Anemos Aiteros
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The Myth Of Prometheus - Explained
The Myth Of Prometheus - Explained
Let's explain this Myth about Prometheus. Myth = Symbolism and coded divine information, and never literal events that transpired physically. Myths exist to illustrate ultimate realities and what the Initiate is supposed to do to enlighten themselves in the context of their spiritual processes...
Spieghiamo questo Mito su Prometeo. Mito = Simbolismo e informazioni divine codificate, e mai eventi letterali che si sono verificati fisicamente. I miti esistono per illustrare le realtà ultime e ciò che l'Iniziato deve fare per illuminarsi nel contesto del suo processo spirituale.
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Il mito di Prometeo
Prima che gli esseri umani camminassero sulla terra, due fratelli Titani, Prometeo ed Epimeteo, svolsero un ruolo cruciale nel plasmare il mondo. I loro nomi riflettevano la loro natura - Prometeo, che significa “Previsione”, era saggio e lungimirante, mentre Epimeteo, che significa “Ripensamento”, agiva impulsivamente, considerando le conseguenze delle sue azioni solo dopo che queste si erano già verificate. Si tratta di poteri simbolici della mente umana.
CODICE QUI: Prometeo, in Greco Antico, dice questo:
“ΠΡΟΜΗΘΕΥΣ” - il Pro qui significa ‘Pre-pensatore’ - colui che pensa prima che gli eventi si manifestino, livello logico di coscienza.
“ΕΠΙΜΗΘΕΥΣ” - l'Epi qui significa ‘Post-pensatore ’ - colui che pensa DOPO che gli eventi sono accaduti o le azioni sono state compiute, livello di coscienza animale, quando è troppo tardi.
La creazione dell'Uomo e di doni delle creature
Dopo la grande guerra tra i Titani e gli dèi dell'Olimpo, Zeus, il nuovo sovrano del Monte Olimpo, assegnò a Prometeo ed Epimeteo il compito di distribuire capacità a tutte le creature viventi.
Epimeteo si assunse con entusiasmo la responsabilità, dando forza ai leoni, velocità ai cervi, ali agli uccelli e squame ai pesci, assicurando che ogni creatura avesse un modo per sopravvivere. Ma nella sua eccitazione, consumò stupidamente tutti i doni prima di raggiungere gli esseri umani, lasciandoli deboli, nudi ed indifesi.
Vedendo questo errore, Prometeo ebbe pietà dell'umanità. Deciso ad aiutarli a prosperare, escogitò un piano audace che avrebbe sfidato la volontà di Zeus.
CODICE QUI: Epimeteo rappresenta essenzialmente le forze “cieche” della natura, quelle che non hanno ragione. In questo contesto, si spiega il ciclo della VITA NATURALE; l'aspetto minore della natura, dove i poteri sono distribuiti alla cieca o l'aspetto non logico dell'esistenza. Zeus governa sia le “forze naturali cieche” sia il regno del puro intelletto (Prometeo).
Il furto del fuoco da parte di Prometeo
Prometeo sapeva che il fuoco, l'elemento divino, era la chiave della sopravvivenza. Esso forniva calore, protezione e la capacità di creare utensili, ma Zeus aveva proibito ai mortali di averlo, temendo che diventassero troppo potenti.
Imperterrito, Prometeo salì sul Monte Olimpo sotto la copertura della notte. Si insinuò nella fucina di Efesto, il dio del fuoco e dell'artigianato, e rubò dalle fiamme sacre un tizzone incandescente. Nascondendolo in un gambo di finocchio cavo, lo portò sulla Terra e lo donò all'umanità.
Con il fuoco, gli esseri umani fiorirono. Costruirono case, cucinarono cibo, forgiarono armi, ed iniziarono a sfidare il dominio degli dèi con la loro ingegnosità.
CODICE QUI: A causa dei suddetti squilibri che si verificano quando la natura elargisce le cose alla cieca, Prometeo procede anche con un altro squilibrio, dando all'umanità la conoscenza prima che fosse pronta (simboleggiata dal Fuoco) per compensare questo errore. Naturalmente, gli Dèi, essendo onniscienti, sanno che sta per farlo e che lo ha fatto. Il Monte Olimpo è una nozione figurativa del 3° occhio e della Mente dell'Anima: quando si risveglia, dà accesso alla Mente di Zeus ed alla Conoscenza degli Dèi. Tuttavia, quando l'umanità è al livello animale di Epimeteo, questo potere può essere catastrofico se gestito in modo improprio.
Allo stesso modo in cui la mente “salta alle conclusioni”, vuole una “divinità accelerata”, pensa di “meritare tutto automaticamente” e così via, l'IMMAGINAZIONE ed i PROCESSI DI PENSIERO ECCESSIVI possono negare le regole della vita fondamentale e naturale, portando al disastro. Il codice di lavoro qui è “Furto”. Il Furto è l'acquisizione ingiustificata ed immeritata di qualcosa che appartiene a qualcun altro. In questo caso, Prometeo ruba perché gli esseri umani non sono “ancora pronti” per raggiungere questo livello di coscienza, ma viene dato comunque. Inoltre, Prometeo non agisce in base ad un giudizio olistico, ma solo per pietà nei confronti dell'umanità. Prova pietà, ma non prende in considerazione il processo evolutivo che deve avvenire, il che renderebbe il “furto” irrilevante.
L'ira di Zeus e la punizione di Prometeo - La liberazione di Prometeo da parte di Ercole
Quando Zeus vide gli esseri umani dominare il fuoco e crescere in potenza, si infuriò. Come punizione, escogitò un destino terribile per Prometeo. Il potente Dio ordinò ai suoi servi di catturare il Titano e di incatenarlo a una roccia desolata nelle Montagne del Caucaso. Lì, ogni giorno, un'enorme aquila - il volatile sacro di Zeus - scendeva su di lui e gli divorava il fegato. Essendo immortale, Prometeo non poteva morire ed il suo fegato sarebbe ricresciuto durante la notte, sottoponendolo ad un tormento eterno.
Prometeo sopportò questa agonia per innumerevoli secoli, senza mai rimpiangere il suo dono all'umanità. Alla fine, la sua sofferenza ebbe fine quando il grande eroe Eracle (Ercole), durante una delle sue leggendarie fatiche, uccise l'aquila e liberò Prometeo, ottenendo la riluttante approvazione di Zeus.
CODIFICA QUI: Come potete vedere, Prometeo non ha fatto alcun processo di riflessione o giudizio nel distribuire il fuoco agli esseri umani [cioè, violando le leggi divine]. In questo caso, quando il 3° occhio si risveglia in modo improprio, possono verificarsi pazzia e problemi mentali dovuti alla mancanza di prontezza. In ogni caso, Ercole, inviato in seguito da Era ed Atena [la figlia di Zeus], è simboleggiato come l'eroe che ha il potere di rendersi veramente pronto a incarnare questa conoscenza. Ercole “Libera Prometeo” oppure il Potere del Terzo Occhio dall'aspetto illogico della sua mera esistenza senza motivo, ed a “Prometeo” viene concessa la libertà che poi, naturalmente, “Zeus accetta”.
La creazione di Pandora e la rovina dell'Umanità
Zeus, tuttavia, non aveva ancora finito di vendicarsi. Per punire l'umanità per aver ricevuto il fuoco, ordinò ad Efesto di creare la prima donna, Pandora, il cui nome significa “Tutta Dotata”. Le furono donati bellezza, fascino e curiosità, ma anche un vaso sigillato (spesso chiamato “Vaso di Pandora”), contenente tutti i mali del mondo.
Pandora fu inviata ad Epimeteo che, nonostante gli avvertimenti di Prometeo di non accettare mai doni da Zeus, fu affascinato dalla sua bellezza e la prese in moglie. Alla fine, la curiosità di Pandora ebbe la meglio su di lei ed aprì il vaso, scatenando nel mondo malattie, dolore, avidità, guerra e morte. Solo la speranza rimase all'interno, fornendo all'umanità la forza di sopportare la sofferenza.
CODICE QUI: Ora, la conoscenza spirituale e tutte queste capacità degli Dèi, se gestite in modo scorretto, possono ovviamente creare l'evoluzione finale per le persone o la dannazione. Un parallelo comune è anche l'uso dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie correlate. Questi poteri supremi, se usati in modo improprio, possono elevare l'anima a livelli altissimi o farla sprofondare a livelli inferiori.
Pandora = ΠΑΝΔΩΡΑ (tradotto: colei che accetta tutto senza filtri - “accetta tutti i doni” cioè senza giudicare) avvertita da Prometeo di usare essenzialmente la conoscenza e il potere con saggezza, poiché i poteri di Zeus sono troppo vasti e troppo supremi. Lei non lo prende sul serio e va avanti ed apre la scatola, senza pensare o per curiosità. Lo stesso processo in cui si sono cimentati, in sostanza, Prometeo ed Epimeteo. Punto di attenzione: Non avere un'intelligenza “completa”, che è il compito che il Mito cerca di spiegare.
La combinazione di due personalità deve esistere per gestire il Potere degli Dèi: Potere Erculeo, lavoro, persistenza e coraggio. Le buone intenzioni ed il giudizio di Prometeo. Senza di essi, non si può attingere, controllare o dominare i poteri degli Dèi. Non bisogna essere come Pandora (accettare tutto senza giudicare o lasciare che la curiosità prenda il sopravvento sulla pazienza e sulle essenze di Ercole e Prometeo). Le leggi universali dell'Ordine Cosmico (Zeus) e la spiritualità sono inalienabili ed attraverso l'interazione dei Miti, gli Dèi vi insegnano tutte queste cose per poter finalmente ascendere.
L'eredità di Prometeo
Prometeo divenne un simbolo di sfida, intelligenza e sacrificio. Il suo amore per l'umanità e la sua disponibilità a soffrire per essa lo resero una delle figure più venerate della mitologia Greca. La sua storia funge da monito sulle conseguenze della sfida agli Dèi, ma anche da ispirazione, mostrando che la saggezza e la ribellione possono portare al progresso.
CODICE QUI: Questi sono valori integrali per uno spiritualista, un occultista o un ricercatore e devono essere incarnati per ottenere i “Poteri degli Dèi”. Tuttavia, questi valori da soli non sono sufficienti. A Ercole è richiesto di “liberare Prometeo” e le buone intenzioni, senza giudizio, potere e comprensione, sono di per sé buone inclinazioni per la spiritualità, ma bisogna intraprendere il cammino più profondo per risvegliarsi spiritualmente, non solo avere sentimenti egualitari su argomenti, poiché questi sono incoerenti con il flusso del processo evolutivo cosmico. Ercole si sottopone a 12 fatiche, per comprendere tutti i 12 strati dell'intelligenza cosmica, mentre Prometeo opera come un “Titano” motivato soprattutto da risposte emotive reazionarie.
CODICE QUI: Se “per pietà”, diciamo, dai il “fuoco” a qualcuno (il potere degli Dèi), allora stai anche inavvertitamente condividendo con lui, diciamo, la capacità di eliminare la vita innocente attraverso il fuoco e non solo di cucinare; Prometeo non ci pensò affatto, ma pensò solo di “voler aiutare”. Le emozioni e l'amore sono stati i primi, e per quanto ammirevoli (per questo Zeus permette a Ercole di liberarlo), non sono sufficienti da soli per una piena illuminazione. Questo livello di pensiero non è un pensiero completo, ma è la base di partenza per considerare il vostro viaggio nei regni spirituali e nell'occulto - deve essere presente l'amore per l'umanità, compresa la vostra stessa umanità e la sfida all'“ordine” dato quando si tratta di pensare. Tuttavia, il corso completo della conoscenza si svela man mano che ci si evolve pienamente nella Divinità e non solo attraverso processi di pensiero reazionari.
Il ruolo di Zeus nel mito - conclusione
Infine, Zeus può affermare la posizione di tutte le più grandi benedizioni e dei più grandi pericoli, a seconda di ciò che l'umanità ha bisogno di imparare da una storia mitologica. Poiché Zeus è il simbolo dell'intelligenza cosmica, può vedere direttamente tutti i lati di ogni questione; sapeva, ad esempio, che la conoscenza del fuoco poteva essere usata per cucinare il cibo, ma anche per creare armi pericolose, o razzi, o chissà cos'altro; questo simboleggia lo stato di onniscienza.
Zeus, in tutte queste storie, fa rispettare la Giustizia; tuttavia, anche in queste storie, dimostra di avere amore e misericordia per l'umanità e per tutti i personaggi coinvolti, perché alla fine, dopo che hanno imparato la lezione, li salva. Non si tratta di emozioni umane sull'argomento, ma di come l'Intelligenza Divina ci insegna a diventare esseri superiori. Se prendiamo la strada sbagliata, litighiamo con l'Intelligenza Cosmica dell'universo e quindi ne paghiamo il prezzo. Quando ci allontaniamo da questo stato, raggiungiamo la coerenza con queste leggi e quindi la Divinità.
La fine di tutte le storie mitologiche e la loro evoluzione dovrebbero mostrarvi cosa fare e quali sono i rischi e le ricompense del sentiero. Il Mito di cui sopra vi spiega letteralmente cosa evitare e quali energie emotive oppure intellettuali utilizzare per comprendere l'ordine cosmico. Spiega anche come l'Intelligenza Cosmica vi risponderà quando intraprenderete direttamente questo oppure un altro sentiero.
Zeus è chiamato il Dio degli Dèi, perché Egli simboleggia l'universo stesso. L'universo stesso, ha leggi costanti di esistenza, che dovrebbero funzionare in modo equo per tutte le creature. Come l'energia Solare, che può essere sfruttata delicatamente per riscaldare l'acqua o, se ci si avvicina troppo al sole, ci si può scottare. Entrambi sono aspetti dell'energia solare.
Zeus in questo Mito presenta simbolicamente la giustizia e conduce anche tutti gli eroi associati (anche Pandora o Prometeo o Epimeteo o l'Umanità) ad una comprensione più totale, attraverso l'uso di tutti questi caratteri codificati, per evidenziare all'Iniziato le cose che ho spiegato qui ed infine, condurlo alla Divinità.
-Alto Sacerdote Hooded Cobra 666