Diotima
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Salve a tutti volevo sapere il vostro parere sull'Ekadashi.Fino a ieri non sapevo cosa fosse, l'ho scoperto navigando sul web.Ha davvero senso farlo?Avevate già sentito parlarne?Attendo vostri pareri. Per chi non sapesse cosa fosse vi allego delle informazioni trovate in rete:
Questa pratica arriva dalla tradizione yogica, i giorni di digiuno più strategici per la salute fisica, mentale e mistica sono detti Ekadashi.
Eka sta per 1 e dashi sta per 10, cioè 11. L'undicesimo giorno dopo la luna piena e l'undicesimo giorno dopo luna nuova è il giorno di digiuno ideale secondo la scienza dello yoga. Durante quei due giorni del ciclo lunare avviene una trasformazione linfatica nel nostro organismo. Il Shukra viene trasformato in ectoplosma.
Dal punto di vista strettamente organico, il digiuno concede il meritato riposo agli intestini, allo stomaco, al fegato e a tutti gli altri organi metabolici. E' una delle migliori medicine preventive, poiché con il riposo del sistema digerente si possono espellere e neutralizzare le tossine accumulatesi con i processi metabolici cellulari. Come è ben noto in tutte le scuole di medicina naturale, la maggior porte delle malattie ha la sua origine nel tratto gastrointestinale.
Il ciclo mestruale con la sua espulsione di liquidi è di 28 giorni, come quelli del ciclo lunare.
Dal punto di vista mentale, le statistiche ci dicono che c'è una stretta relazione fra i giorni vicini alla luna piena e alla luna nuova e gli incidenti stradali, i disturbi mentali, i sogni agitati, le notti insonni, il sonnambulismo, i bambini nervosi, gli amici lunatici, la cosiddetta "rottura delle acque" nelle donne gravide, ecc.
Il digiuno fatto secondo il calendario lunare yogico, limita l'effetto di questi disturbi, poiché l'astensione dal cibo tiene le due valvole dello stomaco (cardias e piloro) chiuse e non permette così l'ascensione dei gas intestinali ed altri vapori acidi del tratto gastrointestinale nella zona cerebrale.
Il giorno di Ekadashi la ghiandola pineale secerne un ormone particolare che dà un'esperienza mistica a coloro che meditano e digiunano. Naturalmente questa non è un esperienza immediata per chi inizia a praticare, ma sicuramente si potranno sperimentare subito dei benefici fisici e mentali. Quando questo ormone epifisario riesce ad entrare nella circolazione sanguigna provoca uno stato estatico. Tutto questo dipende dalla preparazione
Se si digiuna in accordo con il sistema tantrico, il Shukra in eccesso guiderà la mente verso le Vitti più sottili. Inoltre, per effetto del digiuno, le sostanze velenose e improduttive vengono distrutte ed espulse. Oltre a ciò, l'energia che non viene utilizzata per la digestione può essere utilizzata per altri scopi. Per questo motivo il giorno del digiuno è un giorno eccellente per praticare più Sadhana (pratiche spirituali)."
Il digiuno è stato per millenni uno strumento utile per l'introspezione e per la meditazione. Se studiamo la vita di grandi personaggi spirituali della storia umana, notiamo che utilizzavano l'astensione dal cibo come un momento di distacco dalla vita terrena, per capire meglio quello che dovevano fare nella loro esistenza umana.
Durante il digiuno la mente segue un po' il processo fisico, cioè porta "a galla" le tossine (pensieri confusi) per poi eliminarle. La purificazione mentale si ha con l'aiuto di una mente che è più forte grazie al surplus energetico dato dall'inattività del sistema metabolico. Questa forza mentale è dovuta alla sublimazione del Shukra che alimenta il cervello e aumenta la quantità di particelle ectoplasmatiche della "massa" mentale. Il Shukra, o linfa vitale, viene prodotto in eccesso dal corpo umano: per questo motivo il digiuno trasforma questo fluido bioenergetico in un plasma psichico, detto ectoplosma.
Naturalmente il digiuno dovrebbe essere fatto da coloro che fisicamente stanno bene e che accettano questa pratica come parte di uno stile di vita sano. Coloro che soffrono di calcoli ai reni, alla cistifellea, di problemi urinari o di debolezza cardiaca non dovrebbero praticare il digiuno senza liquidi. Il vero digiuno tantrico andrebbe fatto senza liquidi, per un giorno completo. Questo digiuno "a secco" non dovrebbe estendersi ad altri giorni oltre che ad Ekadashi, poiché danneggerebbe il sistema urogenitale. Si consiglia, a coloro che iniziano a praticare il digiuno, di mangiare, la primo volta, della frutta, la seconda volta di bere acqua con qualche goccia di limone ed un pizzico di sale e, se non sussistono i disturbi sopra elencati, di fare il digiuno a secco. Chi, il giorno di Ekadashi, si alza prima dell'alba, potrà bere dell’acqua e poi durante il giorno proseguire il digiuno a secco.
E' sottinteso che i bambini non dovrebbero digiunare per il semplice motivo che il loro corpo è in fase di crescita e che per l'inattività delle ghiandole sessuali tutto il Shukra viene già trasformato in sostanza mentale. Un discorso simile vale anche per le donne incinte o in fase di allattamento, che donano la loro linfa alla nuova creatura.
Coloro che hanno difficoltà psicologiche o fisiche nel seguire questo sistema di digiuno, possono provare a fare mezzo digiuno, che consiste nell'astenersi dal mangiare dopo le tre del pomeriggio fino al mattino seguente.
PERCHE' PRATICARE IL DIGIUNO SECONDO LE FASI LUNARI?
La pratica del digiuno secondo le fasi lunari, grazie all'azione della luna sull'acqua contenuta nel nostro corpo durante il giorno di Ekadashi, aiuta a:
veicolare il rilascio delle tossine dai tessuti, favorendo la disintossicazione e la rigenerazione del corpo;
veicolare il rilascio delle emozioni, aumentando la propria capacità di connessione ai livelli sottili, purificando la mente ed elevando lo spirito;
IN PRATICA
La preparazione al digiuno è fondamentale per rendere il digiuno efficace e beneficiare degli effetti di una corretta depurazione. Grazie ai giorni di preparazione - digiuno - ripresa ci depuriamo gradualmente e naturalmente, quindi con il minimo sforzo e con il massimo rendimento. Il primo giorno è quello dedicato alla preparazione in cui introduciamo del cibo semi-liquido crudo e cotto, facendo lavorare il meno possibile gli organi interni.
Per la preparazione scegliamo i frutti della terra, di stagione, possibilmente locali o regionali.
Ecco uno schema orientativo che deriva dall'esperienza pratica:
1° GIORNO - PREPARAZIONE - Sin da oggi eliminiamo in toto tutti i cibi che creano dipendenza: zucchero, caffè, alcol, proteine animali inclusi i latticini. Vi proponiamo della frutta, cereali, legumi e insalata. Tutto al naturale! Se volete potete mangiare qualche mandorla e nocciola o del musli rigorosamente naturale.
2° GIORNO - PREPARAZIONE - Frutta e verdura. Possono essere lasciati i legumi se preparati come creme o purea. In ogni caso il pasto prima del digiuno solo frutta e verdura. La proporzione è almeno 50% di cibo crudo, mentre il restante cibo cotto. Per idratare assumere solo acqua o acqua e limone o acqua e zenzero oppure acqua, limone e zenzero per depurare il corpo.
Il giorno prima del digiuno consigliamo di cominciare ad assumere cibi semi-liquidi, eliminare i latticini, i carboidrati, il caffè, il sale e lo zucchero e tutti i cibi elaborati che richiedono maggiore sforzo e tempo per la digestione. Sono preferibili verdure crude e cotte, insalata e frutta fresca.
3° GIORNO - DIGIUNO - È consigliabile assumere solo acqua a temperatura ambiente. Il digiuno può iniziare anche dopo il pranzo del 2° giorno sino al pranzo del giorno successivo. Questo digiuno ha ottenuto un buon riscontro tra chi lavora o ha vari impegni e quindi non sempre riesce a destinare un'intera giornata al riposo.
4° GIORNO - RIPRESA - Il processo va a ritroso quindi con verdura e frutta possibilmente fresca e poi piano piano si reintroducono i cibi cotti come per il 2° GIORNO.
5° GIORNO - RIPRESA - Piano piano si reintroducono anche gli altri cibi come per il 1° GIORNO. Inizialmente verdura e frutta poi i legumi e in seguito i cereali.
La ripresa alimentare avviene gradualmente, ascoltando il proprio corpo. Consigliamo di non abbuffarsi, bensì di riprendere gradualmente a reintrodurre il cibo. Dall'esperienza pratica abbiamo riscontrato una buona ripresa con frutta e/o verdura. Le giornate indicate per l'Ekadashi di luglio sono l'11 e il 28 (digiuno solo a cena) ed il 6 e 22 (digiuno 24 ore).
Questa pratica arriva dalla tradizione yogica, i giorni di digiuno più strategici per la salute fisica, mentale e mistica sono detti Ekadashi.
Eka sta per 1 e dashi sta per 10, cioè 11. L'undicesimo giorno dopo la luna piena e l'undicesimo giorno dopo luna nuova è il giorno di digiuno ideale secondo la scienza dello yoga. Durante quei due giorni del ciclo lunare avviene una trasformazione linfatica nel nostro organismo. Il Shukra viene trasformato in ectoplosma.
Dal punto di vista strettamente organico, il digiuno concede il meritato riposo agli intestini, allo stomaco, al fegato e a tutti gli altri organi metabolici. E' una delle migliori medicine preventive, poiché con il riposo del sistema digerente si possono espellere e neutralizzare le tossine accumulatesi con i processi metabolici cellulari. Come è ben noto in tutte le scuole di medicina naturale, la maggior porte delle malattie ha la sua origine nel tratto gastrointestinale.
Il ciclo mestruale con la sua espulsione di liquidi è di 28 giorni, come quelli del ciclo lunare.
Dal punto di vista mentale, le statistiche ci dicono che c'è una stretta relazione fra i giorni vicini alla luna piena e alla luna nuova e gli incidenti stradali, i disturbi mentali, i sogni agitati, le notti insonni, il sonnambulismo, i bambini nervosi, gli amici lunatici, la cosiddetta "rottura delle acque" nelle donne gravide, ecc.
Il digiuno fatto secondo il calendario lunare yogico, limita l'effetto di questi disturbi, poiché l'astensione dal cibo tiene le due valvole dello stomaco (cardias e piloro) chiuse e non permette così l'ascensione dei gas intestinali ed altri vapori acidi del tratto gastrointestinale nella zona cerebrale.
Il giorno di Ekadashi la ghiandola pineale secerne un ormone particolare che dà un'esperienza mistica a coloro che meditano e digiunano. Naturalmente questa non è un esperienza immediata per chi inizia a praticare, ma sicuramente si potranno sperimentare subito dei benefici fisici e mentali. Quando questo ormone epifisario riesce ad entrare nella circolazione sanguigna provoca uno stato estatico. Tutto questo dipende dalla preparazione
Se si digiuna in accordo con il sistema tantrico, il Shukra in eccesso guiderà la mente verso le Vitti più sottili. Inoltre, per effetto del digiuno, le sostanze velenose e improduttive vengono distrutte ed espulse. Oltre a ciò, l'energia che non viene utilizzata per la digestione può essere utilizzata per altri scopi. Per questo motivo il giorno del digiuno è un giorno eccellente per praticare più Sadhana (pratiche spirituali)."
Il digiuno è stato per millenni uno strumento utile per l'introspezione e per la meditazione. Se studiamo la vita di grandi personaggi spirituali della storia umana, notiamo che utilizzavano l'astensione dal cibo come un momento di distacco dalla vita terrena, per capire meglio quello che dovevano fare nella loro esistenza umana.
Durante il digiuno la mente segue un po' il processo fisico, cioè porta "a galla" le tossine (pensieri confusi) per poi eliminarle. La purificazione mentale si ha con l'aiuto di una mente che è più forte grazie al surplus energetico dato dall'inattività del sistema metabolico. Questa forza mentale è dovuta alla sublimazione del Shukra che alimenta il cervello e aumenta la quantità di particelle ectoplasmatiche della "massa" mentale. Il Shukra, o linfa vitale, viene prodotto in eccesso dal corpo umano: per questo motivo il digiuno trasforma questo fluido bioenergetico in un plasma psichico, detto ectoplosma.
Naturalmente il digiuno dovrebbe essere fatto da coloro che fisicamente stanno bene e che accettano questa pratica come parte di uno stile di vita sano. Coloro che soffrono di calcoli ai reni, alla cistifellea, di problemi urinari o di debolezza cardiaca non dovrebbero praticare il digiuno senza liquidi. Il vero digiuno tantrico andrebbe fatto senza liquidi, per un giorno completo. Questo digiuno "a secco" non dovrebbe estendersi ad altri giorni oltre che ad Ekadashi, poiché danneggerebbe il sistema urogenitale. Si consiglia, a coloro che iniziano a praticare il digiuno, di mangiare, la primo volta, della frutta, la seconda volta di bere acqua con qualche goccia di limone ed un pizzico di sale e, se non sussistono i disturbi sopra elencati, di fare il digiuno a secco. Chi, il giorno di Ekadashi, si alza prima dell'alba, potrà bere dell’acqua e poi durante il giorno proseguire il digiuno a secco.
E' sottinteso che i bambini non dovrebbero digiunare per il semplice motivo che il loro corpo è in fase di crescita e che per l'inattività delle ghiandole sessuali tutto il Shukra viene già trasformato in sostanza mentale. Un discorso simile vale anche per le donne incinte o in fase di allattamento, che donano la loro linfa alla nuova creatura.
Coloro che hanno difficoltà psicologiche o fisiche nel seguire questo sistema di digiuno, possono provare a fare mezzo digiuno, che consiste nell'astenersi dal mangiare dopo le tre del pomeriggio fino al mattino seguente.
PERCHE' PRATICARE IL DIGIUNO SECONDO LE FASI LUNARI?
La pratica del digiuno secondo le fasi lunari, grazie all'azione della luna sull'acqua contenuta nel nostro corpo durante il giorno di Ekadashi, aiuta a:
veicolare il rilascio delle tossine dai tessuti, favorendo la disintossicazione e la rigenerazione del corpo;
veicolare il rilascio delle emozioni, aumentando la propria capacità di connessione ai livelli sottili, purificando la mente ed elevando lo spirito;
IN PRATICA
La preparazione al digiuno è fondamentale per rendere il digiuno efficace e beneficiare degli effetti di una corretta depurazione. Grazie ai giorni di preparazione - digiuno - ripresa ci depuriamo gradualmente e naturalmente, quindi con il minimo sforzo e con il massimo rendimento. Il primo giorno è quello dedicato alla preparazione in cui introduciamo del cibo semi-liquido crudo e cotto, facendo lavorare il meno possibile gli organi interni.
Per la preparazione scegliamo i frutti della terra, di stagione, possibilmente locali o regionali.
Ecco uno schema orientativo che deriva dall'esperienza pratica:
1° GIORNO - PREPARAZIONE - Sin da oggi eliminiamo in toto tutti i cibi che creano dipendenza: zucchero, caffè, alcol, proteine animali inclusi i latticini. Vi proponiamo della frutta, cereali, legumi e insalata. Tutto al naturale! Se volete potete mangiare qualche mandorla e nocciola o del musli rigorosamente naturale.
2° GIORNO - PREPARAZIONE - Frutta e verdura. Possono essere lasciati i legumi se preparati come creme o purea. In ogni caso il pasto prima del digiuno solo frutta e verdura. La proporzione è almeno 50% di cibo crudo, mentre il restante cibo cotto. Per idratare assumere solo acqua o acqua e limone o acqua e zenzero oppure acqua, limone e zenzero per depurare il corpo.
Il giorno prima del digiuno consigliamo di cominciare ad assumere cibi semi-liquidi, eliminare i latticini, i carboidrati, il caffè, il sale e lo zucchero e tutti i cibi elaborati che richiedono maggiore sforzo e tempo per la digestione. Sono preferibili verdure crude e cotte, insalata e frutta fresca.
3° GIORNO - DIGIUNO - È consigliabile assumere solo acqua a temperatura ambiente. Il digiuno può iniziare anche dopo il pranzo del 2° giorno sino al pranzo del giorno successivo. Questo digiuno ha ottenuto un buon riscontro tra chi lavora o ha vari impegni e quindi non sempre riesce a destinare un'intera giornata al riposo.
4° GIORNO - RIPRESA - Il processo va a ritroso quindi con verdura e frutta possibilmente fresca e poi piano piano si reintroducono i cibi cotti come per il 2° GIORNO.
5° GIORNO - RIPRESA - Piano piano si reintroducono anche gli altri cibi come per il 1° GIORNO. Inizialmente verdura e frutta poi i legumi e in seguito i cereali.
La ripresa alimentare avviene gradualmente, ascoltando il proprio corpo. Consigliamo di non abbuffarsi, bensì di riprendere gradualmente a reintrodurre il cibo. Dall'esperienza pratica abbiamo riscontrato una buona ripresa con frutta e/o verdura. Le giornate indicate per l'Ekadashi di luglio sono l'11 e il 28 (digiuno solo a cena) ed il 6 e 22 (digiuno 24 ore).