TheDarkness666
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- Aug 22, 2024
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Mi sento odiato dalle persone che mi rigettano e non mi amano. Sento il bisogno di usare la vendetta, usando
la magia per usarla contro i miei amici che mi hanno tradito e tutti coloro che vogliono la mia morte, il mio male e le mie disgrazie. Io spero che tutta la sfortuna e l'infelicità che sto vivendo vengano rispedite indietro al mittente. Ho capito che la gente comune di questa generazione non mi vuole, io sto vedendo troppo egoismo, cattiveria, abusi e sfruttamenti.
Un giorno sono uscito con un mio amico, che tra l'altro era cristiano, poi dopo qualche giorno se ne andato senza dirmi niente, inoltre mi aveva fatto una promessa che saremmo usciti insieme con un gruppo di persone, che alla fine non ha mantenuto, poi, come se il mio amico si fosse voltato indietro, se ne andato e non è ritornato mai più. Quello stronzo sapeva anche che io non stavo bene in quel periodo, e andandosene, non ha fatto altro che farmi sentire ancora peggio di come stavo prima e facendomi diventare ancora più deluso e triste.
Da quando sono nato ho sempre pensato di non essere importante, di essere una persona inutile con un esistenza vuota e priva di significato che non ha nessun valore.
Per me è una disgrazia essere nato, di dover essere io, cioè la persona che sono, di cui sto cercando addirittura di ribellarmi, andando contro me stesso, perché incapace di amarmi. Quando stabilisco un rapporto con qualcuno, ho come la sensazione di sapere già che le cose non andranno a finire bene e venire tagliato fuori successivamente dopo essere stato sostituito con un altro amico migliore di me, forse perché credo che io non valgo nulla.
Eppure io vedo che se qualcuno ha degli amici, anche se questi sembrano essere noiosi per alcuni, non sembrano avere la stesso destino di venire esclusi da un gruppo di amici, anzi, molto spesso rimangono.
non so se capiate cosa voglio dire.
Io invece, come potete leggere da queste righe, sono una persona sfortunata, e mi sento molto odiato dalle persone.
Ogni giorno ho pensieri di autosvalutazione e non c'è la faccio più, ci sono giorni in cui vorrei davvero piangere e scappare di casa, andare a rifugiarmi altrove, in un posto dove le persone possano accogliermi.
Non ho solo un problema, ma tanti problemi, l'ansia è una delle tante cose che mi hanno rovinato la vita, costringendomi a non vivere un adolescenza. Purtroppo molti pensano che tutti hanno avuto un' adolescenza, ma cosa rende tale una vita adolescenziale se non quello di fare esperienza con altre persone nella propria gioventù come uscire con gli amici, fare serata in compagnia degli altri, intraprendere viaggi di gruppo, e divertirsi nella vita sociale?
Ecco che, questa adolescenza, si può
dire, che io non lo mai conosciuto, né lo vissuto, ma ho potuto solo osservare come spettatore, l'adolescenza felice che i miei coetanei hanno avuto la fortuna di conoscere e vivere, senza che io potessi esserne partecipe con loro e avere la possibilità di viverlo anche sulla mia pelle.
La cosa che mi porta spesso alla tristezza e alla depressione è anche quando penso a come i miei amici siano riusciti a ottenere la fortuna di uscire con le ragazze, fidanzarsi, andare all'estero, avere molti amici ecc.
Insomma non mi voglio dilungare troppo, altrimenti il post diventerebbe troppo lungo.
non sono molto bravo a spiegare le cose.
Spero comunque che questo messaggio sia comprensibile
la magia per usarla contro i miei amici che mi hanno tradito e tutti coloro che vogliono la mia morte, il mio male e le mie disgrazie. Io spero che tutta la sfortuna e l'infelicità che sto vivendo vengano rispedite indietro al mittente. Ho capito che la gente comune di questa generazione non mi vuole, io sto vedendo troppo egoismo, cattiveria, abusi e sfruttamenti.
Un giorno sono uscito con un mio amico, che tra l'altro era cristiano, poi dopo qualche giorno se ne andato senza dirmi niente, inoltre mi aveva fatto una promessa che saremmo usciti insieme con un gruppo di persone, che alla fine non ha mantenuto, poi, come se il mio amico si fosse voltato indietro, se ne andato e non è ritornato mai più. Quello stronzo sapeva anche che io non stavo bene in quel periodo, e andandosene, non ha fatto altro che farmi sentire ancora peggio di come stavo prima e facendomi diventare ancora più deluso e triste.
Da quando sono nato ho sempre pensato di non essere importante, di essere una persona inutile con un esistenza vuota e priva di significato che non ha nessun valore.
Per me è una disgrazia essere nato, di dover essere io, cioè la persona che sono, di cui sto cercando addirittura di ribellarmi, andando contro me stesso, perché incapace di amarmi. Quando stabilisco un rapporto con qualcuno, ho come la sensazione di sapere già che le cose non andranno a finire bene e venire tagliato fuori successivamente dopo essere stato sostituito con un altro amico migliore di me, forse perché credo che io non valgo nulla.
Eppure io vedo che se qualcuno ha degli amici, anche se questi sembrano essere noiosi per alcuni, non sembrano avere la stesso destino di venire esclusi da un gruppo di amici, anzi, molto spesso rimangono.
non so se capiate cosa voglio dire.
Io invece, come potete leggere da queste righe, sono una persona sfortunata, e mi sento molto odiato dalle persone.
Ogni giorno ho pensieri di autosvalutazione e non c'è la faccio più, ci sono giorni in cui vorrei davvero piangere e scappare di casa, andare a rifugiarmi altrove, in un posto dove le persone possano accogliermi.
Non ho solo un problema, ma tanti problemi, l'ansia è una delle tante cose che mi hanno rovinato la vita, costringendomi a non vivere un adolescenza. Purtroppo molti pensano che tutti hanno avuto un' adolescenza, ma cosa rende tale una vita adolescenziale se non quello di fare esperienza con altre persone nella propria gioventù come uscire con gli amici, fare serata in compagnia degli altri, intraprendere viaggi di gruppo, e divertirsi nella vita sociale?
Ecco che, questa adolescenza, si può
dire, che io non lo mai conosciuto, né lo vissuto, ma ho potuto solo osservare come spettatore, l'adolescenza felice che i miei coetanei hanno avuto la fortuna di conoscere e vivere, senza che io potessi esserne partecipe con loro e avere la possibilità di viverlo anche sulla mia pelle.
La cosa che mi porta spesso alla tristezza e alla depressione è anche quando penso a come i miei amici siano riusciti a ottenere la fortuna di uscire con le ragazze, fidanzarsi, andare all'estero, avere molti amici ecc.
Insomma non mi voglio dilungare troppo, altrimenti il post diventerebbe troppo lungo.
non sono molto bravo a spiegare le cose.
Spero comunque che questo messaggio sia comprensibile