Papercutspain
Member
- Joined
- Feb 21, 2022
- Messages
- 338
E' da un po' che volevo scrivere questo post, ma per mancanza di chiarezza mentale non ho potuto scrivere nulla sull'argomento per un po' di tempo.
Alcuni di voi (o almeno io) all'inizio preferivano dare piu' importanza o al trance o alla meditazione sul vuoto. Cosa che io stesso oggi riconosco come stupida, dato che entrambe sono importanti e centrali nell'avanzamento.
Certamente, uno puo' vedere questi esercizi come difficili o noiosi, comprensibile. Stare seduti a respirare finche' non ci si sente piu' il corpo è molto noioso all'inizio, e stare a non pensare a niente guardando il vuoto assoluto come un vegetale non è il massimo, ma se si padroneggiano queste cose, si ottengono dei risultati nella meditazione che senza l'uso di queste tecniche sarebbero solo delle fantasie.
Nessuna delle due è piu' importante dell'altra. Una serve per calmare la mente, l'altra per indirizzarla verso un'obiettivo specifico. Tuttavia rimane il dubbio, su quale devo fare piu' leva per migliorarle entrambe?
La risposta alla mia domanda non è stata facile da trovare, ma piu' si praticano queste meditazioni, piu' si vede che sono facce della stessa medaglia. Quando si è in trance è piu' facile fare la meditazione sul vuoto, quando si fa il vuoto è piu' facile andare in trance.
Per cui, se ti siedi, ti alleni ad andare in trance e al contempo non pensi a nulla stai facendo due meditazioni contemporaneamente. Diciamoci la verità. La meditazione sul vuoto è molto versatile, si puo' fare a letto, sotto la doccia, seduti, mentre si passeggia, ci si veste e ,in generale, tutto. Una volta ero in piazza a vedere un musiista suonare e feci per stinto la meditazione sul vuoto, non me ne ero nemmeno reso conto. Le mie pupille erano concentrate su di lui e non mi ero nemmeno reso conto della nostra distanza, tant'è vero che quando me ne resi conto le mie pupille si dilatarono piano piano e vidi la mia vera distaza tra lui e me. Un po' come lo zoom-out del telefono.
Alcuni di voi (o almeno io) all'inizio preferivano dare piu' importanza o al trance o alla meditazione sul vuoto. Cosa che io stesso oggi riconosco come stupida, dato che entrambe sono importanti e centrali nell'avanzamento.
Certamente, uno puo' vedere questi esercizi come difficili o noiosi, comprensibile. Stare seduti a respirare finche' non ci si sente piu' il corpo è molto noioso all'inizio, e stare a non pensare a niente guardando il vuoto assoluto come un vegetale non è il massimo, ma se si padroneggiano queste cose, si ottengono dei risultati nella meditazione che senza l'uso di queste tecniche sarebbero solo delle fantasie.
Nessuna delle due è piu' importante dell'altra. Una serve per calmare la mente, l'altra per indirizzarla verso un'obiettivo specifico. Tuttavia rimane il dubbio, su quale devo fare piu' leva per migliorarle entrambe?
La risposta alla mia domanda non è stata facile da trovare, ma piu' si praticano queste meditazioni, piu' si vede che sono facce della stessa medaglia. Quando si è in trance è piu' facile fare la meditazione sul vuoto, quando si fa il vuoto è piu' facile andare in trance.
Per cui, se ti siedi, ti alleni ad andare in trance e al contempo non pensi a nulla stai facendo due meditazioni contemporaneamente. Diciamoci la verità. La meditazione sul vuoto è molto versatile, si puo' fare a letto, sotto la doccia, seduti, mentre si passeggia, ci si veste e ,in generale, tutto. Una volta ero in piazza a vedere un musiista suonare e feci per stinto la meditazione sul vuoto, non me ne ero nemmeno reso conto. Le mie pupille erano concentrate su di lui e non mi ero nemmeno reso conto della nostra distanza, tant'è vero che quando me ne resi conto le mie pupille si dilatarono piano piano e vidi la mia vera distaza tra lui e me. Un po' come lo zoom-out del telefono.