fuoco blu 666 said:
Stormblood posso chiederti la tua opinione in merito agli equipaggiamenti che hai citato?
Perché li consideri inutili e non funzionali?
Te lo chiedo perché ho già sentito da altre parti questo fuoco specifico che mi stai dimostrando da tempo di possedere e che altri sentono in modo diverso per ognuno nella tua espressione.
Ti riferisci all'equipaggiamento sportivo che ho citato? In tal caso, si tratta di:
• effetti degli esercizi;
• metodologia di esecuzione di esercizi;
• principi dietro agli esercizi.
La pesistica e il bodybuilding sono la versione "ginnico-sportiva" del cristianesimo. I principali problemi sono: danneggiamento dell'articolazioni (associato alla crescita della massa dei materiali utilizzati) e l'ipertrofia (il cui grado a variabile a seconda della predisposizione genetica individuale e dell'alimentazione). L'ipertrofia nella mente di massa è il nuovo ideale di bellezza, cosa in contrasto a livello funzionale per la persona e in antitesi con l'ideale delle civiltà precristiane. Per quanto riguarda l'ideale satanico, basta guardare le statue greche: non hanno di certo un fisico da bodybuilder, ma uno da ginnasta. La differenza è che la natura dell'allenamento di un bodybuilder porta a un'ipertrofia mostruosa, mentre quello di un ginnasta favorisce lo sviluppo di una muscolatura armonica alla figura di un individuo. Parliamo qui di professionisti ovviamente. Non possiamo parlare di gente con un'esposizione più tenue a una disciplina, perché dire che il bodybuilding e la pesistica in moderazione vanno bene sarebbe come dire il cristianesimo in moderazione porta a buoni risultati. Perché questo paragone? Perché, se l'immersione totale in una disciplina genera un mostro, quella disciplina è di per sé un veleno.
Per quanto riguarda l'aspetto funzionale, è una cosa abbastanza intuitiva. Un volume maggiore di muscoli, richiede un apporto molto maggiore di ossigeno. Un bodybuilder in una maratona farà molta più fatica di un ginnasta. Un bodybuilder a nuotare farà molta più fatica di un ginnasta. Un bodybuilder in un corpo militare d'elite o persino forze speciali non supererà mai neanche le preselezioni. Ci possono riuscire soltanto nei film. Quest'ultima cosa è dimostrata dalle statistiche. E infatti nelle forze armate non ti addestrano all'interno di un ginnasio moderno (palestra è un termine errato usato dagli italiani, perché in origine la palestra è un luogo per le arti marziali e gli sport di palla), ma all'aperto e senza manubri né bilancieri né altri attrezzi moderni. Gli istruttori sportivi dell'esercito fanno qualche volta utilizzare dei pesi di massimo 5 kg (solitamente 2,5) per alcuni determinati esercizi, ma il resto avviene a corpo libero. Che poi molti militari siano così ingenui da andare in "palestra" al di fuori dell'orario lavorativo, è un altra storia. Nessun istruttore sportivo delle forze armate glielo consiglierà mai. Un altro punto a sfavore dell'ipertrofia è che il grande volume di muscolatura richiede un apporto calorico spropositato per ogni persona. A meno che non sei ricco, non può certo permetterti di mangiare 3000-5000 calorie di cibo biologico, per non parlare della mole di lavoro che si dà al fegato, allo stomaco ed altri organi e muscoli coinvolti nella digestione.
La metodologia e i principi di pesistica e bodybuilding li ritengo errati perché si concentrano soltanto sulla forza. A cosa serve concentrarsi soltanto sulla forza? Ogni esercizio andrebbe subito associato a un esercizio di mobilità che lavora sui muscoli che hai utilizzato nell'esercizio di mobilità. Forza + mobilità ripetuto per un certo numero di serie. Trascurare la mobilità o, peggio, relegarla soltanto all'inizio o alla fine dell'allenamento o, peggio ancora, a determinati giorni della settimana soltanto, favorisce ulteriormente il processo di indurimento e deterioramento delle articolazioni che utilizzare carichi pesanti provoca di per sé.
L'ultimo problema è che chi è coinvolto in queste attività spresso ha fretta di ottenere risultati. La salute e la forma fisica sono cose che vanno costruite nel tempo. Per avere salute di ferro e ottime prestazioni fisiche (e aspetto fisico), ci vuole pazienza. In linea di massima, intorno a 8-10 anni, se proprio si vuole fare una stima. Niente che valga la pena avere può essere costruito in tempi brevi o relativamente brevi. Sicuramente Satana non ci ha messo 5 minuti a designarci, e Roma non è di certo stata costruita in un giorno. Questa postilla la aggiungo perché (quasi) tutti quelli che ho visto approcciare la ginnastica si lamentano perché le progressioni sono lente e molte. Quindi, o rinunciano a tornano alle cattive abitudini oppure passano al calisthenics perché ha meno progressioni, senza fermarsi a riflettere che, se le progressioni sono molte e molto graduali, un motivo dietro ci sarà. Gente nuova che inizia e vuole imparare la verticale sulle mani, il front lever, il manna o chissà cos'altro in un paio di mesi. No. Ci sono lacune da colmare per (quasi) tutti, ci sono da sviluppare forza, resistenza, equilibrio, etc. in vari punti prima di poter arrivare a quei livelli e non si può mettere fretta al proprio corpo.
Va da sé che, se per lavoro fai il bodybuilder, o competi in qualunque categoria di pesistica, certo che queste due discipline sono adatte a te. Certo è che non sono adatte ad altre, così come fare ginnastica artistica/ritmica/acrobatica/aerobica/etc non è per tutti. Tuttavia, la ginnastica generale può essere fatta da tutti.
Sei, ovviamente, libero (ci mancherebbe altro!) di credere o non credere a quello che ti sto dicendo. Queste sono le cose che ho avuto modo di studiare e osservare nel corso degli anni.
Comunque, questo può essere un argomento per un altro thread.
fuoco blu 666 said:
Se avessero permesso l' accesso agli sportivi iscritti alle palestre adottando le misure adottate a quanto dici del tuo ginnasio avresti continuato ad andarci? Io non mi fiderei delle persone nemmeno per scherzo quando si tratta di salute e malattie e possibilità di essere contagiati durante questo periodo di epidemia perché c' è sempre chi in questi casi nasconde la verità sulla propria salute meschinamente per evitare la quarantena e procedure mediche.
Non tutti si allenano soltanto per questioni di salute e di piacere. C'è chi lo fa:
• professionalmente (atleti);
• perché la sua occupazione richiede di mantenerere una certa forma fisica (parte di questo può fatto a casa, ma la corsa non può essere fatta a casa e nemmeno con un tapis roulant perché è controproducente) - membri di forze armate e forze dell'ordine;
• perché ha dei concorsi, delle competizioni, delle selezioni o cose di avanzamento di grado/promozioni che comportano delle prove fisiche, specialmente in ambiti in cui ottenere degli ottimi risultati (e, quindi, punteggio incrementale) è quello che fa la differenza tra l'essere nella graduatoria finale e l'essere completamente esclusi dalla graduatoria.
• perché ci sono delle attrazzature specifiche come sbarre, parallele, trampolini elastici, cavallina, etc che servono al determinato tipo di allenamento che si fa.
Per cui, ci andrei sì e non soltanto per motivi pratici. A livello individuale il rischio di contagio è praticamente inesistente perché a livello astrologico non sono predisposto per questo tipo di malattie e infatti influenze io non ne prendo, patologie polmonari nemmeno ne ho, febbre non ne prendo. E non adesso ma per la maggior parte della mia e continuativamente per più di una decade. Altri motivi sono diversi: ho la protezione generica che faccio da anni, varie protezioni aggiuntive. Oltretutto ho anche iniziato una protezione aggiuntiva proprio quando si è iniziato a parlare di coronavirus) e, negli ultimi anni, lavori per il miglioramento della salute portati a termine in varie fasi, visto che ho avuto un periodo in cui astrologicamente c'erano ottimi presupposti per fare questo tipo di lavori. Oltre a questo, ho controllato ritorni solari, arco solare, transiti e progressioni per i prossimi cinque anni: indovina? Nulla che possa incidere negativamente sulla mia salute.
E, comunque, ho già spiegato più volte i motivi impersonali per cui la chiusura delle strutture sportive non è stata una buona idea e sono tutti validi. Ne aggiungo oggi uno altrettanto valido e impersonale: i guadagni di chi è impiegato in queste strutture sportive. Secondo voi, come fa a vivere questa gente vedendosi un reddito azzerato? Sicuramente, può tamponare la perdita per alcuni mesi ma, a lungo andare, come fanno? È facile per chi lavora o è disoccupato dire agli impianti sportivi di chiudere, ma chi è impiegato proprio in queste strutture come fa a mangiare e pagare le bollette, se non li fate lavorare?