Ovviamente non è una poesia, più che altro una prosa scritta male, il titolo mi serviva per chiamare l'attenzione. :lol:
L'ho scritto pensando al Padre. E sento che questo è il luogo giusto per condividerla.
Come ombra d'alta quercia s'innalza,
lo vedo venire a me come soffio di vento che nel mio cuore sobbalza.
Egli risplende d'oro, è un ramo di mandorlo e gioielli scosso dal vento dell'alba,
spire d'albedine e collassi stellari,
egli è l'unico Dio
e pervade da lui goccia a goccia tutto l'essere mio.
Chi penetra nel suo giardino la voluttà scatena,
per sempre a lui s'incatena.
È dove tutto è magico e primordiale,
più ci si avvicina al centro più diventa tutto rarefatto mitico surreale
come un sogno ancestrale
una luminosa catabasi perché è terra del Sole.
Pure siamo vicini così come sono vicine tra loro le stelle.
"T'ornano le gemme?" domandai.
"Soltanto m'adorna
non cristalli e diamanti, ma l'amore di mille anime raggianti", rispose.
L'ho scritto pensando al Padre. E sento che questo è il luogo giusto per condividerla.
Come ombra d'alta quercia s'innalza,
lo vedo venire a me come soffio di vento che nel mio cuore sobbalza.
Egli risplende d'oro, è un ramo di mandorlo e gioielli scosso dal vento dell'alba,
spire d'albedine e collassi stellari,
egli è l'unico Dio
e pervade da lui goccia a goccia tutto l'essere mio.
Chi penetra nel suo giardino la voluttà scatena,
per sempre a lui s'incatena.
È dove tutto è magico e primordiale,
più ci si avvicina al centro più diventa tutto rarefatto mitico surreale
come un sogno ancestrale
una luminosa catabasi perché è terra del Sole.
Pure siamo vicini così come sono vicine tra loro le stelle.
"T'ornano le gemme?" domandai.
"Soltanto m'adorna
non cristalli e diamanti, ma l'amore di mille anime raggianti", rispose.