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[Trad-IEvil] Schiavitù nell’islam – schiavitù bianca

TheHermit

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May 3, 2023
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Slavery in Islam - White Slavery
[JG] Karnonnos


Schiavitù nell'islam - schiavitù bianca

Una delle principali spinte del terrore islamico, con la schiavitù, è stata fin dall’inizio contro i bianchi. Gli scolari islamici hanno addirittura attribuito incidenti su questa cosa a Maometto.

“حدثني محمد بن عمرو قال : حدثنا أبو عاصم قال : حدثن عيسى ، عن ابن أبي نجيح ، عن مجاهد في قول الله : ( ائذن لي ولا تفتني ) ، قال : قال رسول الله صلى الله عليه وسلم : اغزوا تبوك ، تغنموا بنات الأصفر ونساء الروم ! فقال الجد : انذن لنا ، ولا تفتنا بالنساء​

Maometto disse: “Va’ a Tabuk, sequestrerai le figlie di quelli dai capelli biondi e le donne dei romani!” Così, Al – Jed (il vecchio uomo) disse: “Dacci il permesso e non tentarci con le donne.”

Al-Jami’ li Ahkam al-Qur’an, Imam al-Qurṭubī

Così iniziarono molte guerre di schiavitù islamica contro i bianchi, iniziate nel 600 e che continuano tutt’ora. Nella così detta “al-Andalus” la popolazione fu per intera messa nella spregevole posizione di schiavitù e perciò soggetta a infinite razzie. Nella città portoghese di Evora, nel 1182, per esempio, quattrocento donne in un giorno furono trascinate via per farle diventare schiave, solo una delle razzie senza fine sulla popolazione.

Eppure, in contrasto alla chiesa che storicamente dichiara che è stata la ragione per cui essi furono respinti, il coinvolgimento di fattori mostra che le cose non erano così semplici come predoni musulmani versus perfette vittime cristiane…

Centinaia di migliaia di schiavi dalle terre slave furono riversati nell’impero di Carlo Magno, nella Boemia e negli stati di Venezia, Genova e Pisa e che poi vennero venduti alla Spagna musulmana, catturati dai mercanti del nemico e degli ordini monastici come i cavalieri teutonici. In altre parole, l’Europa sotto il cristianesimo ha comunemente FAVORITO questa tratta per il puro odio della Chiesa verso i cosiddetti “pagani”, che hanno SEMPRE occupato il gradino più basso di ogni società sotto il nemico.

Tradizionalmente, i mercanti di schiavi che acquistano gli schiavi a Praga e li trasportano al mercato degli schiavi dell’al-Andalus si dice siano dominati da mercanti ebrei radaniti. Il papa Gelasio (492) permise agli ebrei di trasportare gli schiavi dalla Gallia all’Italia con la condizione che fossero pagani e, al tempo di papa Gregorio il grande (590 – 604), gli ebrei erano attori principali nella tratta degli schiavi.

[…]

Gli schiavi erano trasportati in al-Andalus via Francia. Mentre la Chiesa disapprovava (mia nota: bugia) la vendita di schiavi cristiani ai musulmani, la vendita di pagani ai musulmani non era accolta con stessa opposizione. Gli schiavi bianchi europei erano visti come beni di lusso in al-Andalus, dove potevano essere venduti per anche mille denari, un prezzo sostanzioso.

Wikipedia, citiando Jewish Life in the Middle Ages di Israel Abrahams e Slaves from the North di J. Korpela


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“San” Adalberto “chiede” al duca Boleslao II il rilascio dei cristiani dai mercanti ebrei, porta di Gniezno.

Praga nella moderna Repubblica Ceca funzionava come un importante deposito per gli schiavi pagani saqaliba (slavi), finlandesi e romuva della Lituania e Prussia, sia come un centro generale per la castrazione degli eunuchi. Il regno di Boemia si arricchì ragionevolmente grazie al commercio con le nazioni musulmane e al patrocinio della schiavitù da parte della Chiesa cattolica.

Dall’ottavo all’undicesimo secolo la Francia fu uno dei maggiori punti di trasferimento per gli schiavi bianchi al mondo musulmano, con Rouen come il centro per la vendita di schiavi irlandesi e finlandesi.

They Were White and They Were Slaves, Michael Hoffman

Rouen in Francia fu uno dei maggiori centri focali per la vendita degli schiavi bianchi e un centro importante della cultura cristiana. Fu anche un centro culturale con una delle più grandi sinagoghe in Europa. Secondo resoconti islamici, i commercianti ebrei erano coinvolti principalmente nella cattura e nella castrazione degli schiavi, siccome potevano navigare liberamente le terre musulmane e cristiane. Erano avvertiti in particolare di castrare gli schiavi maschi slavi (saqaliba), in modo da renderli amichevoli verso i loro padroni, da parecchi polimatici della “età d’oro” islamica.
I musulmani non praticavano loro stessi questa operazione:

Il paese (degli schiavi) è lungo e largo… Metà del loro paese… è razziato dai khurasani (musulmani dell’Asia Centrale) che prendono prigionieri lì, mentre la sua parte a nord è razziata dagli andalusi (musulmani della Spagna) che li comprano in Galizia, Francia, in Lombardia e in Calabria per fanre eunuchi e poi li traghettano in Egitto e in Africa. Tutti gli eunuchi schiavi in questo mondo arrivano dall’Andalusia […] Sono castrati vicino a questo paese. L’operazione è eseguita dai mercanti ebrei.

Ibn Hawqal


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Schiavi dell'al-Andalus

La schiavitù era un aspetto fondamentale della vita in “al-Andalus”, ovvero la Spagna islamica. Gli schiavi occupavano posizione come schiavi di sesso, musicisti e altri tipi di funzioni culturali, ma questa loro raffigurazione da parte degli storici come mera funzione ricreativa o domestica (ignorando la disturbante dimensione sessuale) oscura il fatto che erano anche abusati senza freni, usati anche come pesi per i ponti in costruzione o sottoposti alla brutale schiavitù delle galere. In diversi momenti, gli schiavi bianchi e neri di Al-Andalus si sono scambiati di posto, occupando la posizione più bassa e spregevole della scala sociale.

I regnanti islamici spesso usarono queste divisioni razziali a loro vantaggio. Molti schiavi maschi erano organizzati in armate razziali di bianchi o neri rispettivamente per servire i governatori, una caratteristica comune dei tempi islamici.

D’altro canto, la schiavitù incessante delle persone bianche e la pratica di ridurre in schiavitù le donne per essere le schiave sessuali degli uomini di potere, ironicamente cambiò radicalmente la composizione delle alte classi di musulmani in Spagna. Al centro di al-Andalus, la maggior parte dei monarchi spagnoli dei principali regni aveva solo 1% del DNA arabo o meno. La maggioranza dei regnanti veniva descritta come bionda con gli occhi azzurri.

I bianchi formavano anche un elemento principale della schiavitù nei territori islamici della Mesopotamia, anche se non erano in genere schiavi di piantagione come le loro controparti nere, erano comunque usati per costruire imponenti opere di irrigazione, lavoravano come schiavi di navi e di brutali galee, costretti a progetti agricoli su larga scala e resi servi domestici, oltre al generale commercio sessuale di donne e ragazzi. I califfati governati da Baghdad e dall'Egitto avevano il maggior bisogno di schiavi.

L'Impero ottomano terrorizzava molti dei suoi popoli assoggettati, chiedendo loro di fornire una fornitura costante di schiavi dai loro stessi figli, chiamati devshirme, oltre alla tassa “jizya”. Si trattava di una parte importante dello Stato, in cui agli schiavi veniva fatto il lavaggio del cervello affinché servissero gli interessi islamici fin dalla più tenera età. Questi schiavi, chiamati giannizzeri, divennero spesso gli esecutori più radicali del regime ottomano.

La schiavitù ottomana si occupò in modo prolifico di schiavitù bianca e nera. Gli schiavi venivano spesso incanalati attraverso l'Europa orientale e spesso catturati nei Balcani.

Se un patrono (degli stati barbareschi) uccide il suo schiavo, per quanto ho potuto capire, non ne soffre più di quanto ne soffrirebbe se uccidesse il suo cavallo.

William Okeley

Per quanto riguarda gli Stati barbareschi dell'Africa settentrionale, allineati con l'Impero Ottomano, le incursioni sulle coste italiane, greche e spagnole creavano molti schiavi a centinaia di migliaia, ma i galeoni minacciavano persino l'Irlanda e l'Inghilterra. Le condizioni erano estremamente brutali. Gli schiavi erano costretti a vivere nei cosiddetti “baglios” con altri quaranta uomini, possedendo solo stracci come vestiti, vivendo con appena trecento calorie al giorno, costretti a salire sulle navi e violentemente maltrattati e picchiati, per qualsiasi cosa, dalla delusione al rifiuto delle avances sessuali dei loro padroni. Sulle navi, le caviglie e i polsi erano legati da catene imbullonate alle centine della nave. Venivano frustati senza sosta. La risposta comune a uno schiavo che sveniva per la stanchezza era quella di “picchiarlo... finché non si rialza”.

La schiavitù fu praticata nell'Impero Ottomano fino al 1908.

I Mamelucchi in Egitto divennero così numerosi da fomentare colpi di stato contro altri governanti. Nell'Ottocento gli albanesi dominavano l'Egitto.
Nel IX secolo, la schiavitù a livello industriale coinvolgeva i popoli della Russia, della Polonia, dell'Ucraina e della Lituania, che venivano ridotti in schiavitù in massa per servire nelle terre arabe e nell'Europa occidentale, cosa che molti viaggiatori arabi stessi commentano, visto che nei loro viaggi seguivano le rotte degli schiavi. La conversione dei mongoli all'islam portò a un nuovo tipo di terrore islamico contro i russi, aggravato dalla successiva intrusione ottomana nell'area. Fino agli anni Trenta del XIX secolo, milioni di russi scomparvero nei mercati islamici degli schiavi, in particolare in depositi di schiavi come Khiva e la Crimea.
Dall'epoca della Spagna islamica fino alla metà del 1600, le coste inglesi erano costantemente minacciate dai pirati arabi. I musulmani inviavano gruppi infiniti di schiavisti e pirati nel Mare del Nord, al punto che le monarchie europee dovevano corrompere i musulmani per lasciarli in pace.

Il commercio di schiavi bianchi [da parte dei musulmani] non è molto distante da quello degli schiavi neri... dal 1530 al 1770, si stima che siano stati commercializzati tra 1 milione e 1,25 milioni di schiavi bianchi…

The Myth of the Andalusian Paradise, Dario Fernandez-Morera

Dovrebbe essere ovvio che una parte importante della ricchezza islamica, insieme ai luridi escrementi della Chiesa in Europa che sono oscenamente ricchi, proviene dalla schiavitù dei bianchi. Qui non si parla mai di “riparazioni”.
Con il passare del tempo, gran parte delle ragioni per cui gli europei hanno iniziato i loro progetti imperiali in relazione all'islam sono state completamente ignorate. Ci viene solo “insegnato” che un giorno gli europei hanno deciso di spartirsi il Medio Oriente per i loro motivi egoistici e che il rapporto dell'islam con l'Europa prima di tutto questo era “pacifico”. Nel frattempo, il contributo della stessa Chiesa cattolica nel commercio dei livelli industriali dei bianchi e nell'alimentare la schiavitù islamica è stato completamente cancellato dalla storia, mentre il cristianesimo occupa la falsa posizione di “difensore dell'Europa”.
Bisogna anche notare la dinamica del nemico. Più volte, i programmi maledetti del cristianesimo e dell'islam hanno portato i popoli sotto le loro ali in conflitto e mescolando insieme il karma razziale, mentre il nemico poteva navigare liberamente per commettere qualsiasi abominio volesse, cosa che continua anche in questi giorni con le operazioni in Siria e in Libia che hanno massacrato centinaia di migliaia di persone senza alcuna ragione e le infinite invasioni dell'Europa da parte dei migranti.

Le dimensioni sessuali della schiavitù bianca vengono toccate maggiormente in questi articoli (presto anche in italiano):

PEDOPHILIA AGAINST GIRLS

PEDOPHILIA AGAINST BOYS
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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