/eletto/piú figo contrapponendone uno o altri come sbagliati/malvagi/sfigati è sempre uma ricerca di un punto fermo a cui aggrapparsi
per sentirsi parte di un gruppo o per avere un capro espiatorio.
P.S. come si potrebbe evincere dal testo l' autore, cioè io, potrebbe apparire supponente come se fosse arrivato ma non è cosí!
Comprendere i concetti ed esporli è una cosa; passare alla loro effettiva e puntuale applicazione un altra...
Tra ip dire e il fare c'è di mezzo il
