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[Trad-WDoI] L’Islam è completamente rubato e corrotto dal Paganesimo - Parte 3

Tradotto da:

Islam is all stolen and corrupted from Paganism

L’Islam è completamente rubato e corrotto dal Paganesimo


Tradotto da:

Islam is all stolen from Pagan spiritual allegories


L’Islam è completamente rubato da allegorie spirituali pagane

Le intere biografie di gran parte dei personaggi biblici – profeti o “figli di Dio” – sono rubate e perverse dalle allegorie del Magnum Opus incluse quelli peculiari al popolo slavo. Questo articolo esaminerà alcuni “miracoli coranici” ed alcune leggende la cui origine mostra che ciò è un retaggio pagano rubato e pervertito.

Una volta uno stupratore coranico sfamò con una piccola quantità di cibo un gran numero di persone. Questa è la leggenda biblica di Cristo, che sfamò diverse centinaia di persone con un singolo pesce. Nella sua forma più pura, questa leggenda è nell’Apocalisse quando il popolo di Israele mangia le carni del Leviatano ucciso, l’equivalente ebraico del serpente Kundalini.

Assolutamente tutto ciò si rifà a innumerevoli leggende pagane incluse le leggende slave. La storia del pesce magico che potete mangiare e da cui imparare il linguaggio degli animali, la saggezza segreta o i superpoteri si trovano in tutti i popoli. Da loro nacque la favola Per volontà del luccio e Il pesciolino d’oro di Pushkin. Gli eroi delle fiabe mangiano dal pesce magico o lo usano in qualche altro modo per ottenere conoscenza e potere divini. Il pesce si rifà al Diluvio Vedico e al pesce gigante Brahma.
[Nota del traduttore: “Per volontà del luccio” è nota anche come “Emelya e luccio” o “Il luccio che comanda”]

Il pesce, come il serpente, è un simbolo della parte femminile dell’anima. Da ogni suo potere e da ogni lavoro magico nasce. Che viene simboleggiato da Vishnu che emerge dal Pesce, nei bassorilievi in India interi gruppi di persone emergono da pesci o altri enormi animali marini, gli Dei e le Dee su un piedistallo, che simboleggia che questi poteri, in forma cruda rappresentata da creature selvagge, nel corso di un lavoro magico vengono trasformati in un paradiso ricostruito nonché luogo degli Dei. Ecco perché l’islam odia la donna al di sopra di Shaytan: il lato femminile dell’anima è la fonte della Forza.

Vi è un’altra leggenda simile, di come uno schifoso stupratore si lavò, e l’acqua sporca che fluiva dalle sue mani bastò a pulire tutti gli altri. Vi è una tale leggenda tra gli slavi: il diavolo immerse le sue mani nell’Acqua Viva, se la scrollò, e dalle gocce nacquero uomini d’acqua e leshiy (spiriti della foresta).

“Nel Kalevala Veinemeinen ferisce con un ascia (fulmine) il suo alluce, ed il suo sangue fluisce in un fiume e inonda l’intero paese fino alle cime delle montagne; così come i racconti tedeschi menzionano che il diluvio venne dall’alluce del gigante “, ecc.

Da qui hanno rubato la leggenda del Diluvio, una variante di cui tutte queste abluzioni e nutrire qualcuno con qualcosa e chiaramente mancante di tutto e in tutto.

Vi è anche la storia della palma che sospira, dove un merdoso stupratore ordina che l’albero venga abbattuto per metterci il suo luogo di venerazione al suo posto. Questo è molto simbolico poiché gli ebrei abbattono letteralmente la nostra cultura per metterci la loro al suo posto. Ciò è correlato al modo in cui ha distrutto la Mecca gentile per erigervi il fango islamico sulle sue fondamenta. E l’albero cominciò a sospirare e addolorarsi fortemente. I personaggi sospiranti, addolorati, o morti che diventano alberi è un carattere tradizionale in tutte le leggende slave e gli antichi miti greci.

“Secondo un canto lituano, quando Perkunas divise l’albero di quercia verde, del sangue fluì da sotto la sua corteccia. Merlino venne imprigionato nell’albero dopo aver rivelato i suoi segreti alla Dama del Lago.

L’albero o il fiore che emerge dalla tomba dell’eroe è l’immagine tradizionale del serpente elevato. Così lo è la bara stessa o la roccia in cui è imprigionato. Venivano inoltre utilizzati spesso per fare strumenti musicali. Le persone albero, da cui zampilla il sangue o la linfa, tornano all’albero del mondo, l’immagine più famosa della nostra spina dorsale tra tutti i popoli.

Il volo del profeta pedofilo al “settimo cielo” (ovvero il chakra della corona) è descritto in molte delle nostre favole: il Sivka-Burka (questo è un esempio vivente di uno dei molti originali di al-buraka), Il cavallino gobbo, tutti i tipi di Pegaso e Sleipnir, il Lupo Grigio e molti altri. Includendo un numero infinito di uccelli giganti, molti oggetti volanti: la Nave volante, il tappeto volante ecc.

La leggenda si rifà alle visioni dei bramini e degli eremiti nelle prime versioni indù, così come il cadere nel mondo delle fate nelle leggende celtiche.

La Torre di Babele e la famosa impresa di Ahikar, che costruì la torre tra il Cielo (Chakra della corona) e la Terra (Chakra di base), sono allegorie del Pilastro del serpente.

Il fiume del Paradiso Kausar – rubato dagli elisir di vita e dall’energia purificata dei Chakra.

Il lato destro ed il lato sinistro vengono usati per bestemmiare ed insultare tutto correlato all’energia femminile dell’Anima/del lato destro e segregarla dal lato sinistro/dalla parte maschile dell’anima, che viene anche espressa nell’ingiunzione di evitare e picchiare la propria moglie.

Per quanto riguarda il paradiso islamico, ha lo stesso nome dei Demoni nell’islam – Jana, che è anche pronunciato come Jinn e significa Saggezza/Sophia. L’età dei giusti con la quale abitano in paradiso – 33 anni – è simbolico delle 33 vertebre a cui il serpente Satana ascende, anche l’età di Cristo è rubata da ciò. Il Paradiso trabocca di sensazioni piacevoli, rappresentate dalle damigelle Houri, assieme al latte e al miele. È un simbolo Sufi dei regali dello sviluppo spirituale. Uno nei palazzi del Valhalla festeggia e beve anche gli elisir di vita. Gli Dei bevono l’Ambrosia e vengono serviti da ragazzi e ragazze di bellezza ultraterrena. Tutti i popoli pagani hanno queste leggende e simboleggiano i frutti dello sviluppo spirituale ed i succhi / elisir dei Chakra. La Coppa Salsabil è rubata dalle Coppe dei Tarocchi, che simboleggiano i Chakra.

Il divieto contro l’adorazione di varie divinità che sono state loro stesse “create” è un idea rubata dall’elemento primario da cui tutto è nato.
Tutte le scarse circoncise nozioni islamiche sull’aldilà, gravi tormenti, e stati intermedi sono rubati dai completi e ancor più originali antichi, i Libri dei Morti, particolarmente quello Indiano e quello Tibetano, uno di questi è i miti persiani e preislamici arabi analoghi al Bardo tibetano, che significa lo stato intermedio. L’Inferno o qualunque altro tormento indicano solamente il frutto del decadimento per via della mancanza di pratiche spirituali.

Il ponte che attraversa il mondo infero fino al paradiso, il Sirat, secondo la leggenda non è più spesso di un capello, il che spiega che è rubato dalla Sushuma, che viene anche descritto. Nelle regioni slave sono ricche di leggende riguardo il Ponte Kalin, che connette il regno dei vivi e dei morti, e sul quale i bogatyrs vanno e combattono i Serpenti / Draghi che vivono lì, il che conferma che questa è la via del serpente, Sushuma. Viene anche descritto come un ponte sottile sul Fiume della morte o Fiume dei deliri (nelle leggende russe), qualcosa in cui non cadere. Si suppone di essere sorvegliato da un Serpente a tre teste, che blocca la via dell’eroe. La connessione dell’idea della Conoscenza segreta ed il mondo dei morti è molto simbolica, perché i morti vanno nella realtà in cui che il satanista spirituale affronta quando medita, sconfiggendola prima della morte e sconfiggendo la morte stessa.

Il Libro Tibetano dei Morti menziona che a seconda di come uno investe nello sviluppo spirituale mentre vive, il suo viaggio più lontano prenderà forma, così come le divinità iraconde, che sono, come ogni cosa nel Bardo, il prodotto della propria mente.

Tutto ciò che riguarda il gustare dagli alberi paradisiaci e infernali riguarda i frutti del nostro karma, ovvero, rubato dalle allegorie dei nostri Chakra, che possono avere, rispettivamente, sia energie pure programmate per dare ricchezza, energie positive, o sporche e scabrose che realizzano sfortuna e sfortuna nella vita. L’albero è la spina dorsale, i rami e i ramoscelli sono i Chakra e i nadi. I frutti sono i frutti delle nostre meditazioni o non meditazioni, ovvero, lavoro spirituale o ozio spirituale. Sono diffusi in tutti i misteri pagani, come il Libro dei Morti, con riferimenti alle differenti sezioni del corpo dei differenti cibi ai mondi differenti.

Fonti:

Afanasiev. Poetic Views of the Slavs on Nature
Thegyol Bardo (Libro dei Morti Tibetano)
Garuda Purana (Libro dei Morti Indiano)
Libro dei Morti Egiziano
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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