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[Trad] Il Crogiolo della Vita

TheHermit

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May 3, 2023
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The Crucible of Life
Power of Justice (JG)
26 dicembre 2023


Il Crogiolo della Vita

Tutti i racconti eroici nel corso della storia hanno una cosa in comune: l’eroe si trova di fronte un ostacolo che deve superare. Più grande l’ostacolo, più grande l’atto di eroismo richiesto per superarlo. Il viaggio dell’eroe non è mai facile o privo di dolore, altrimenti non sarebbe molto interessante o credibile, e alla fine l’eroe è trasformato dall’esperienza. Avendo affrontato e superato avversità, emerge più forte e saggio di prima.

Una vita senza difficoltà, dolore o fallimento è una vita in cui non si impara nulla. Sono le avversità che ci forzano a crescere e sollevarci al di sopra delle nostre circostanze. La sofferenza (Saturno) è la più grande insegnante e la sola fonte di vera maturità e saggezza. Una volta che abbiamo imparato da essa, il vero ruolo della sofferenza è quello di creare una tensione che ci spinga in avanti verso lo sviluppo e la crescita.

“È la tensione tra le estremità opposte dell’arco che dà alla freccia l’abilità di volare, così come è la tensione nelle corde della lira che fa innalzare la melodia; questo è il significato del detto ‘la guerra è il padre di ogni cosa’.”

- Iain McGilchrist

Tuttavia, è una triste realtà che le avversità tendono a distruggere più persone di quante ne elevi. È molto facile, specialmente se non siamo consapevoli o non si ha un ambiente che ci supporti, sprofondare sotto le onde ed essere sopraffatti dalla vita. Troppo spesso le persone procrastinano tramite il consumo di intrattenimento senza cervello o di sostanze per scappare dal dolore di avere a che fare con i propri problemi.

Evitando la legittima sofferenza che risulta dall’affrontare i nostri problemi evitiamo anche la crescita che i problemi ci richiedono. [1] Nietzsche propone che il problema del soffrire è la sua percepita inutilità, non la sofferenza in sé:

“L’uomo, l’animale più coraggioso e più abituato al dolore, in sé non nega la sofferenza; la vuole, la ricerca perfino, posto che gli si indichi un senso di essa, un ‘perché del soffrire.”

Abbiamo bisogno di una giustificazione per la nostra sofferenza, una ragione per persistere; altrimenti diventiamo proni al nichilismo e a un feroce odio per la vita. Questo desiderio esistenziale dell’uomo è stato abusato dal programma nemico nella massima misura.

Dalla nascita, le persone sono state indottrinate a credere che il mondo fisico in cui vivono è solo temporaneo e niente di più di un piano di transazione a un’altra, migliore, realtà. Un così detto “vero mondo” libero da dolore e sofferenza. Questo concetto è comunemente postulato come il paradiso religioso, l’utopia dei lavoratori nel comunismo, utopie digitali (la più recente manifestazione e quello che è stato chiamato transumanesimo) e altre.

Questi tentativi mondiali di dare alla sofferenza un significato promuovendo l’idea che, finché sopportiamo la nostra sofferenza presente, a una certo punto nel futuro troveremo la salvezza in una realtà priva di dolore portano le persone, come la Somma Sacerdotessa Maxine ha scritto in sermoni passati, a letteralmente vivere per la propria morte.

La sofferenza però è inevitabile. Sembra che la vita sia divinamente disegnata in modo da tenerci in una perpetua lotta per auto-migliorarci, un infinito oscillare di un pendolo tra la gioia e la miseria. Per conoscere la gioia un individuo deve conoscere anche il dolore della sofferenza e più grande è la nostra capacità per una di queste esperienze, più grande è la nostra capacità per l’altra. O come scrisse Nietzsche:

“Ah, quanto poco sapete della felicità dell'uomo, voi che amate starvene comodi e in pace! Perché felicità e infelicità sono sorelle gemelle che o crescono insieme o, come nel vostro caso, rimangono piccole.”

Gli opposti non si risolvono eliminando quello che non ci piace, così come non si elimina il polo sud tagliando l'estremità meridionale di una calamita; la si accorcia e basta. [2] In modo molto reale la sofferenza accresce la nostra capacità di goderci la vita.

Dolore, avversità, sfide – questi sono i nomi delle forze opposte di cui abbiamo bisogno in modo da facilitare la crescita. Niente può mai crescere senza resistenza. Un albero che non ha sofferto la forza del vento cadrà sotto il suo stesso peso. L’esposizione al vento dà origine al ‘legno di tensione’, che è alla base della forza dell’albero e della sua integrità.

Le persone più forti e sagge sono quelle che hanno sofferto di più. Molto più degli altri sono state purificate dalle fiamme divine del crogiolo della vita, forgiate nelle persone che vediamo e ammiriamo oggi.

Poiché tutti noi siamo gli eroi delle nostre storie, invito tutti coloro che stanno facendo progetti per l'anno prossimo a farli in modo audace e sopra le righe. Invece di rintanarci nella vita e di accontentarci di ciò che è facile da realizzare, dovremmo correre verso il fuoco e passare attraverso il crogiolo il maggior numero di volte possibile, in modo da emergere più forti e più maturi da ogni difficoltà che superiamo.

O hai successo o impari qualcosa. Cedendo alla morsa della paura e non provando nemmeno, si perde due volte.​
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Note e riferimenti:

1. Qualsiasi tentativo di evitare e fuggire dai nostri problemi non solo fallirà, ma li peggiorerà, in quanto si incancreniscono e si aggravano sotto il peso del tempo.

“Questa tendenza a evitare i problemi e la sofferenza emotiva ad essi inerente è la base primaria di tutte le malattie mentali umane... Nelle parole sinteticamente eleganti di Carl Jung, "La nevrosi è sempre un sostituto della sofferenza legittima". Ma il sostituto stesso alla fine diventa più doloroso della sofferenza legittima che è stato progettato per evitare. La nevrosi stessa diventa il problema più grande. Come sempre, molti cercheranno di evitare questo dolore e questo problema a loro volta, costruendo strati su strati di nevrosi... Quando evitiamo la sofferenza legittima che deriva dall'affrontare i problemi, evitiamo anche la crescita che i problemi richiedono da noi. È per questo motivo che nella malattia mentale cronica smettiamo di crescere, rimaniamo bloccati".

- M. Scott Peck

Tutti i problemi diventano più piccoli se non li eviti, ma li affronti.

2. Questa è una citazione di Iain McGilchrist che ho adattato nell'articolo per rendere più fluida la transizione, invece di citarla direttamente:

"Gli opposti non si risolvono eliminando quello che non ci piace, come non si risolve eliminando il polo sud di una calamita a barretta: si accorcia solo la calamita".
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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