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[Trad] Non mendicanti, ma esseri creativi

Anemos Aiteros

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Jun 12, 2024
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No Beggars, But Creative Beings​




Se si presta attenzione alle vittime che il nemico genera tra la gente, queste persone implorano, supplicano e diventano dei gusci senza anima. Li maledicono e rimangono chiusi nella loro anima, incapaci di progredire, evolversi o anche solo sperare nel futuro.

Mi rendo conto che ci sono delle difficoltà nella vita e io ho avuto quanto di più difficile si possa immaginare. Tuttavia, con gli Dèi, mi sono liberato di tutte le mentalità di vittimismo, di elemosina ed affini; quando gli Dèi sbloccano il vostro potenziale, il bisogno di scuse si esaurisce. Dovete riconoscere che avete un'anima, un valore ed un'importanza e che chiedere l'elemosina a braccia aperte non è la strada degli Zevist.

Attraverso questo processo si deve scoprire la propria creatività interiore, il proprio orgoglio ed il proprio sviluppo. Ci sono episodi in cui le persone chiedono che le cose che gli altri faticano e danno per ricevere, vengano date loro per “misericordia” ed “incapacità”.

Dico a tutti coloro che faticano, si impegnano e creano, di tenere le mani chiuse verso queste persone, non per cattiveria, ma per amore severo. L'amore severo è il modo in cui trattate i vostri figli. Insegnare ai propri figli a essere dipendenti e mendicanti senza speranza non significa salvaguardare il loro futuro. Dire loro che non possono raggiungere la vita e le sue necessità è un maledetto errore e peccato.

Rifiutate coloro che chiedono e sollecitano insensatamente ed inutilmente, che implorano e che sembrano sempre ridurre voi e se stessi. Dobbiamo tendere verso l'alto.

Come Padre di questa comunità e del suo amato popolo, ho il dovere di dare istruzioni adeguate. Gli esseri creativi che promuoveranno i nostri sforzi promuoveranno anche se stessi, e noi insieme dobbiamo insegnare a coloro che sono sulla strada sbagliata come entrare nel sentiero dell'Amore Divino e della sua approvazione , e nel sentiero del rispetto sia agli occhi degli Dèi sia nella superbia di se stessi. Questo non può avvenire creando individui incapaci che fuggono quando il lavoro, la crescita e la responsabilità si manifestano.

Se si fa così, si istruiscono queste persone a fallire e si preferisce odiarle e non amarle veramente. Se si dice: “Rinuncia al tuo potenziale e tieni una mano aperta per ricevere”, si dice essenzialmente anche ad un altro che non è in grado di farlo e che il suo compito è quello di un mendicante.

Il nemico ha capitalizzato la “pietà”. Ma cosa c'è dietro questa pietà? La convinzione che le persone debbano rimanere eternamente indigenti, deboli, malate, inconsapevoli e sempre dipendenti dall'identità di una schiavitù. Pertanto, non mostrano alcuna pietà. Quello che mostrano è solo il potere di disabilitare gli altri e di trasformarli in nulla. Le persone appassiscono e muoiono mentre ricevono “ pietà”, una pietà che è ingannevole e fuori luogo, e che non dà loro nulla.

Sono lasciati impotenti e non creano, non lavorano e non progrediscono mai, e l'infelicità si perpetua a livello sociale, fino a quando tutti affondano e le persone rimangono senza sogni, senza obiettivi e scopi, senza nemmeno uno stimolo alla vita oppure all'esistenza. Il nemico non vuole che nessun uomo o donna sia mai felice, né che superi i suoi problemi. Vuole che le persone siano schiave, che si dispiacciano per se stesse, che si appassiscano costantemente e che si trovino in uno stato simile a quello di uno zombie, senza alcuna speranza.

Sfruttano questo stato di cose e si nutrono delle loro misere condizioni, lasciando le persone senza speranza. È un comportamento del tutto spietato.

Indipendentemente da ciò che la vita ci propone, non dobbiamo mai applicare o approvare questa identità. È falsa e ci porterà a una grande depressione. Non dobbiamo permettere che questa depressione prenda il nostro popolo o noi stessi. E se dovesse manifestarsi, dobbiamo sapere come affrontarla: Rimanendo allineati con i veri insegnamenti degli Dèi, che ci spingono ad avanzare ed a non cadere vittime della stagnazione.

La pietà deve essere sincera, ben riposta e con un solo incentivo in mente: Che la persona cresca e non abbia più bisogno di pietà, tanto meno di nutrirsi di essa. Ci si deve nutrire dello sviluppo e della ricerca dell'evoluzione, che è il sole eterno dell'esistenza. È così che alla fine cresceranno le ali. Non fingendo impotenza e chiedendo sempre “ pietà”.

La pietà va data agli uomini e alle donne che hanno difficoltà e cadono, ma queste persone devono essere per definizione sulla via della risalita. Arriverà il momento in cui uno sprofonderà; è qui che entriamo in gioco noi con la pietà, per aiutarlo a continuare, non per disabilitarlo e insegnargli che le ricompense dell'esistenza sono solo per coloro che implorano e supplicano inutilmente. Questo non è il percorso del Creatore, della Musa o di un futuro Dio.

Anche gli Dèi mi hanno visto personalmente sul fondo, e quando imploravo non mi hanno mai aiutato. Mi hanno aiutato con la Saggezza, sostenendomi emotivamente e guidandomi. Naturalmente, questo si è scontrato con la mia mentalità precedente, quando mi sono unito al Vero Sentiero degli Dèi, che aveva l'input sbagliato di “supplicare = risultati”. Non ne arrivò nessuno. Il primo contatto con la realtà è stato su di me e ho capito come opera il lato che ama e si preoccupa veramente: dando VERITA' e POTERE. Poi sono cambiato e mi sono lasciato alle spalle queste atrocità della mente.

Dopo aver fatto il cambio mentale consapevole di “Come posso aiutare me stesso? Come posso diventare una versione migliore di me stesso? Come posso aiutare gli altri ed essere aiutato a mia volta? Come posso crescere?” Queste sono le domande che hanno cambiato la mia vita. Questo è il mio insegnamento al mio popolo e questo è il Sentiero degli Dèi.

Ed allora, fui salvato.


L'Occultista e Zevista, non ha paura delle limitazioni, non si appella e si lamenta come uno sciocco. Questa non è la casa del parassita. Poiché tutti gli esseri umani hanno questa tendenza infantile, ciò che non capiscono è che se uno si comporta come un servo e uno schiavo, rimarrà sempre a questo livello e fuggirà dalla padronanza.

Datori, creatori ed esseri in evoluzione è ciò che dovreste cercare di essere. È qui che risiedono la vostra soddisfazione e la vostra grandezza. Non siete stati portati sulla terra oppure in questo luogo per diventare un altro mendicante. Non importa cosa ci si presenti davanti o quanto sia difficile, noi siamo le persone che terranno la testa alta, in lealtà verso se stessi e verso gli Dèi. Manterremo i nostri giuramenti, sosterremo il nostro amore per loro e con coraggio ci imbarcheremo per evolvere.

Nessun uomo vuole essere un parassita oppure uno schiavo. Tuttavia, esistono in noi questi elementi, che nascono dalla madre di tutti i mali, che si chiama Pigrizia. Si vuole la salvezza, la soluzione per non lavorare, per dare e non prendere; eppure questo affligge l'intero pianeta, le altre persone, e danneggia l'individuo che lo fa.

Non si può aiutare il fratello, la famiglia o gli amici riducendo le loro capacità. Più si cede alla misericordia mal riposta, più si favorisce la debolezza e l'incapacità delle altre persone. Si soffocano i loro sogni e si dice loro che si vive aprendo la mano ed essendo schiavi, non essendo uomini liberi. Si mente. Dietro queste menzogne, c'è la motivazione egoistica di aiutare chi chiede aiuto e non dà nulla, ed i sentimenti di potere di chi dà si ripercuotono su chi riceve, rendendolo ulteriormente inutile e incapace.

Ora sta avvenendo un passaggio completo da questo percorso alla decadenza, e sarà un bene per tutti i soggetti coinvolti. Vedrete e sperimenterete cosa significa essere un creatore, un essere di sogni e qualcuno che ha fiducia in se stesso e dice: “Posso farcela - troverò un modo”. Non c'è altro insegnamento al mondo che vi farà evolvere più di questo. È la fonte di ricezione dell'amore da parte degli Dèi, e questo amore si espanderà e fluirà sulla Comunità e sulle creazioni degli Dèi, e questo amore svilupperà tutti, non solo coloro che lo danno, ma anche tutti coloro che lo ricevono, che a loro volta lo restituiranno.

Noi Zevisti dobbiamo amarci dimostrando che possiamo creare noi stessi e gli altri, mettendo al primo posto l'amore per se stessi e lo sviluppo comunitario. Questi due elementi si combinano nella spirale della creazione e anche gli altri devono imparare questa spirale, che ci porterà tutti collettivamente e individualmente al nostro più alto potenziale, come ordinato dagli Dèi Eterni.

Allora, non solo saremo amati ed avremo successo, ma saremo anche finalmente LIBERI!

-Alto Sacerdote Hooded Cobra 666
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Shaitan

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