Tradotto da:
White Supremacy
Supremazia bianca
Tradotto da:
Savagery, Barbarism and Civilization
Selvaggi, barbarismo e civiltà
Infatti, il rifiuto del razzismo deve passare attraverso una riabilitazione concreta di quello che viene chiamato stato di selvaggio.
Lo stesso il barbarismo.
Beh, il barbarismo, allora, acquisisce per la Russia e per la Cina e per l’America Latina semplicemente un significato fondamentale.
È necessario difendere e riabilitare questa cosiddetta comunità gialla, barbara, imperiale, tradizionale, religiosa: monarchia, totalitarismo, socialismo, tutto ciò che la civiltà bianca odia.
E poi dovete riabilitare tutto quello che la civiltà, prestate attenzione, gettò dalla nave della modernità nell’era della modernità.
È necessario difendere l’Asia, è necessario difendere il giallo. È necessario proteggere:
- L’America Latina con la sua esperienza unica.
- Il mondo islamico, il califfato islamico. Il califfato islamico è meraviglioso.
- Le società africane nere sono meravigliose.
- La civiltà cinese è la migliore.
- Il Mondo indiano è un modello.
- Il Giappone dei samurai è un esempio da seguire.
- Gli zar russi – non vi è nessuno di più umano e bello.
E l’intero argomento deve essere ristrutturato. Perché dobbiamo rifiutare il razzismo civile dell’Occidente e dell’eurocentrismo. Noi siamo il popolo dell’Asia, siamo il popolo dell’Eurasia, il popolo dell’India.
- Ideologo capo di Putin, Alexander Dugin.
Vorrei ricordarvi di quello di cui stiamo parlando quando gli ideologi chiave e gli ebrei al potere ci dicono che è necessario “ripristinare i diritti” allo stato di selvaggio ed al barbarismo.
Loro conoscono il vecchio detto dei nostri padri: lo stato di selvaggio è nero, il barbarismo è giallo e la civiltà è bianca. Si riferiscono alle tre razze base che molti non sanno che esistono oggi, dato che i nostri libri di testo e le notizie vengono scritti incessantemente dai Dugin, dai Goldstein, ecc.
Questa merda viene ora chiamata “Nazionalismo russo”.
L’articolo va avanti concentrandosi su esempi di stato di selvaggio e barbarismo che hanno bisogno di essere “reclamati”. Ho deciso di prestare un’attenzione speciale agli Amerindi, poiché questo spazio misterioso e poco conosciuto, riguardo cui molte leggende vengono raccontate, poiché è molto difficile trovare la verità a riguardo dentro la Russia.
Ecco alcune traduzioni di quello che solitamente accade nelle strade dei paesi di cui sappiamo poco a riguardo, come Honduras, Guatemala, Messico, ecc. - dove il governo e la gente sono composti principalmente da indiane e le loro mescolanze con i negri. Ed una piccola storia di questi paesi.
La visione del video sotto è altamente sconsigliata. Mostra una folla che lincia una bambina: prima la picchiano finché non è incosciente, così non può scappare, poi la bruciano lentamente viva. Dopo il massacro, non può alzarsi e camminare per via delle sue ferite alla testa, né può chiedere aiuto o in qualche modo fuggire, la folla la circonda per impedire a chiunque di salvarla o di farla fuggire o di spegnere il fuoco.
Secondo la spiegazione della folla, la ragazza faceva parte di una gang di adolescenti che ha ucciso il guidatore per divertimento o per derubarlo, il ché è molto normale nelle strade del Guatemala, quindi non vi sono sospetti. I bambini si uniscono alle gang a un’età molto giovane ed iniziano a commettere crimini d’omicidio in tutto il Sud America, e tale informazione non suscita lo scetticismo che dovrebbe suscitare.
La folla ha postato il video su youtube per intrattenimento e intimidazione. Le facce di tutti coloro coinvolti sono visibili e riconoscibili, l’omicidio viene filmato nel dettaglio dal momento in cui la bambina viene catturata, l’intera folla è nel frame, e non vi è nessuno che si nasconde, ovvero assolutamente nessuna paura di persecuzione dalla legge o da una corte internazionale.
Non avete bisogno di conoscere alcuna lingua per guardare il video, tutto è estremamente chiaro e visibile, e l’autenticità del video va oltre ogni dubbio, va avanti per 10 minuti mentre la bambina sanguinante brucia viva.
Vi è un episodio dello show televisivo molto popolare ucraino Testa o croce: Honduras. Paradiso e Inferno. Potete cercare quella frase ed ottenere immediatamente una lista di video gratuiti, ecco uno dei collegamenti: [Nota del traduttore: “Testa o croce” è la traduzione di “Oryol i Reshka”, il nome originale del progamma]
[aprite i sottotitoli in inglese]
qui al minuto 43 vi è un’intervista con uno degli assassini a pagamento “convertito a Cristo”, una professione comune nell’Honduras indiano. L’intera serie vi dà un’idea di quel paese. Non vedrete alcuna faccia bianca oltre a questi showman, la popolazione del Honduras è indiana, e potete vederlo nel video, anche senza una mescolanza negra. E loro vivono assolutamente con le stesse leggi dei loro antenati: usano droghe, sacrificano persone, e combattono costantemente tra loro e si uccidono a vicenda sulle rovine della Civiltà bianca.
L’antica città mostrata nella serie venne chiaramente costruita dagli antichi popoli bianchi, ciò è estremamente ovvio ad una persona più o meno educata, non solo perché sa che le statue dagli occhi blu vennero trovate lì. Ma anche i nostri simboli sono lì: serpenti, gargoyle, tutta la nostra alchimia europea tradizionale, che si trova nell’edificio eretto dai Templari, noto come Notre Dame de Paris.
La pietra a forma di cubo è il nostro antico simbolo dell’elemento terra, che i selvaggi utilizzano per i loro sacrifici umani, è così ovvio! Avete mai visto questi selvaggi costruire qualcosa da qualunque parte! Specialmente di pietra. Specialmente megaliti. Vivono ancora oggi nella capanne, nelle case più instabili e non funzionali. Come possono aver costruito strutture megalitiche!!!? Anche noi, con la nostra esperienza costruttrice, non possiamo costruire una cosa del genere – come potrebbero i criminali senza cervello, a cui noi insegnammo a costruire le loro patetiche capanne, riuscirci? Questa è una totale mancanza di pensiero logico nonché la più evidente chiusura degli occhi ai fatti!
Costruiamo torri, castelli ed alti edifici. Gli indiani, i neri, gli aborigeni australiani, ecc. non hanno costruito assolutamente nulla di simile, solo wigwam e case sull’albero. E loro ci considerano tali cretini da attribuire i megaliti a queste scimmie alla luce del giorno!?
[Nota del traduttore: “Wigwam” è una capanna a forma di cupola costruita un tempo da alcune tribù amerindie]
La conduttrice si siede all’indietro e guarda il calcio. Le due squadre sono la polizia e la gang di criminali. Vengono chiamati “ex” criminali perché “vanno in chiesa.” Un prete xiano la indottrina che la loro chiesa sta “combattendo” il crimine con l’indottrinamento xiano. Vogliono farle credere che la chiesa è qualcosa di spirituale, riportandola alla vita normale. Ma una conversazione con un tale “convertito” rivela che non solo non ha rinunciato al crimine, si gode molto il suo lavoro. La chiesa gli ha dato semplicemente la credenza che “Dio lo ama e lo perdona,” che rafforza ulteriormente il suo senso di impurità.
Non ricordano nemmeno il numero delle loro vittime, 129-130 – non può dirlo con esattezza. Secondo lui, non solo gli fa guadagnare un buon reddito, è divertente. È “un’attività per l’anima.” 129-130 vittime, è come il fuggitivo medio. La prossima volta vi darò un’intervista con un comandante fuggitivo. E poi il ragionamento è all’incirca lo stesso: è un avanzamento di carriera, un modo per guadagnarsi da vivere e un lavoro che porta la gioia, che riempie la vita di significato, così per dire.
Un’intervista con un comandante dell’isil
Un comandante di livello medio è stato catturato. Secondo lui, è riuscito ad uccidere circa 900 persone in una esecuzione di massa tradizionale e violentato più di 200 donne e circa 50 bambini sotto l’età di 16 anni nel corso della sua vita. Questo è un numero normale di crimini per la sua unità. In confronto, il maniaco più sanguinario nella storia russa e sovietica, Andrei Chikatilo, ha confessato circa 56 omicidi accompagnati da tortura e violenza sessuale, le cui vittime erano per la maggior parte bambini.
Il comandante dice che per lui la decisione di andare a lavorare per l’ISIL era una questione di guadagnarsi da vivere. Vi sono molte testimonianze che il salario lì è buono. Nonostante non venisse pagato specificatamente per la violenza sui bambini – ha attribuito ciò alla loro “attrattività sessuale estrema”.
Quello che nei paesi bianchi viene considerato l’eccezione assoluta nei secoli e nei millenni, un incidente isolato, nei paesi musulmani non bianchi continua a succedere su base giornaliera, e costituisce la maggioranza. Queste religioni che nei paesi predominantemente bianchi non vengono prese seriamente, e per le quali nessuno prova alcun interesse, per i paesi non bianchi sono religioni di stato, praticate in ogni famiglia.
E l’incomprensibile “attrazione sessuale dei bambini” per i paesi non bianchi non solo non è un’anormalità o una malattia in molti casi, non è considerata insolita o criminale. Ecco una tribù africana, che violenta bambini molto giovani:
(video sconsigliato, 18+, scene di abuso di bambini)
Questo libro è disponibile solo acquistandolo e non è stato tradotto in russo: Blood on the Ohio: Frontier Tales of Terror: Fritz Zimmerman. Descrive la tradizionale tortura bianca ed i massacri che inflissero ai “conquistatori” bianchi e su l’un l’altro prima che la cattiva civiltà bianca li mise al loro posto.
Tradurrò alcuni passaggi da un altro libro che ho trovato gratis, e dopo vi è un link per questi. Fate attenzione, è estremamente difficile da leggere.
A Place Under Heaven: Amerindian Torture and Cultural Violence in Colonial New France,
1609-1729
Adam Stueck
Marquette University
“Cosa accadde dopo la battaglia non è ben noto. Diretti all’accampamento per la notte, i Montagnai e gli Uroni iniziarono a molestare uno dei prigionieri, ricordandogli della crudeltà che gli Irochesi avevano commesso contro la sua gente. Fecero cantare al prigioniero quello che Champlain descrisse solo come “un canto troppo triste per essere ascoltato.” Mentre cantava, i Montagnai e gli Uroni cominciarono a bruciare vivo il prigioniero. Smisero solo di gettare acqua fredda sulla sua schiena per aggravare il dolore delle bruciature. Gli strapparono via le unghie delle dita, e tramite incisioni fatte nei suoi polsi, tirarono via l’intera lunghezza dei suoi tendini dai suoi avambracci. Bruciarono le punte dei suoi arti, incluse le sue dita ed il pene. Rimuovendo il suo scalpo, versarono del succo bollente nella sua testa.”
[Nota del traduttore: “Montagnai” è un nome che veniva usato dai coloni francesi per descrivere la tribù Innu]
“Nella loro forma più sottile, gli indiani incorporarono la cultura europea nei loro metodi di tortura usando attrezzi metallici riscaldati come strumenti di tortura. Negli esempi più drammatici, i nativi americani utilizzarono quello a cui l’antropologo Frederick Gleich si riferisce come ad una ironia estetica nella violenza culturale nativa americana. Una certa, ironia estetica nella violenza è che alcuni elementi di quel che porta una persona alle circostanze di tortura diventa parte della metodologia di violenza imposta su di loro. Gleich utilizzò questo per spiegare perché, quando gli Indiani Powhatan della Virginia catturarono il leader di una spedizione inglese mandata a rubare il loro cibo, lo scalpitarono vivo, poi lo uccisero, riempirono la sua bocca di pane, e lo lasciarono perché i virginiani lo trovassero. Il pane, che doveva tenerlo in vita, divenne parte della sua stessa morte. Il metodo comune di esecuzione utilizzato dagli indiani a New France era l’autocannibalismo forzato, mangiarsi da solo su costrizione, dove mangiare il cibo diventa la causa della propria morte. L’esempio più famoso di ironia estetica a New France fu il battesimo di Padre Giovanni de Brebeuf e Padre Gabriele Lalemant nell’acqua bollente. Il battesimo che cercarono di trasmettere agli Irochesi divenne un metodo di tortura per i preti stessi. L’uso di tale ironia estetica indica un obiettivo di violenza chiaro e deliberato ma sempre individualizzato.”
“Apparentemente, senza aver ancora compiuto l’atto, i Montagnai e gli Uroni strapparono via le interiora di un moicano morto e lo gettarono nel lago. Gli strapparono via il cuore, lo tagliarono in pezzi, e cercarono di farli mangiare agli altri prigionieri, alcuni dei quali erano parenti del defunto. Champlain descrisse come mettevano pezzi nelle loro bocche ma non li mangiavano. Sputarono anche i pezzi nel lago.”
“Lo storico Jose Antonio Brandao descrisse anche il ruolo dei bambini in alcune parti del suo libro del 1997, Your Fyre Should Burn No More, Iroquois Policy Toward New France and Its Allies Before 1701. Ha affermato che gli adulti incoraggiavano i bambini a partecipare nella tortura dei prigionieri e che, come parte di una cerimonia designata ad esorcizzare lo spirito della vittima di tortura, il sangue della vittima veniva strofinato sui corpi dei bambini.”
“I documenti francesi del diciassettesimo e del diciottesimo secolo contengono numerosi resoconti vividi e raccapriccianti delle pratiche cannibalesche degli Irochesi, Uroni, Algonchini, Montagnai, Ojibwa, Ottawa, Erie ed altri popoli. Questo cannibalismo prese molte forme. A volte i torturatori sembravano i corpi dei prigionieri che venivano torturati, preparati come parti del corpo separate, e mangiati ad una celebrazione. Gli individui potevano ricevere la testa o il cuore di un particolare prigioniero. Un gruppo di torturatori beveva anche occasionalmente il sangue della vittima. Il torturatore poteva anche tagliare un dito al prigioniero e mangiarselo, e la vittima avrebbe guardato. Se un gruppo di torturatori catturava un grosso gruppo di persone, potevano distribuirli alle varie comunità come doni che avrebbero torturato e mangiato. Vi sono anche esempi di indiani che costringono i prigionieri a mangiare la loro stessa carne. In altri momenti i prigionieri hanno visto i loro rapitori mangiare i caduti in battaglia o uccidere e cuocere gli altri prigionieri come cibo. Nel 1642 una donna algonchina raccontò ai francesi di come fecero gli irochesi. “Mi strappò il mio povero piccolo figlio dal seno. Ma ahimè! Se non avessi conosciuto la vostra simpatia per noi, avrei detto di più. Hanno preso i nostri bambini, li hanno messi sulle falci, li hanno portati al fuoco e li hanno arrostiti di fronte a noi.”
“Padre Le Mercier notò subito che le mani di Saunadanonkoua erano quasi marce nei polsi. Un pollice era stato schiacciato da una roccia, l’altro dito quasi amputato. Quando gli Uroni rimossero le foglie che servivano come bende, i Gesuiti notarono che “le mani erano mezze rovinate e completamente brulicanti di vermi, il che rendeva il tanfo quasi insopportabile.” Saunadanonkoua chiese ai Gesuiti di rimuovere i vermi perché avevano divorato le sue mani quasi fino al midollo e, a parole sue, citato da Le Mercier, le facevano sperimentare la sensazione di come se stesse toccando il fuoco.”
[Nota del traduttore: Ho rimosso parte del testo in mezzo perché è una ripetizione (per errore) di quanto vi è citato sopra]
“Quando Saunadanonkoua entrò nell’edificio, gli Uroni rimossero la sua veste pregiata di castoro. Gli legarono le mani e lo fecero cantare e danzare intorno all’edificio. Nessuno lo uccise fino a quel momento, ma venne annunciato che dopo la sua morte, che gli Uroni avrebbe tenuto una celebrazione in cui Ondessone avrebbe mangiato la sua testa e gli altri avrebbero mangiato il suo fegato e le sue braccia. Gli Uroni cominciarono ad arrostire i piedi di Saunadanonkoua con le torce mentre correva e danzava attorno all’edificio. Quando urlava di dolore, la folla faceva eco dei suoi lamenti. Quando cercò di fuggire e si fermò all’estremità dell’edificio, gli Uroni gli spaccarono le ossa nella sue mani, gli trafissero le orecchie coi bastoni, e gli strinsero i polsi così strettamente che distrusse ulteriormente le sue ossa. Quando Saunadanonkoua aveva bisogno di riposare, gli Uroni gli permisero di fare ciò, ma la costrinsero a sedersi su una pila di ceneri roventi e braci fumanti. Quando dichiarò che non poteva alzarsi dal cumulo di cenere, gli Uroni bruciarono il suo inguine e lui perse conoscenza.”
[Questa è la preparazione per l’esecuzione; Non tradurrò l’esecuzione stessa, poiché durò diversi giorni e la descrizione è troppo lunga. Il punto è che l’atto non consisteva, come l'Inquisizione, di bruciare vivi in una singola esecuzione. L’esecuzione indiana tradizionale per il fuoco richiedeva molti giorni. Cominciavano a bruciare questo indiano dai talloni e dai piedi, nutrendolo regolarmente così che non morisse, interrompendo ed iniziando una breve discussione con lui, poi bruciandolo ancora per diverse ore poi fermandosi e parlandogli ancora di vari argomenti, il tutto in presenza degli europei che annotarono ciò – e tradurrò per intero dal punto in cui decidono infine di bruciarlo a morte]
“Il giorno seguente gli Uroni portarono Saunadanokoua fuori e lo posizionarono su una piattaforma di circa sei piedi d’altezza. Tre o quattro Uroni salirono sulla piattaforma con lui, e quando il sole sorse, lo bruciarono immediatamente senza alcun riguardo nel preservare la sua vita. Misero bastoni ardenti nella sua bocca e nel suo ano. Gli bruciarono gli occhi e misero una collana di oggetti luminosi attorno al suo collo. Versarono dell’acqua nella sua gola, e quando videro che era immobile, gli tagliarono via prima il tallone, poi la mano, ed infine la testa, che gettarono alla folla. Poi la diedero ad Ondessone, che la mangiò. Gli altri Uroni divorarono gran parte dei resti di Saunadanonkoua ad una celebrazione quel giorno stesso.”
Nessun libro è dedito al ricercare ed al cercare di comprendere tutte queste terribili tradizioni indiane peculiari non solo ad una tribù ma all’intero continente. E devo ancora vederne uno tradotto in russo, o una qualsiasi informazione a riguardo nell’internet russo.
Indico ai russi che leggono tutto questo per la prima volta che il Signor Dugin, un rabbino ebraico di alto rango, è molto consapevole di tutto ciò, conosce l’inglese ed è abbastanza ricco da comprare tutti questi libri.
Si dice a volte che tutte queste atrocità sono manifestazioni di stoicismo, di eroismo, e che la piccola discussione col prigioniero su argomenti astratti tra le torture è necessaria per dimostrare il loro intelletto ininterrotto. La mia domanda è perché, con tale intelligenza ed eroismo, tutti questi artefatti come il Calendario maya della città di Tenochtitlan, che gli storici ebrei attribuiscono ai LORO antenati, non sono stati creati fino ad oggi? Se furono davvero i LORO antenati e non i NOSTRI antenati a costruire le piramidi, perché non ci insegnano a costruirle? Perché non le stanno ancora costruendo, e perché questi selvaggi non sono di alcuna utilità, stando semplicemente appesi al collo di noi nazioni meno “stoiche”?
Se le loro menti sono così illuminate, dove sono le loro civiltà? Perché furono facilmente conquistati, ed ora vivono alla nostra mercé? E con tutta questa grazia, non possono ricordarsi della costruzione, dell’igiene, della sanità, degli acquedotti, di QUALSIASI tecnologia dei loro misteriosi antenati? Perché la loro unica gioia è la tortura della loro stessa razza? Dove sono i cinema, le opere liriche, i balletti, le giostre, le piscine, le scuole, le università, le librerie? Con menti così illuminate. Dove sono i computer e le navi spaziali? Dove sono i satelliti?
Se tutti questi piscioslamici sono tali guerrieri valorosi e così volenterosi a morire, perché per secoli hanno DIMENTICATO cos’è il sesso tra adulti consenzienti? Perché è palese che la loro religione prescrive l’abuso sessuale su assolutamente chiunque dalle mogli ai prigionieri di guerra, perché è l’unico modo per loro di riprodursi.
Se i popoli bianchi possono solo comandare e governare, mentre tutti gli altri costruiscono Tenochtitlan, Palenque, Chichen Itza, ecc., perché folle di indiani, arabi, negri, ecc. vanno nei paesi bianchi per continuare la loro “esistenza da schiavi” lì? Perché non restano nei loro paradisi neri, rossi o giallo-nero-rossi in sono presidenti? Perché non hanno costruito alcuna Tenochtitlán o Palenque laggiù finora?
C’è qualcosa che Chikatilo o Jack lo Squartatore farebbero che i personaggi nei libri citati sopra non farebbero? Tortura, smembramento del corpo dopo la morte, rituali d’omicidio bizzarri, e tutto ciò che viene considerato estrema psicopatia in una società civilizzata – solo qui vi sono le “menti illuminate” ed il “valore guerriero” – e cosa non farebbero i loro discendenti, che sono semplicemente meticci geneticamente maniaci?
Vi è ancora un numero di governi (nel caso degli indiani, gli USA ed il Canada) che investono enormi quantità di denaro dei loro contribuenti nel mantenere questa…vera e propria criminalità vivente nei territori dei contribuenti, invece di eradicarla completamente. E la stessa politica viene seguita dai governi che investono folli quantità di denaro per immigrare questi elementi alle nazioni fonte di questo folle denaro. L’unico fatto che tutti questi crimini vengono commessi da un’altra razza è l’unica cosa che in qualche modo permette che i loro crimini non siano crimini, ma “una cultura diversa”, eradicandola come “genocidio razziale,” e condannandola come “intolleranza razziale”. Così, noi compromettiamo le leggi universali della giustizia per il bene del riconoscere crimini ordinari come “qualche altra cultura” per via del mero colore della pelle di quelli che lo commettono. Poi quella “cultura” acquisisce uno stato equo con il nostro, ovvero, al crimine viene dato uno stato equo col non crimine, e Dugin suggerisce che tra i due scegliamo il primo.
Riferimento:
A Place Under Heaven: Amerindian Torture and Cultural Violence in Colonial New France, by Adam Stueck
White Supremacy
Supremazia bianca
White Supremacy – White Death of islam
whitedeathofislam.deathofcommunism.com
Tradotto da:
Savagery, Barbarism and Civilization
Savagery, Barbarism and Civilization – White Death of islam
whitedeathofislam.deathofcommunism.com
Selvaggi, barbarismo e civiltà
Infatti, il rifiuto del razzismo deve passare attraverso una riabilitazione concreta di quello che viene chiamato stato di selvaggio.
Lo stesso il barbarismo.
Beh, il barbarismo, allora, acquisisce per la Russia e per la Cina e per l’America Latina semplicemente un significato fondamentale.
È necessario difendere e riabilitare questa cosiddetta comunità gialla, barbara, imperiale, tradizionale, religiosa: monarchia, totalitarismo, socialismo, tutto ciò che la civiltà bianca odia.
E poi dovete riabilitare tutto quello che la civiltà, prestate attenzione, gettò dalla nave della modernità nell’era della modernità.
È necessario difendere l’Asia, è necessario difendere il giallo. È necessario proteggere:
- L’America Latina con la sua esperienza unica.
- Il mondo islamico, il califfato islamico. Il califfato islamico è meraviglioso.
- Le società africane nere sono meravigliose.
- La civiltà cinese è la migliore.
- Il Mondo indiano è un modello.
- Il Giappone dei samurai è un esempio da seguire.
- Gli zar russi – non vi è nessuno di più umano e bello.
E l’intero argomento deve essere ristrutturato. Perché dobbiamo rifiutare il razzismo civile dell’Occidente e dell’eurocentrismo. Noi siamo il popolo dell’Asia, siamo il popolo dell’Eurasia, il popolo dell’India.
- Ideologo capo di Putin, Alexander Dugin.
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Loro conoscono il vecchio detto dei nostri padri: lo stato di selvaggio è nero, il barbarismo è giallo e la civiltà è bianca. Si riferiscono alle tre razze base che molti non sanno che esistono oggi, dato che i nostri libri di testo e le notizie vengono scritti incessantemente dai Dugin, dai Goldstein, ecc.
Questa merda viene ora chiamata “Nazionalismo russo”.
L’articolo va avanti concentrandosi su esempi di stato di selvaggio e barbarismo che hanno bisogno di essere “reclamati”. Ho deciso di prestare un’attenzione speciale agli Amerindi, poiché questo spazio misterioso e poco conosciuto, riguardo cui molte leggende vengono raccontate, poiché è molto difficile trovare la verità a riguardo dentro la Russia.
Ecco alcune traduzioni di quello che solitamente accade nelle strade dei paesi di cui sappiamo poco a riguardo, come Honduras, Guatemala, Messico, ecc. - dove il governo e la gente sono composti principalmente da indiane e le loro mescolanze con i negri. Ed una piccola storia di questi paesi.
La visione del video sotto è altamente sconsigliata. Mostra una folla che lincia una bambina: prima la picchiano finché non è incosciente, così non può scappare, poi la bruciano lentamente viva. Dopo il massacro, non può alzarsi e camminare per via delle sue ferite alla testa, né può chiedere aiuto o in qualche modo fuggire, la folla la circonda per impedire a chiunque di salvarla o di farla fuggire o di spegnere il fuoco.
Secondo la spiegazione della folla, la ragazza faceva parte di una gang di adolescenti che ha ucciso il guidatore per divertimento o per derubarlo, il ché è molto normale nelle strade del Guatemala, quindi non vi sono sospetti. I bambini si uniscono alle gang a un’età molto giovane ed iniziano a commettere crimini d’omicidio in tutto il Sud America, e tale informazione non suscita lo scetticismo che dovrebbe suscitare.
La folla ha postato il video su youtube per intrattenimento e intimidazione. Le facce di tutti coloro coinvolti sono visibili e riconoscibili, l’omicidio viene filmato nel dettaglio dal momento in cui la bambina viene catturata, l’intera folla è nel frame, e non vi è nessuno che si nasconde, ovvero assolutamente nessuna paura di persecuzione dalla legge o da una corte internazionale.
Non avete bisogno di conoscere alcuna lingua per guardare il video, tutto è estremamente chiaro e visibile, e l’autenticità del video va oltre ogni dubbio, va avanti per 10 minuti mentre la bambina sanguinante brucia viva.
Vi è un episodio dello show televisivo molto popolare ucraino Testa o croce: Honduras. Paradiso e Inferno. Potete cercare quella frase ed ottenere immediatamente una lista di video gratuiti, ecco uno dei collegamenti: [Nota del traduttore: “Testa o croce” è la traduzione di “Oryol i Reshka”, il nome originale del progamma]
qui al minuto 43 vi è un’intervista con uno degli assassini a pagamento “convertito a Cristo”, una professione comune nell’Honduras indiano. L’intera serie vi dà un’idea di quel paese. Non vedrete alcuna faccia bianca oltre a questi showman, la popolazione del Honduras è indiana, e potete vederlo nel video, anche senza una mescolanza negra. E loro vivono assolutamente con le stesse leggi dei loro antenati: usano droghe, sacrificano persone, e combattono costantemente tra loro e si uccidono a vicenda sulle rovine della Civiltà bianca.
L’antica città mostrata nella serie venne chiaramente costruita dagli antichi popoli bianchi, ciò è estremamente ovvio ad una persona più o meno educata, non solo perché sa che le statue dagli occhi blu vennero trovate lì. Ma anche i nostri simboli sono lì: serpenti, gargoyle, tutta la nostra alchimia europea tradizionale, che si trova nell’edificio eretto dai Templari, noto come Notre Dame de Paris.
La pietra a forma di cubo è il nostro antico simbolo dell’elemento terra, che i selvaggi utilizzano per i loro sacrifici umani, è così ovvio! Avete mai visto questi selvaggi costruire qualcosa da qualunque parte! Specialmente di pietra. Specialmente megaliti. Vivono ancora oggi nella capanne, nelle case più instabili e non funzionali. Come possono aver costruito strutture megalitiche!!!? Anche noi, con la nostra esperienza costruttrice, non possiamo costruire una cosa del genere – come potrebbero i criminali senza cervello, a cui noi insegnammo a costruire le loro patetiche capanne, riuscirci? Questa è una totale mancanza di pensiero logico nonché la più evidente chiusura degli occhi ai fatti!
Costruiamo torri, castelli ed alti edifici. Gli indiani, i neri, gli aborigeni australiani, ecc. non hanno costruito assolutamente nulla di simile, solo wigwam e case sull’albero. E loro ci considerano tali cretini da attribuire i megaliti a queste scimmie alla luce del giorno!?
[Nota del traduttore: “Wigwam” è una capanna a forma di cupola costruita un tempo da alcune tribù amerindie]
La conduttrice si siede all’indietro e guarda il calcio. Le due squadre sono la polizia e la gang di criminali. Vengono chiamati “ex” criminali perché “vanno in chiesa.” Un prete xiano la indottrina che la loro chiesa sta “combattendo” il crimine con l’indottrinamento xiano. Vogliono farle credere che la chiesa è qualcosa di spirituale, riportandola alla vita normale. Ma una conversazione con un tale “convertito” rivela che non solo non ha rinunciato al crimine, si gode molto il suo lavoro. La chiesa gli ha dato semplicemente la credenza che “Dio lo ama e lo perdona,” che rafforza ulteriormente il suo senso di impurità.
Non ricordano nemmeno il numero delle loro vittime, 129-130 – non può dirlo con esattezza. Secondo lui, non solo gli fa guadagnare un buon reddito, è divertente. È “un’attività per l’anima.” 129-130 vittime, è come il fuggitivo medio. La prossima volta vi darò un’intervista con un comandante fuggitivo. E poi il ragionamento è all’incirca lo stesso: è un avanzamento di carriera, un modo per guadagnarsi da vivere e un lavoro che porta la gioia, che riempie la vita di significato, così per dire.
Un’intervista con un comandante dell’isil
Un comandante di livello medio è stato catturato. Secondo lui, è riuscito ad uccidere circa 900 persone in una esecuzione di massa tradizionale e violentato più di 200 donne e circa 50 bambini sotto l’età di 16 anni nel corso della sua vita. Questo è un numero normale di crimini per la sua unità. In confronto, il maniaco più sanguinario nella storia russa e sovietica, Andrei Chikatilo, ha confessato circa 56 omicidi accompagnati da tortura e violenza sessuale, le cui vittime erano per la maggior parte bambini.
Il comandante dice che per lui la decisione di andare a lavorare per l’ISIL era una questione di guadagnarsi da vivere. Vi sono molte testimonianze che il salario lì è buono. Nonostante non venisse pagato specificatamente per la violenza sui bambini – ha attribuito ciò alla loro “attrattività sessuale estrema”.
Quello che nei paesi bianchi viene considerato l’eccezione assoluta nei secoli e nei millenni, un incidente isolato, nei paesi musulmani non bianchi continua a succedere su base giornaliera, e costituisce la maggioranza. Queste religioni che nei paesi predominantemente bianchi non vengono prese seriamente, e per le quali nessuno prova alcun interesse, per i paesi non bianchi sono religioni di stato, praticate in ogni famiglia.
E l’incomprensibile “attrazione sessuale dei bambini” per i paesi non bianchi non solo non è un’anormalità o una malattia in molti casi, non è considerata insolita o criminale. Ecco una tribù africana, che violenta bambini molto giovani:
(video sconsigliato, 18+, scene di abuso di bambini)
African Culture for Everyone: Niggers Live and Raw | lithobolos.net
This is the real negro, in its natural habitat. As Western society and Christian civilization continue to break down in Europe and America, the blacks on those continents will ultimately revert back to their true and natural selves, and whatever Whites are left will indeed experience the niggers...
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Questo libro è disponibile solo acquistandolo e non è stato tradotto in russo: Blood on the Ohio: Frontier Tales of Terror: Fritz Zimmerman. Descrive la tradizionale tortura bianca ed i massacri che inflissero ai “conquistatori” bianchi e su l’un l’altro prima che la cattiva civiltà bianca li mise al loro posto.
Tradurrò alcuni passaggi da un altro libro che ho trovato gratis, e dopo vi è un link per questi. Fate attenzione, è estremamente difficile da leggere.
A Place Under Heaven: Amerindian Torture and Cultural Violence in Colonial New France,
1609-1729
Adam Stueck
Marquette University
“Cosa accadde dopo la battaglia non è ben noto. Diretti all’accampamento per la notte, i Montagnai e gli Uroni iniziarono a molestare uno dei prigionieri, ricordandogli della crudeltà che gli Irochesi avevano commesso contro la sua gente. Fecero cantare al prigioniero quello che Champlain descrisse solo come “un canto troppo triste per essere ascoltato.” Mentre cantava, i Montagnai e gli Uroni cominciarono a bruciare vivo il prigioniero. Smisero solo di gettare acqua fredda sulla sua schiena per aggravare il dolore delle bruciature. Gli strapparono via le unghie delle dita, e tramite incisioni fatte nei suoi polsi, tirarono via l’intera lunghezza dei suoi tendini dai suoi avambracci. Bruciarono le punte dei suoi arti, incluse le sue dita ed il pene. Rimuovendo il suo scalpo, versarono del succo bollente nella sua testa.”
[Nota del traduttore: “Montagnai” è un nome che veniva usato dai coloni francesi per descrivere la tribù Innu]
“Nella loro forma più sottile, gli indiani incorporarono la cultura europea nei loro metodi di tortura usando attrezzi metallici riscaldati come strumenti di tortura. Negli esempi più drammatici, i nativi americani utilizzarono quello a cui l’antropologo Frederick Gleich si riferisce come ad una ironia estetica nella violenza culturale nativa americana. Una certa, ironia estetica nella violenza è che alcuni elementi di quel che porta una persona alle circostanze di tortura diventa parte della metodologia di violenza imposta su di loro. Gleich utilizzò questo per spiegare perché, quando gli Indiani Powhatan della Virginia catturarono il leader di una spedizione inglese mandata a rubare il loro cibo, lo scalpitarono vivo, poi lo uccisero, riempirono la sua bocca di pane, e lo lasciarono perché i virginiani lo trovassero. Il pane, che doveva tenerlo in vita, divenne parte della sua stessa morte. Il metodo comune di esecuzione utilizzato dagli indiani a New France era l’autocannibalismo forzato, mangiarsi da solo su costrizione, dove mangiare il cibo diventa la causa della propria morte. L’esempio più famoso di ironia estetica a New France fu il battesimo di Padre Giovanni de Brebeuf e Padre Gabriele Lalemant nell’acqua bollente. Il battesimo che cercarono di trasmettere agli Irochesi divenne un metodo di tortura per i preti stessi. L’uso di tale ironia estetica indica un obiettivo di violenza chiaro e deliberato ma sempre individualizzato.”
“Apparentemente, senza aver ancora compiuto l’atto, i Montagnai e gli Uroni strapparono via le interiora di un moicano morto e lo gettarono nel lago. Gli strapparono via il cuore, lo tagliarono in pezzi, e cercarono di farli mangiare agli altri prigionieri, alcuni dei quali erano parenti del defunto. Champlain descrisse come mettevano pezzi nelle loro bocche ma non li mangiavano. Sputarono anche i pezzi nel lago.”
“Lo storico Jose Antonio Brandao descrisse anche il ruolo dei bambini in alcune parti del suo libro del 1997, Your Fyre Should Burn No More, Iroquois Policy Toward New France and Its Allies Before 1701. Ha affermato che gli adulti incoraggiavano i bambini a partecipare nella tortura dei prigionieri e che, come parte di una cerimonia designata ad esorcizzare lo spirito della vittima di tortura, il sangue della vittima veniva strofinato sui corpi dei bambini.”
“I documenti francesi del diciassettesimo e del diciottesimo secolo contengono numerosi resoconti vividi e raccapriccianti delle pratiche cannibalesche degli Irochesi, Uroni, Algonchini, Montagnai, Ojibwa, Ottawa, Erie ed altri popoli. Questo cannibalismo prese molte forme. A volte i torturatori sembravano i corpi dei prigionieri che venivano torturati, preparati come parti del corpo separate, e mangiati ad una celebrazione. Gli individui potevano ricevere la testa o il cuore di un particolare prigioniero. Un gruppo di torturatori beveva anche occasionalmente il sangue della vittima. Il torturatore poteva anche tagliare un dito al prigioniero e mangiarselo, e la vittima avrebbe guardato. Se un gruppo di torturatori catturava un grosso gruppo di persone, potevano distribuirli alle varie comunità come doni che avrebbero torturato e mangiato. Vi sono anche esempi di indiani che costringono i prigionieri a mangiare la loro stessa carne. In altri momenti i prigionieri hanno visto i loro rapitori mangiare i caduti in battaglia o uccidere e cuocere gli altri prigionieri come cibo. Nel 1642 una donna algonchina raccontò ai francesi di come fecero gli irochesi. “Mi strappò il mio povero piccolo figlio dal seno. Ma ahimè! Se non avessi conosciuto la vostra simpatia per noi, avrei detto di più. Hanno preso i nostri bambini, li hanno messi sulle falci, li hanno portati al fuoco e li hanno arrostiti di fronte a noi.”
“Padre Le Mercier notò subito che le mani di Saunadanonkoua erano quasi marce nei polsi. Un pollice era stato schiacciato da una roccia, l’altro dito quasi amputato. Quando gli Uroni rimossero le foglie che servivano come bende, i Gesuiti notarono che “le mani erano mezze rovinate e completamente brulicanti di vermi, il che rendeva il tanfo quasi insopportabile.” Saunadanonkoua chiese ai Gesuiti di rimuovere i vermi perché avevano divorato le sue mani quasi fino al midollo e, a parole sue, citato da Le Mercier, le facevano sperimentare la sensazione di come se stesse toccando il fuoco.”
[Nota del traduttore: Ho rimosso parte del testo in mezzo perché è una ripetizione (per errore) di quanto vi è citato sopra]
“Quando Saunadanonkoua entrò nell’edificio, gli Uroni rimossero la sua veste pregiata di castoro. Gli legarono le mani e lo fecero cantare e danzare intorno all’edificio. Nessuno lo uccise fino a quel momento, ma venne annunciato che dopo la sua morte, che gli Uroni avrebbe tenuto una celebrazione in cui Ondessone avrebbe mangiato la sua testa e gli altri avrebbero mangiato il suo fegato e le sue braccia. Gli Uroni cominciarono ad arrostire i piedi di Saunadanonkoua con le torce mentre correva e danzava attorno all’edificio. Quando urlava di dolore, la folla faceva eco dei suoi lamenti. Quando cercò di fuggire e si fermò all’estremità dell’edificio, gli Uroni gli spaccarono le ossa nella sue mani, gli trafissero le orecchie coi bastoni, e gli strinsero i polsi così strettamente che distrusse ulteriormente le sue ossa. Quando Saunadanonkoua aveva bisogno di riposare, gli Uroni gli permisero di fare ciò, ma la costrinsero a sedersi su una pila di ceneri roventi e braci fumanti. Quando dichiarò che non poteva alzarsi dal cumulo di cenere, gli Uroni bruciarono il suo inguine e lui perse conoscenza.”
[Questa è la preparazione per l’esecuzione; Non tradurrò l’esecuzione stessa, poiché durò diversi giorni e la descrizione è troppo lunga. Il punto è che l’atto non consisteva, come l'Inquisizione, di bruciare vivi in una singola esecuzione. L’esecuzione indiana tradizionale per il fuoco richiedeva molti giorni. Cominciavano a bruciare questo indiano dai talloni e dai piedi, nutrendolo regolarmente così che non morisse, interrompendo ed iniziando una breve discussione con lui, poi bruciandolo ancora per diverse ore poi fermandosi e parlandogli ancora di vari argomenti, il tutto in presenza degli europei che annotarono ciò – e tradurrò per intero dal punto in cui decidono infine di bruciarlo a morte]
“Il giorno seguente gli Uroni portarono Saunadanokoua fuori e lo posizionarono su una piattaforma di circa sei piedi d’altezza. Tre o quattro Uroni salirono sulla piattaforma con lui, e quando il sole sorse, lo bruciarono immediatamente senza alcun riguardo nel preservare la sua vita. Misero bastoni ardenti nella sua bocca e nel suo ano. Gli bruciarono gli occhi e misero una collana di oggetti luminosi attorno al suo collo. Versarono dell’acqua nella sua gola, e quando videro che era immobile, gli tagliarono via prima il tallone, poi la mano, ed infine la testa, che gettarono alla folla. Poi la diedero ad Ondessone, che la mangiò. Gli altri Uroni divorarono gran parte dei resti di Saunadanonkoua ad una celebrazione quel giorno stesso.”
Nessun libro è dedito al ricercare ed al cercare di comprendere tutte queste terribili tradizioni indiane peculiari non solo ad una tribù ma all’intero continente. E devo ancora vederne uno tradotto in russo, o una qualsiasi informazione a riguardo nell’internet russo.
Indico ai russi che leggono tutto questo per la prima volta che il Signor Dugin, un rabbino ebraico di alto rango, è molto consapevole di tutto ciò, conosce l’inglese ed è abbastanza ricco da comprare tutti questi libri.
Si dice a volte che tutte queste atrocità sono manifestazioni di stoicismo, di eroismo, e che la piccola discussione col prigioniero su argomenti astratti tra le torture è necessaria per dimostrare il loro intelletto ininterrotto. La mia domanda è perché, con tale intelligenza ed eroismo, tutti questi artefatti come il Calendario maya della città di Tenochtitlan, che gli storici ebrei attribuiscono ai LORO antenati, non sono stati creati fino ad oggi? Se furono davvero i LORO antenati e non i NOSTRI antenati a costruire le piramidi, perché non ci insegnano a costruirle? Perché non le stanno ancora costruendo, e perché questi selvaggi non sono di alcuna utilità, stando semplicemente appesi al collo di noi nazioni meno “stoiche”?
Se le loro menti sono così illuminate, dove sono le loro civiltà? Perché furono facilmente conquistati, ed ora vivono alla nostra mercé? E con tutta questa grazia, non possono ricordarsi della costruzione, dell’igiene, della sanità, degli acquedotti, di QUALSIASI tecnologia dei loro misteriosi antenati? Perché la loro unica gioia è la tortura della loro stessa razza? Dove sono i cinema, le opere liriche, i balletti, le giostre, le piscine, le scuole, le università, le librerie? Con menti così illuminate. Dove sono i computer e le navi spaziali? Dove sono i satelliti?
Se tutti questi piscioslamici sono tali guerrieri valorosi e così volenterosi a morire, perché per secoli hanno DIMENTICATO cos’è il sesso tra adulti consenzienti? Perché è palese che la loro religione prescrive l’abuso sessuale su assolutamente chiunque dalle mogli ai prigionieri di guerra, perché è l’unico modo per loro di riprodursi.
Se i popoli bianchi possono solo comandare e governare, mentre tutti gli altri costruiscono Tenochtitlan, Palenque, Chichen Itza, ecc., perché folle di indiani, arabi, negri, ecc. vanno nei paesi bianchi per continuare la loro “esistenza da schiavi” lì? Perché non restano nei loro paradisi neri, rossi o giallo-nero-rossi in sono presidenti? Perché non hanno costruito alcuna Tenochtitlán o Palenque laggiù finora?
C’è qualcosa che Chikatilo o Jack lo Squartatore farebbero che i personaggi nei libri citati sopra non farebbero? Tortura, smembramento del corpo dopo la morte, rituali d’omicidio bizzarri, e tutto ciò che viene considerato estrema psicopatia in una società civilizzata – solo qui vi sono le “menti illuminate” ed il “valore guerriero” – e cosa non farebbero i loro discendenti, che sono semplicemente meticci geneticamente maniaci?
Vi è ancora un numero di governi (nel caso degli indiani, gli USA ed il Canada) che investono enormi quantità di denaro dei loro contribuenti nel mantenere questa…vera e propria criminalità vivente nei territori dei contribuenti, invece di eradicarla completamente. E la stessa politica viene seguita dai governi che investono folli quantità di denaro per immigrare questi elementi alle nazioni fonte di questo folle denaro. L’unico fatto che tutti questi crimini vengono commessi da un’altra razza è l’unica cosa che in qualche modo permette che i loro crimini non siano crimini, ma “una cultura diversa”, eradicandola come “genocidio razziale,” e condannandola come “intolleranza razziale”. Così, noi compromettiamo le leggi universali della giustizia per il bene del riconoscere crimini ordinari come “qualche altra cultura” per via del mero colore della pelle di quelli che lo commettono. Poi quella “cultura” acquisisce uno stato equo con il nostro, ovvero, al crimine viene dato uno stato equo col non crimine, e Dugin suggerisce che tra i due scegliamo il primo.
Riferimento:
A Place Under Heaven: Amerindian Torture and Cultural Violence in Colonial New France, by Adam Stueck