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Esposizione del Silmarillion

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Feb 29, 2020
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                               Prefazione

Il Silmarillion è un'opera che precede cronologicamente il Signore degli Anelli e spiega dettagliatamente la mitologia dell'universo di Arda. È un libro ricco di allegorie, sia di natura Satanica che anche di denuncia del nemico. È composto da tre parti principali:
La storia dell'origine di Arda e dei Silmaril e delle vicende che ne seguono
L'Akallabêth
Un antefatto delle vicende narrate nel Signore degli Anelli, riguardanti la Seconda Era

Prima di iniziare con l'esposizione vorrei aggiungere qualche informazione:


-Tolkien fa largo uso del numero sette: sette re e sette regine dei Valar, sette Padri dei Nani, sette ore degli alberi, sette ferite inferte a Morgoth da parte di Fingolfin, sette stelle più possenti nella cintura del Valacirca, sette figli di Fëanor, sette giri della Luna, sette fiumi dell'Ossiriand, sette anni dopo la Dagor Bragollach Morgoth attaccò l'Hithlum, sette navi Círdan fece costruire per salpare verso Occidente, sette cigni che Tuor vide volare, i sette cancelli di Gondolin che è chiamata la città dei sette nomi, dopo sette anni di permanenza a Gondolin il re concesse a Tuor di sposare Idril, quando Eärendil compì sette anni Morgoth attaccò Gondolin, sette Palantíri, sette anelli ai Nani, Ar-Pharazôn viaggiò per sette giorni con la sua armata prima di stabilirsi su un colle, per sette giorni una nube gravò su Númenor dopo che Sauron bruciò Nimloth, sette anni durò l'assedio di Barad-dûr da parte di Elendil e Gil-Galad, Eärendur fu il settimo re di Arnor che succedette a Valandil. Come sapete il numero sette richiama i Chakra principali.

-Anche il numero tre viene usato spesso: i tre Silmaril, tre volte Fingolfin è stato fatto inginocchiare da Morgoth, tre volte Maeglin è rimbalzato mente cadeva, Fëanor che maledice per tre volte il nome di Morgoth, i tre picchi del Thangorodrim, Huan che secondo la profezia parlerà per tre volte prima di morire, i tre tronchi di Hírilorn, tre volte Beren maledice il giuramento fatto a Thingol, quasi sempre le Grandi Aquile arrivano in soccorso in tre, tre giorni di viaggio ci misero Morwen e Nienor per arrivare ad Amon Enthir e poi quando Nienor e Mablung restarono soli vennero raggiunti da tre compagni di quest'ultimo, Dior è figlio di tre strpi, tre anelli agli Elfi, in tre anni Sauron divenne consigliere di Ar-Pharazôn, Amandil prese con sé tre domestici per partire alla volta di Aman, solo tre sopravvissero al massacro vicino ai Campi Iridati quando gli orchi assalirono Isildur, dei sette anelli Sauron ne recuperò tre. Questo numero ha più significati: i granthi, i nadi principali, la trinità Indù, le tre parti del cervello ecc.

-Nel Valaquenta ho dato una mia interpretazione dei Valar e dei Maiar cercando di trovare il Dio/Dea corrispondente, ovviamente essendo delle allegorie durante la narrazione un Valar può simboleggiare un concetto o un Chakra e non solo un essere in carne ed ossa.

Esposizione:

~Ainulindalë
La Musica degli Ainur


-"[...] Ma a lungo cantarono ognuno da solo, o solamente pochi assieme, mentre gli altri ascoltavano; ciascuno di loro penetrava infatti soltanto quella parte della mente di Ilúvatar da cui proveniva e nella comprensione dei propri fratelli essi crescevano solo lentamente. Tuttavia, semplicemente ascoltando pervenivano a una comprensione più profonda, e accrescevano l'unisono e l'armonia fra loro.[...]"

Quanto sopra è la descrizione in chiave allegorica dei lavori magici vibrando parole di potere. Si nota che 'cantando' da soli il lavoro può essere poco efficace, mentre unendo gli sforzi di più esseri si otterrà un potere di gran lunga maggiore, proprio come in una congrega.


-"[...] Ma, con il progredire del tema, nel cuore di Melkor sorse l'idea d'interpolare motivi di propria immaginazione che non erano in accordo con il tema di Ilúvatar [...] Alcuni di questi pensieri l'intrecciò ora nella sua musica, e attorno a lui subito fu discordanza,[...] ma alcuni incominciarono ad accordare la propria musica anziché al pensiero che avevano avuto da principio.[...] Poi Ilúvatar si levò e gli Ainur percepirono che sorrideva; ed egli alzò la mano sinistra, e un nuovo tema iniziò in mezzo alla tempesta,[...] ma la dissonanza di Melkor si sollevò nel fragore e lottò contro di essa [...] Allora Ilúvatar si levò di nuovo e gli Ainur percepirono che la sua espressione era severa; ed egli alzò la mano destra, ed ecco!, un terzo tema si sviluppò [...] Ilúvatar si levò una terza volta e il suo volto era terribile a vedersi. Poi egli alzò entrambe le mani e, con un unico accordo [...] la Musica cessò.[...] I Figli d'Ilúvatar furono infatti concepiti da lui solo; ed essi giunsero con il terzo tema [...]".

Questa parte è un'allegoria della creazione degli esseri umani da parte di Satana (Ilúvatar) e dell'intromissione dei rettiliani (Melkor).


-"[...] E questa dimora potrebbe sembrare poca cosa a coloro che degli Ainur considerano soltanto la maestà e non la terribile acutezza; come chi facesse dell'intera distesa di Arda il fondamento di un pilastro e lo innalzasse a cono fino a che la sommità della sua mole non divenisse più inaccessibile della punta di un ago; o a chi considerasse soltanto l'immensa vastità del Mondo, che gli Ainur stanno ancora modellando, e non la minuziosa precisione con cui modellano tutto ciò che è in esso. Ma quando gli Ainur ebbero guardato questa dimora in una visione ed ebbero visto i Figli d'Ilúvatar levarvisi, ecco che molti dei più possenti tra loro indirizzarono tutti i propri pensieri e tutti i propri desideri verso quel luogo.[...]"

Proprio come quando si deve svolgere un'operazione magica, che sia piccola o grande, se non si concentrano i pensieri e la volontà verso di esso molto probabilmente fallirà o sarà poco efficace.


-"[...] Ma egli desiderava invece assoggettare alla propria volontà sia gli Elfi sia gli Uomini giacché invidiava i talenti che Ilúvatar aveva promesso di donare loro; e desiderò di possedere egli stesso dei sudditi e dei servitori, e di essere chiamato Signore, e di dominare volontà altrui.[...]"

Come i rettiliani che vogliono schiavizzare l'umanità. Da notare come 'essere chiamato Signore, e di dominare volontà altrui' ricorda la forma pensiero ebraica creata per trasformare gli esseri umani in una massa di schiavi.


-"[...] Perciò io dico: Eä! Vengano queste cose all'Essere! E io invierò nel Vuoto la Fiamma Imperitura, ed essa sarà nel cuore del Mondo, e il Mondo avrà Essere[...]".

Eä è un riferimento a Satana. Il Vuoto è l'Etere e la Fiamma Imperitura è il serpente Kundalini. Il cuore del Mondo è il Chakra Centrale che una volta attraversato dal serpente porta alla realtà (Essere) i desideri.


~Valaquenta
Novero dei Valar e dei Maiar secondo le tradizioni degli Eldar


-"[...] I Signori dei Valar sono sette; e anche le Valier, le Regine dei Valar, sono sette.[...]"

Sono sette proprio come i Chakra principali.


-"[...] In Arda, il suo diletto sono i venti e le nuvole, e tutte le regioni dell'aria [...] Súlimo è il suo soprannome, Signore del Respiro di Arda.[...] Con Manwë dimora Varda, Signora delle Stelle, che conosce tutte le regioni di Eä.[...] Quando lì si siede sul suo trono e guarda dritto, e Varda è accanto a lui, Manwë vede più lontano di ogni altro occhio [...] E se Manwë è con lei, Varda ode più chiaramente di ogni altro orecchio [...] Ulmo è il Signore delle Acque.[...] La sua signoria si estende su tutte le sostanze di cui è fatta Arda.[...] Egli è un fabbro e un maestro in tutti i mestieri, e si diletta in lavori di precisione, per quanto minuti, tanto quanto nelle possenti costruzioni di un tempo.[...] La sposa di Aulë è Yavanna, la Dispensatrice di Frutti.[...] Kementári, Regina della Terra, è soprannominata in Eldarin, la lingua degli Eldar. I Fëanturi, signori di spiriti, sono fratelli [...]. Námo, il maggiore, dimora in Mandos [...]. Egli è il custode delle Case dei Morti, colui che convoca gli spiriti di coloro che sono massacrati.[...] Egli è il Giudice dei Valar [...]. Vairë la Tessitrice è la sua sposa, colei che intreccia tutte le cose che mai siano accadute nel Tempo nelle sue trame ricche di racconti [...]. Irmo, il minore, è signore delle visioni e dei sogni. I suoi giardini stanno a Lórien, nella terra dei Valar, e sono i luoghi più belli del mondo, affollati di molti spiriti. Estë la gentile, che guarisce le ferite e la stanchezza, è la sua sposa.[...] Più potente di Estë è Nienna, sorella dei Fëanturi; ella dimora da sola. Conosce il dolore e piange per ogni ferita che Arda ha sofferto a causa dei guasti di Melkor.[...] Ma ella non piange per sé; e coloro che la odono, imparano la pietà e a perseverare nella speranza.[...] Supremo in forza e in atti di prodezza è Tulkas, soprannominato Astaldo, il Valoroso.[...] I suoi capelli e la sua barba sono dorati, il suo incarnato è roseo; le sue armi sono le sue mani.[...] Sua sposa è Nessa, la sorella di Oromë la quale è anch'essa agile e pieveloce.[...] Oromë è un signore potente. Se è meno forte di Tulkas, ne è più spaventoso nella collera [...]. È un cacciatore di mostri e di bestie feroci [...]. La sposa di Oromë è Vána, la Sempregiovane; è la sorella minore di Yavanna. Al suo passaggio sbocciano tutti i fiori [...]".

Ilúvatar è Satana, ma anche il concetto di universo. I Valar sono come i Principi Incoronati e gli Dei di alto rango o comunque molto potenti. Manwë è sia Beelzebub, Signore di tutto ciò che vola e colui che rappresenta l'autorità di Satana, ma anche Satana stesso. Varda è Lilith, come moglie di Manwë, e Astarte, Regina dei Cieli e Luce del Mondo. Manwë e Varda che assieme amplificano i poteri di ognuno è un'allegoria della parte maschile e femminile dell'anima che si fondono e tutto viene potenziato. Il monte Taniquetil è il monte Meru. Ulmo ricorda Focalor perchè assistette più di ogni altro Valar gli Elfi e gli Uomini a cui mancava una guida, proprio come Focalor assiste i Satanisti dedicati da poco, inoltre entrambi governano il mare e indossano una veste argentata. Ulmo è anche Poseidone, Satana, signore degli elementi. Aulë è Azazel in quanto maestro di minerali, forgiatura e lavori manuali. Il nome Yavanna ricorda Inanna, oltre ad essere Regina della Terra. Námo è Anubis essendo il custode delle Case dei Morti e capace di prevedere il futuro. Vairë è la Dea Seshat in quanto scriba e protettrice delle biblioteche e quindi della conoscenza stessa. Irmo governa i giardini di Lórien come Asmodeus governa i reami del piacere. Estë è una Dea guaritrice come Nephthys. Nienna potrebbe essere ancora Nephthys in quanto Dea della Morte. Tulkas è Khepu essendo valoroso in battaglia. Nessa può essere Agares, sprona a correre e a danzare proprio come la Valie. Oromë è Andras, spietato e iracondo verso i nemici, un cacciatore e pattugliatore dei confini di Aman, Huan è il segugio che lo segue. Vána è Astarte, Dea della fertilità.


-"[...] Tra essi, Nove erano supremi in potenza e considerazione; uno però è stato tolto dal novero e ne restano Otto, gli Aratar, i Sommi di Arda: Manwë e Varda, Ulmo, Yavanna e Aulë, Mandos, Nienna e Oromë.[...]"

Gli Aratar sono un'allegoria dei Chakra: Manwë (Satana) è il Chakra di Base e Varda (Lilith) è quello della Corona, Aulë è il Chakra Sacrale come potenziale creativo e Yavanna quello della Gola per lo stesso motivo, Nienna è il Sesto Chakra e il suo pianto che porta sapienza è l'elisir prodotto dalla ghiandola pineale che viene immagazzinato nel Chakra Solare rappresentato da Mandos che accoglie le anime dei morti resi sapienti dalle lacrime di Nienna, Ulmo è il Chakra del Cuore perchè è il connettore delle due Stirpi (Elfi e Uomini) che simboleggiano i Chakra superiori e inferiori. Oromë è anche lui il Chakra di Base da cui scaturisce l'ira.


-"[...] Con i Valar giunsero altri spiriti, che pure incominciarono a essere prima del Mondo, dello stesso ordine dei Valar ma di grado minore.[...] I principali tra i Maiar di Valinor i cui nomi sono ricordati nelle storie dei Tempi Remoti sono Ilmarë, l'ancella di Varda, ed Eönwë, l'alfiere e araldo di Manwë, la cui potenza con le armi non è superata da nessuno su Arda.[...] Ossë è un vassallo di Ulmo, ed egli è signore dei mari che lambiscono le rive della Terra di Mezzo.[...] Sua sposa è Uinen, la Signora dei Mari, le cui chiome sono sparse in tutte le acque sotto il cielo.[...] Melian era il nome di una Maia che serviva sia Vána sia Estë [...]. Ovunque andasse le cantavano attorno gli usignoli. Sapiente sopra tutti i Maiar era Olórin. Anch'egli dimorava in Lórien, ma le sue strade lo condussero spesso alla casa di Nienna, e da lei apprese pietà e pazienza.[...] In epoche successive fu amico di tutti i Figli d'Ilúvatar ed ebbe pietà delle loro sofferenze [...]"

I Maiar in generale sono i Demoni di rango inferiore, ma quelli sopra citati sono potenti quasi quanto i Valar se non pari e quindi sono comunque di alto rango. Ilmarë e Eönwë sembrano essere ancora Astarte e Azazel, i più potenti tra i Maiar. Sia Ossë che Uinen ricordano Vepar, uno scatena tempeste nel mare e l'altra le placa. Melian è Mastema in quanto esperta di magia e molto potente in essa. Olórin dalla Seconda Era fino alla fine della Terza Era prende il posto di Manwë ed essendo portatore di sapienza è Satana. È lui il fautore di tutte le vittorie dei Figli d'Ilúvatar e dona conoscenza e coraggio agli alleati nei momenti difficili.


-"[...] Per ultimo viene fatto il nome di Melkor [...]. Egli, infatti, bramò Arda e tutto quanto vi si trovava, agognando il trono di Manwë e la potestà sui dominii dei suoi pari.[...] Molti dei Maiar, infatti, vennero attratti dal suo splendore nei giorni della sua grandezza e gli rimasero fedeli anche quando egli decadde nella sua oscurità; e altri ne corruppe in seguito, asservendoseli con menzogne e con doni ingannevoli. Tremendi fra questi spiriti furono i Valaraukar, i flagelli di fuoco che nella Terra di Mezzo furoni chiamati Balrog [...]. Tra quelli dei suoi servi che hanno nomi, il massimo fu quello spirito che gli Eldar chiamarono Sauron, ovvero Gorthaur il Crudele.[...]"

Melkor, poi chiamato Morgoth ossia l'Oscuro Nemico del Mondo, è la rappresentazione in un unico essere dei rettiliani. Anche i Balrog rappresentano i rettiliani, soprattutto nelle fattezze. Sauron equivale alla forma pensiero giudeo/cristiana e l'unico anello è la Bibbia. 'Un libro per domarli, un libro per trovarli, un libro per ghermirli e nell'oscurità incatenarli' direi che rende bene l'idea.


~Quenta Silmarillion
La storia dei Silmaril


1. Dell'inizio dei giorni


-"[...] Un lume fu innalzato nel settentrione della Terra di Mezzo e fu denominato Illuin; l'altro venne posto nel meridione e fu denominato Ormal; [...] ma la sua immaginazione produceva molto frutto e in nessun luogo era più ricca che nelle regioni centrali della Terra, dove la luce di entrambi i Lumi s'incontrava e si fondeva.[...]"

Allegoria dell'energia femminile e maschile che si fondono nel Chakra Solare.


-"[...] Alla melodia del suo canto, gli alberelli crebbero divenendo belli e alti, e giunsero a fiorire; e così si destarono nel mondo i Due Alberi di Valinor.[...] Uno, maschio, aveva foglie verde scuro che sulla faccia inferiore erano come argento lucente e da ognuno dei suoi innumerevoli fiori cadeva incessantemente una rugiada di luce argentea, e il suolo sottostante era maculato dalle ombre delle sue foglie vibranti. L'altro, femmina, esibiva foglie di un verde delicato come quello del faggio appena intagliato; i loro bordi erano di oro luccicante. Dai suoi rami dondolavano i fiori in grappoli di fiamma gialla, ognuno a forma di corno scintillante che versava sul terreno una pioggia dorata; e dai boccioli di quell'albero promanavano calore e una grande luce.[...]"

La melodia che fa fiorire gli alberi è come il suono dei mantra che attiva e apre i chakra e quindi l'anima. I due Alberi sono un'allegoria della Ghiandola Pineale (Telperion) che produce elisir (rugiada argentea) che poi viene raccolto e trasformato nel Chakra Solare (Laurelin) per ottenere la divinità (i boccioli che emanano calore e luce sono i Chakra dorati).


-"[...] In sette ore la gloria di ognuno dei due alberi raggiungeva la pienezza e poi tornava a svanire nel nulla [...]"

Sette ore come i sette chakra. Lo svanire nel nulla si riferisce a chiudere i chakra in una fase avanzata del Magnum Opus.


-"[...] Ecco io amo la Terra, la quale sarà dimora per i Quendi e per gli Atani! Ma i Quendi saranno le più leggiadre di tutte le creature terrene, e possederanno e concepiranno e produrranno più bellezza di tutti i miei Figli; e godranno della maggiore beatitudine di questo mondo. Agli Atani però concedo un dono nuovo.[...] La morte è il loro destino, il dono d'Ilúvatar [...]. Ma Melkor ha gettato la propria ombra sulla morte e l'ha confusa con la tenebra, e dal bene ha tratto il male, e la paura dalla speranza.[...]"

I Quendi (Elfi) equivalgono agli esseri umani completamente ascesi mentre gli Atani (Uomini) devono ancora raggiungere la divinità e il loro dono, la morte, simboleggia il Magnum Opus. Melkor ha corrotto questo concetto come i rettiliani hanno rimosso la conoscenza di tale pratica.


2. Di Aulë e di Yavanna


-"[...] E Aulë creò i Nani così come sono tuttora [...] Desideravo cose diverse da me per amarle e istruirle, così che anch'esse potessero percepire la bellezza di Eä [...]. Molti saranno gli alberi che proveranno il morso spietato del loro ferro.[...] E sebbene le cose che sono in tuo potere abbiano valore di per sé, e l'avrebbero anche se nessun Figlio dovesse comparire, pure Eru darà loro il dominio ed essi adopereranno tutto ciò che troveranno su Arda, anche se, secondo il disegno di Eru, non senza rispetto né senza gratitudine. [...]"

Se gli Elfi e Uomini sono rispettivamente un'allegoria degli umani completamente ascesi e umani che ancora devono farlo, i Nani non sembra possano essere paragonati ad esseri diversi ma bensì ad un concetto, ossia essi rappresentano i lavoratori manuali. Quella sopra è la descrizione della legge della Natura; prendere ciò che ci viene concesso con moderazione e rispetto, in questo modo Uomo e Natura coesisteranno pacificamente.


3. Della venuta degli Elfi
    e della cattività di Melkor


-"[...] Inoltre è destino che i Primogeniti giungano nella tenebra e che per prima cosa guardino le stelle. Grande luce ci sarà per il loro declino. E sempre invocheranno Varda nel momento del bisogno.[...] Attinse alle rugiade argentee dai tini di Telperion, e con esse creò nuove e più lucenti stelle per la venuta dei Primogeniti [...]. E alta nel nord, come una sfida a Melkor, ella sospese la corona di sette possenti stelle, la Valacirca, la Falce dei Valar e segno del destino.[...]"

Le stelle rappresentano tutti i Chakra, sia maggiori che minori, i sette più potenti in particolare sono simboleggiati dalla Valacirca. La frase 'Grande luce ci sarà per il loro declino' si riferisce all'Albedo dopo il Nigredo. Gli Elfi che invocano Varda è come quando un Satanista chiede aiuto ad un Demone.


-"[...] Ma di quegli infelici che vennero irretiti da Melkor poco si sa per certo.[...] Eppure i sapienti di Eressëa sono certi che tutti coloro dei Quendi che caddero nelle mani di Melkor furono imprigionati in Utumno prima che esso fosse distrutto e che per mezzo di lente arti crudeli vennero corrotti e resi schiavi; e così Melkor generò l'orrenda razza degli Orchi che sono un atto d'invidia e di scherno verso gli Elfi, dei quali in seguito furono i nemici più irriducibili.[...]"

Qui si parla della creazione degli ebrei, quali schiavi dei rettiliani, ispirati agli umani ma molto inferiori.


5. Di Eldamar e dei
    Principi degli Eldalië


-"[...] Benché grande fosse il suo desiderio di rivedere la luce degli Alberi, sul volto di Melian egli contemplava la luce di Aman come in uno specchio limpido e di quella luce era pago. Il suo popolo gli si raccolse attorno gioioso e assai meravigliato: per quanto bello e nobile fosse infatti stato, ora egli sembrava un signore dei Maiar, i capelli grigi come l'argento e di statura superiore a quella di tutti i Figli d'Ilúvatar; e un destino nobile lo attendeva.[...]"

Elwe nella compagnia di Melian ottiene una sapienza superiore, proprio come un essere umano guidato da un Demone acquisisce molta più conoscenza che avanzando da solo. Così del resto accadde con i Vanyar, i Noldor e i Teleri che impararono dai Valar in persona e diventarono superiori agli Elfi che non partirono per Aman.


-"[...] E poiché di tutte le cose di Valinor essi amavano soprattutto l'Albero Bianco, Yavanna ne fece per loro uno che era come un'immagine minore di Telperion [...]"

L'Albero Bianco, che poi si tramandò attraverso i suoi frutti, è simbolo dell'anima che raggiunge il suo apice divino. Il fatto che viene tramandato prima attraverso Galathilion poi Celeborn poi ancora Nimloth fino all'albero di Minas Tirith è un' allegoria della conoscenza del Magnum Opus che è arrivata fino a noi oggi.


7. Dei Silmaril e delle
     inquietudini dei Noldor


-"[...] Diede allora mano a un lungo e segreto lavoro, facendo appello a tutta la propria sapienza, potenza e sottile abilità; e alla fine, ecco che produsse i Silmaril.[...] Pure, il cristallo era, per i Silmaril, null'altro che ciò che il corpo è per i Figli d'Ilúvatar: la dimora del suo fuoco interiore, che è in esso e insieme in ogni parte di esso, e che ne costituisce la vita.[...] e Varda consacrò i Silmaril, si che in seguito nessuna carne mortale, nessuna mano impura, nulla di malvagio potesse toccarli senza bruciare e avvizzire; e Mandos predisse che i destini di Arda, terra, mare e aria, erano racchiusi nei Silmaril.[...]"

I Silmaril sono un'allegoria di diversi temi. Rappresentano i tre granthi: Sacrale (terra), Gola (aria), Corona (mare). Sono anche il corpo (cristallo) e l'anima (fuoco interiore) di un essere vivente. Rappresentano anche i cinque elementi: uno verrà scagliato nel mare (acqua), uno in una voragine della terra e inghiottito dai suoi fuochi (terra e fuoco), uno andrà nei cieli con Eärendil (aria) e la luce degli Alberi che li illumina è l'etere/akasha che genera e contiene tutti gli elementi. La maledizione di Varda è la stessa che gli ebrei hanno subito: maledendo gli umani sono stati puniti con la malattia. Riporto qui un passo della Dagor Dagorath che non è stata inclusa nel Silmarillion definitivo: "[...] Allora i Silmaril saranno tratti fuori dall'aria, dall'acqua e dalla terra, e Fëanor li prenderà e li porterà per offrirli a Yavanna Palurien. Ella li romperà e col loro fuoco rigenererà i Due Alberi e d'un subito si diffonderà una gran Luce. E le montagne di Valinor saranno spianate affinché la Luce raggiunga tutte le regioni del Mondo. Sotto quella Luce gli Dei diverranno giovani di nuovo e gli Elfi morti risorgeranno così che giunga a compimento il disegno di Ilúvatar che li riguarda.[...]" questa è un'allegoria dei granthi che vengono infranti e del serpente Kundalini che quando passa attraverso il sesto chakra avviene un lampo di luce, e il Magnum Opus, il disegno di Satana, è completato e si ritorna giovani. La maledizione dei Silmaril che porta alla rovina chiunque è ancora un riferimento ai granthi che hanno bloccato e retrocesso l'avanzamento dell'umanità. Il Silmaril è la Pietra Filosofale: in grado di guarire, resuscitare e conferire immenso potere a chi la possiede, come è successo a Beren e Eärendil e anche Carcharoth nonostante il dolore è stato potenziato riuscendo, anche se a costo della vita, a uccidere Huan.


"[...] Ma colui che semina, alla fine riuscirà bene a raccogliere, e presto potrà riposarsi dalla fatica, mentre altri raccolgono e seminano in sua vece. Sempre Melkor trovava orecchie disposte a udirlo; nonché lingue pronte a diffondere i suoi detti; e le sue menzogne passavano da amico ad amico, [...] e si diffondevano voci secondo cui i Valar avevano condotto gli Eldar in Aman a causa della loro gelosia [...]"

Qui inizia l'opera di corruzione di Melkor, che poi porterà alle guerre fraticide, proprio come gli ebrei hanno corrotto i Gentili fino a farli combattere tra loro per conto loro.


8. Dell'oscuramento di Valinor


-"[...] Poi il Buio di Ungoliant salì fino alle radici degli Alberi, e Melkor balzò sul colle; e con la sua nera spada percosse fino al midollo ambo gli Alberi, li ferì a fondo, e la linfa ne sgorgò quasi fosse sangue, e si sparse sul terreno. Ma Ungoliant la succiò e, andando poi di Albero in Albero, accostò il suo nero becco alle loro ferite, fino a essiccarli affatto; e il veleno di Morte che era dentro di lei penetrò nei loro tessuti e li imbozzacchì [...]. Ma la sete di Ungoliant non era ancora saziata, ed essa andò ai Pozzi di Varda e li prosciugò; e mentre beveva, eruttava neri vapori, gonfiandosi fino ad assumere forma così vasta e orrenda, che Melkor ne fu spaventato.[...] La Luce mancò; ma la Tenebra che le fece seguito fu ben più che la sua perdita. In quell'ora si formò infatti una Tenebra che sembrava, non già mancanza, bensì una cosa dotata di vita propria, [...] e aveva il potere di trafiggere l'occhio e di penetrare il cuore e mente e di soffocare la volontà stessa.[...]"

Questa è un'allegoria di come i rettiliani corrompono e distruggono. Ungoliant rappresenta la fame insaziabile di questi orrendi esseri, divoratori di anime (alberi) e diffusori di menzogne (veleno). Il 'nero becco' parla da solo. Più beve e più diventa grande, esattamente come la forma pensiero giudeo/cristiana. La tenebra che segue l'abbattimento degli Alberi simboleggia la rete psichica rettiliana, che non solo elimina ogni conoscenza spirituale (luce) ma ha il potere di controllare, pervertire e distruggere le anime degli esseri viventi. Trafigge l'occhio (Terzo Occhio), penetra cuore e mente (Chakra Centrale, Ghiandola Pineale, Sesto Chakra e della Corona) e soffoca la volontà (Chakra Solare).


9. Della fuga dei Noldor


-"[...] Della sorte di Ungoliant, nessun racconto dà notizia. Pure, v'è chi ha detto che sia perita molto tempo fa, quando, nella sua insaziabile fame, finì per divorare se stessa.[...]"

Questa è la sorte dei rettiliani e dei loro servitori, distrutti dalle loro stesse azioni.


-"[...] Quando ritenne che la sua forza fosse bastante, andò al Porto dei Cigni e prese a far salire i suoi a bordo delle navi ancorate, con l'intento di impadronirsene con la forza. Ma i Teleri gli si opposero [...]. Poi spade furono sguainate [...]. E così, alla fine, i Teleri vennero sopraffatti, e gran parte dei loro marinai che avevano dimora in Alqualondë furono crudelmente uccisi.[...]"

Questo è il Fraticidio di Alqualondë, il primo tra gli Elfi, ed è un richiamo alle guerre civili tra gli umani, che non porteranno a nulla se non dolore inutile.


11. Del Sole, della Luna e
       dell'occultamento di Valinor


-"[...] Telperion alla fine produsse, da un ramo senza foglie, un unico grande fiore d'argento, e Laurelin un solo frutto d'oro.[...] Il fiore e il frutto, Yavanna li diede ad Aulë, e Manwë li santificò, e Aulë e la sua gente costruirono vasi in cui tenerli e preservarne la radianza [...]. Quei vasi, i Valar li diedero a Varda, sì che potessero diventare luminari del cielo tali da eclissare le antiche stelle [...]. Isil il Chiarore, così in antico i Vanyar chiamarono la Luna [...]; e il Sole lo denominarono Anar, il Fuoco Dorato [...]."

Questa è un'allegoria del Sesto Chakra e del Chakra Solare: il fiore argenteo che diventa la Luna e il frutto dorato che diventa il Sole, gli astri che dominano i due Chakra.


13. Del ritorno dei Noldor


-"[...] E Morgoth prese Maedhros e lo appese alla parete di un precipizio sopra Thangorodrim, ed era inchiodato alla roccia per il polso della destra serrato in un bracciale di acciaio.[...] E ancora una volta allora Maedhros nel suo dolore lo implorò di ucciderlo; Fingon però gli tagliò la mano sopra il polso [...]"

Questo è un riferimento alla 'via della mano destra', le religioni nemiche. Fingon che taglia la mano e libera Maedhros simboleggia la sua liberazione da tali programmi nemici.


17. Della venuta degli Uomini
       nell'Occidente


-"[...] Sapienza era nelle parole del Re degli Elfi, e i cuori che le udivano divennero più saggi; poiché le cose di cui cantavano, la creazione di Arda e la beatitudine di Aman di là dalle ombre del Mare, apparivano come nitide visioni ai loro occhi, e la sua lingua elfica era interpretata da ciascuna mente secondo il proprio metro.[...]"

Proprio come quando un Demone ci contatta e, grazie alla Ghiandola Pineale, capiamo ciò che dice qualunque sia la nostra lingua e ne apprendiamo gli insegnamenti.


18. Della rovina del Beleriand
       e della morte di Fingolfin


-"[...] Ma nessuno più rivide gli uomini che avevano lasciato, i quali furono trucidati uno a uno, finché solo dodici rimasero a Barahir [...]".

Dodici più il capo, proprio come in una congrega Satanica.


19. Di Beren e Lúthien


-"[...] L'anello infatti era simile a due serpenti intrecciati, i cui occhi erano smeraldi, e le loro teste si univano sotto una corona di fiori d'oro, che l'uno reggeva e l'altro divorava.[...]"

I due serpenti sotto la corona di fiori sono i nadi Ida e Pingala che si fondono nel Sesto Chakra sotto quello della Corona (sotto una corona di fiori).


23. Di Tuor e della
       caduta di Gondolin


-"[...] condotti all'enorme gola di Orfalch Echor, sbarrata da sette cancelli, e condotti al cospetto di Echtelion della Fonte, il guardiano del grande cancello al termine della strada in salita [...]".

I sette cancelli che Tuor deve attraversare sono un allegoria del serpente che attraversa i sette Chakra. Nel libro 'La Caduta di Gondolin' ci sono molte più informazioni a riguardo, infatti Tuor viene accompagnato da Elemmakil che apre ogni porta con un metodo diverso, esattamente come per ogni Chakra ci sono mantra diversi e specifici. Questo richiama anche l'antica tradizione della scuola Mitraica che richiedeva di salire sette gradini aprendo sette porte ognuna con una parola codice per passare ed arrivare all'ottavo gradino che rappresentava la divinità, nel libro è Gondolin stessa l'ottavo gradino, definita una luce bianca in un gioiello verde, la valle di Tumladen.


24. Del viaggio di Eärendil
       e della guerra dell'Ira


-"[...] Tale infatti era stata la furia dello scontro, che le regioni settentrionali dell'occidente ne vennero infrante e il mare si precipitò rombando per molte voragini, e si ebbero confusione ed enorme fragore; fiumi scomparvero o si scavarano nuovi letti, valli si sollevarono, monti vennero livellati; e il Sirion non era più.[...]"

Questa è una parte dell'allegoria della sparizione di Kumara Kandam, che si completerà con l'inabissamento di Númenor.


~Akallabêth
La Caduta di Númenor


-"[...] Allora dietro usci serrati Sauron parlò al Re, e mentì perchè disse: 'È colui il cui nome ora ti svelerò; i Valar infatti ti hanno ingannato a suo riguardo, proclamando il nome di Eru, fantasma immaginato nella follia dei loro cuori, con l' intento d'incatenare gli Uomini al proprio servaggio.[...] e il suo nome è Melkor, Signore di Tutto, Donatore di Libertà, ed egli ti renderà più forte dei Valar'.[...]"

Sauron qui impersona il popolo ebraico che bestemmia il nome di Satana e inverte le parti, diffondendo menzogne. Satana viene scambiato per malvagio e il dio giudeo/cristiano per buono.


-"[...] e in quel tempio, con spargimento di sangue, tormenti e grandi perversioni, uomini compivano sacrifici a Melkor onde egli li affrancasse dalla Morte. E, di solito, era tra i Fedeli che sceglievano le loro vittime; mai però in base all'aperta accusa di non voler adorare Melkor, il Donatore di Libertà, perchè venivano piuttosto imputati di odiare il Re e di essere ribelli, ovvero di complottare contro lo stesso popolo, diffondendo menzogne e veleni.[...]"

I tipici sacrifici di sangue compiuti da ebrei e coorti, e per giunta sotto false accuse. Inquisizione.


-"[...] Ma, con tutto questo, la Morte non lasciò affatto quella terra, anzi compariva più precocemente e più spesso, e in molte spaventose guise. Perchè, mentre prima gli Uomini invecchiavano lentamente e alla fine si ponevano a giacere, per addormentarsi, quando erano stanchi del mondo, ecco ora follia e malattia assalirli [...]".

Ecco l'effetto della corruzione ebraica: la salute e la vitalità tipica di chi è vicino alla divinità viene meno e malattia e morte precoce ne prendono il posto. E nonostante ciò la follia diffusa dagli ebrei continua a perdurare e le persone perseverano ad attirarsi addosso queste calamità.


-"[...] E accadde in quei giorni che uomini dessero mano ad armi, trucidandosi a vicenda per motivi insignificanti, poiché si erano fatti pronti all'ira e Sauron o coloro che questi aveva legato a sé andavano per il paese aizzando gli animi, così che la gente mormorava contro il Re e contro i signori ovvero contro chiunque avesse qualcosa che essi non avevano; e coloro che disponevano di potere traevano crudele vendetta.[...]"

Un'altro esempio del caos diffuso dagli ebrei: le persone si uccidono tra loro e odiano i più ricchi, senza capire chi sta dietro tutto questo, che ci guadagna.


-"[...] Ilúvatar infatti riscagliò i Grandi Mari a ovest della Terra di Mezzo, e le Terre Vuote a est di questa, e nuove terre e nuovi mari ebbero origine; [...] E tutte le coste e le regioni marittime del mondo occidentale in quel periodo subirono grandi mutamenti e rovine; i mari infatti invasero le terre, i litorali sprofondarono, antiche isole furono subissate, nuove isole si sollevarono; e i monti si sbriciolarono, i fiumi scorsero per nuovi letti.[...]"

Questo è l'ultimo atto della sparizione del Beleriand, allegoria di Kumara Kandam, e nello specifico la Caduta di Númenor, Atalantë in Eldarin, è un riferimento ad Atlantide.


~Degli Anelli del Potere
e della Terza Era


-"[...] Ma gli Elfi non erano così facili da ingannare. Non appena Sauron s'infilò al dito l'Unico Anello, essi furono consapevoli di lui; e lo riconobbero, e compresero che avrebbe voluto essere il padrone loro e di tutto quanto essi avevano forgiato.[...]"

Gli Elfi, proprio come chi è divenuto un dio, non possono essere ingannati e ogni menzogna appare chiara. Chi è completamento asceso riconosce la falsità delle religioni abramitiche e dei loro testi 'sacri'.


-"[...] Così iniziarono gli Anni Neri [...] e molti altri furono sterminati da Sauron a dai suoi servi.[...]"

Questa frase mi ricorda gli Anni Bui in cui l'Inquisizione sterminò chiunque si opponesse a loro.
 
Tolkien era cristiano ed ha studiato mitologia ebraica, ha semplicemente messo i concetti con allegorie in base alla comprensione limitata della sua anima del vero occulto gentilizio.
Ha impiegato molti anni per scrivere le sue opere.
I nani sono apertemente ispirati agli ebrei, tolkien amava gli ebrei e li considerava come straordinari, niente di più lontano dalla realtà, questa è la cecità estrema di un artista schiavo che mette significati in maniera completamente inconsapevole.
La bassa statura, l'avidità insaziabile, la bruttezza e l'essere grotteschi, l'ossessione per oro e gioielli sono caratteristiche degli ebrei, l'odio per il drago smaug(smoke) è simbolico degli ebrei che odiano il kundalini lo è anche quando non hanno dimora e perdono erebor, Tolkien era un filologo e ha usato l'ebraico per creare la lingua dei nani.
Ha dimostrato forte disprezzo per la Germania Nazista perché gli hanno chiesto se era Ariano, tolkien era in parte tedesco e ne era orgoglioso ma perse il suo orgoglio di essere in parte tedesco quando Hitler e il partito Nazionalsocialista creato dalla società occulta Thule prese il potere e sistemò la Germania a causa di suoi vergognosamente intensi contaminazione e controllo mentale da parte del cristianesimo e il forte amore che aveva per gli ebrei come conseguenza.

Le allegorie non le ha messe intenzionalmente comprendendone appieno il significato, molte allegorie rubate nella bibbia e nella mitologia ebraica hanno il numero 3 e 7, ha solo trasposto le allegorie della mitologia ebraica che è piena di conoscenze rubate dagli ebrei ai Gentili in modo più o meno artistico in base alla sua percezione ancestrale della spiritualità che lo rende attratto e cerca di coglierne i significati ma riuscendoci solo a mero livello immaginativo/fantasioso parzialmente corrotto e in modo incosciente.
 
Evidentemente sono stato accecato dalle sue opere, visto che sono l'unico che la pensa al contrario, e meglio così. E siamo a tre cose da cui devo deprogrammarmi.
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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