Eudaimonia, The Glow of Meditation
ancient-forums.com
JG Alexandros Iowno
23 Gennaio 2023
La meditazione è il primo strumento e la prima funzione dell'uomo, fin dalla sua nascita. La meditazione è la via più antica del pensiero, dell'emozione, dello spirito.
Fin da quando gli uomini vivevano solo con “una pietra e un bastone”, e in seguito con gli Dei che benedicevano la loro esistenza con conoscenze e fonti infinite, utilizzavano una forma primordiale di meditazione.
Lo scopo della meditazione, al livello più elementare, è quello di rivelare i propri pensieri e di riflettere sul funzionamento della propria mente attraverso un processo di introspezione. Si tratta di silenziare, affrontare e correggere la mente della mente. Quindi, anche la meditazione sul vuoto è un processo per ottenere sufficiente abilità per accedere ad un livello più profondo di meditazione. Il livello primordiale può essere chiamato contemplazione, o introspezione, è basato su valori intellettuali e logici, ma avviene sempre in una certa misura anche con la mente femminile.
Una forma di meditazione avviene in tutti gli aspetti della vita e da parte di tutte le persone. Pensare, approfondire le emozioni, raggiungere uno stato di conoscenza, di sensi. Le scienze e i processi matematici si basano su una forma primordiale di meditazione. Che si tratti di una ricerca all’interno della mente logica o nella mente intuitiva, il guscio per accedervi è unico ed è lo stesso.
I matematici più geniali, in realtà, vanno a un livello più profondo di meditazione e traggono la loro osservazione dalla sfera intuitiva, non da quella logica. Una passaggio di informazioni bidirezionale tra questi due stati è continuamente presente, e sempre in armonia con la meditazione.
Isolare la mente e guardare interiormente ai processi mentali. Quasi nulla di ciò che facciamo, se non nulla, avviene al di fuori della mente, al di fuori della coscienza, al di fuori di noi stessi.
Questo è indivisibile.
A un livello più profondo, si tratta di indagare la meditazione al di sotto della superficie del mentale, in uno stato di testimone, di osservazione, per poi agire. Nel profondo della trance accediamo ai livelli della mente, a strati, fino a giungere a uno stato di rivelazione.
Tutti questi processi avvengono in uno stato acquisito di osservazione, cioè si sa consapevolmente - si è svegli, indipendentemente dalla profondità.
Rivelare significa arrivare a osservare e, in uno stato finale, significa arrivare a conoscere.
Guardare dentro di sé è una funzione riflessiva della coscienza (anche quando guardiamo all'esterno, elaboriamo tutto interiormente), che ci permette di osservare e conoscere, prima di tutto, noi stessi.
1. Comprendiamo ciò che siamo, attraverso tutte le capacità del corpo e della mente. Si tratta di un processo continuo che deve essere pensato come una “chiusura del divario” tra noi come coscienza, e noi come anima.
2. Accediamo alla nostra anima e la riveliamo, incarnandola, in uno stato di visione, energia, luce e conoscenza.
Per non allontanarsi dallo scopo di tutto ciò, bisogna comprendere e analizzare questo bagliore che insorge durante e talvolta dopo la meditazione.
Si ottiene un bagliore dal praticare la meditazione, lo si può chiamare illuminazione. Questo bagliore costituisce l'attualizzazione dei propri sistemi in modo armonioso e attivato, e l'apertura delle porte della nostra natura spirituale.
Il corpo viene stimolato e viene inghiottito dall'interno, il punto iniziale, un bagliore di bellezza, di piacere.
Da principianti, vi sentirete bene. Rinfrescati. Concentratevi su questa sensazione. Poi ci si può sentire giovani, una vitalità che emerge improvvisamente nel corpo. Concentratevi su questa sensazione. Poi si può sentire una vibrazione che avvolge l'essere in uno stato di piacere e, in piccolo, intravedere sfumature mistiche da parte di se stessi. L'esperienza può spaziare all'infinito verso livelli sempre più alti.
Questo bagliore avviene anche attraverso il rilascio di sostanze chimiche da parte del proprio corpo, che è direttamente un effetto del contatto e della connessione con la propria anima.
Aristotele affermava che la Theoria porta a uno stato di Eudaimonia (stato di conoscenza acquisita - Demon - e l’Id, che è “eu”, che significa ciò che è felice e buono, ma noi siamo “il felice e il buono”, quindi “eu” è “io”). La coscienza acquisisce lo stato di conoscere, che è il fiorire.
Conoscere significa anche sperimentare, cioè vivere. Sperimentare la meditazione significa conoscere.
L'aspetto pratico di tutto ciò, che va attuato direttamente con la meditazione, è concentrare e sostenere questo bagliore nel corpo.
Così come lo ha affermato la nostra bella Somma Sacerdotessa Maxine in numerosi scritti, sottolineandolo:
L'aspetto più importante di qualsiasi meditazione e/o esercizio correlato alla meditazione, come l’hatha yoga/lo yoga fisico [di seguito], è ottenere il ronzio energetico. Questo dovrebbe seguire qualsiasi esercizio spirituale efficace. Per chi è alle prime armi, potrebbero essere necessarie alcune settimane di esercizi costanti su base giornaliera, ma sicuramente lo saprete e lo sentirete. Gli esercizi servono proprio a questo: a innalzare il potere della stregoneria e ad amplificare i poteri dell'anima.
Non importa, soprattutto una volta che si è abili in questi esercizi, se si ha la TV, la radio o lo stereo a tutto volume o altro, purché non interferisca con i movimenti o con la capacità di aumentare il proprio potere. Mi è capitato spesso di avere gli auricolari nelle orecchie con il lettore CD a tutto volume mentre facevo le asana di yoga. In seguito, ho continuato ad ascoltare musica, a volte anche metal, quando ero seduta immobile con il mio ronzio energetico. L'unica cosa importante è stare fermi per un po' di tempo dopo uno di questi esercizi, in modo che il ronzio dell’energia si attivi, e poi concentrarsi su di esso.
L'unica cosa che potete fare è mantenere alte le energie della vostra anima e lavorare per amplificarle. Indipendentemente da ciò che si fa per meditare [siamo tutti individui diversi], dopo una sessione di meditazione/yoga, ecc. si dovrebbe stare assolutamente fermi e ottenere quello che io chiamo un “ronzio energetico”. Questo è il momento in cui ci si sente come se si stesse brillando di energia, vibrando con essa, o in cui si può sentire l'energia della propria anima, che è stata amplificata dal lavoro appena svolto.
Questo ronzio energetico fa parte di questo bagliore e di questa illuminazione, della connessione. Il ronzio è il nostro corpo che sente la vibrazione, l’irradiazione, l'energia e la propria funzionalità nell'Eudaimonia spirituale.
La contemplazione di questo avviene attraverso la concentrazione, l'attualizzazione del momento presente vivendo questa esperienza, immergendosi in essa - a sua volta amplificando e dando densità a questo nel corpo.
Un altro aspetto di questo è che viene impresso nella memoria e nei sensi fattuali del corpo, creando col tempo le effettive capacità spirituali e acquisendo il potere di mettere in pratica la stregoneria.
Per ottenere e produrre questo bagliore, che è anche un'aspettativa naturale, è necessario purificare e pulire se stessi e i chakra. Le scorie devono essere eliminate, in modo che la luce e la vibrazione possano emergere dalle dimensioni dell'essere.
In una routine pratica e individuale si deve osservare quanto può durare questo “appagamento” del proprio corpo con questo specifico bagliore. Per esempio, ci si può sentire appagati per 5-8 ore. Poi bisogna meditare di nuovo e riempire la coppa del nostro corpo con questa energia.
Sarebbe meglio non lasciarsi svuotare di questa energia, perché si potrebbe dimenticare questo innalzamento e perdere anche il potere e lo slancio verso i livelli successivi di avanzamento.
Eudaimonia, The Glow of Meditation
Meditation is the first tool and function of the humans, since our inception. Meditation is the most ancient way of thought, emotion, spirit. Since people existed only with "a stone and a stick”, and then existed with the Gods blessing their existence with infinite knowledge and fountains, a...
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23 Gennaio 2023
La meditazione è il primo strumento e la prima funzione dell'uomo, fin dalla sua nascita. La meditazione è la via più antica del pensiero, dell'emozione, dello spirito.
Fin da quando gli uomini vivevano solo con “una pietra e un bastone”, e in seguito con gli Dei che benedicevano la loro esistenza con conoscenze e fonti infinite, utilizzavano una forma primordiale di meditazione.
Lo scopo della meditazione, al livello più elementare, è quello di rivelare i propri pensieri e di riflettere sul funzionamento della propria mente attraverso un processo di introspezione. Si tratta di silenziare, affrontare e correggere la mente della mente. Quindi, anche la meditazione sul vuoto è un processo per ottenere sufficiente abilità per accedere ad un livello più profondo di meditazione. Il livello primordiale può essere chiamato contemplazione, o introspezione, è basato su valori intellettuali e logici, ma avviene sempre in una certa misura anche con la mente femminile.
Una forma di meditazione avviene in tutti gli aspetti della vita e da parte di tutte le persone. Pensare, approfondire le emozioni, raggiungere uno stato di conoscenza, di sensi. Le scienze e i processi matematici si basano su una forma primordiale di meditazione. Che si tratti di una ricerca all’interno della mente logica o nella mente intuitiva, il guscio per accedervi è unico ed è lo stesso.
I matematici più geniali, in realtà, vanno a un livello più profondo di meditazione e traggono la loro osservazione dalla sfera intuitiva, non da quella logica. Una passaggio di informazioni bidirezionale tra questi due stati è continuamente presente, e sempre in armonia con la meditazione.
Isolare la mente e guardare interiormente ai processi mentali. Quasi nulla di ciò che facciamo, se non nulla, avviene al di fuori della mente, al di fuori della coscienza, al di fuori di noi stessi.
Questo è indivisibile.
A un livello più profondo, si tratta di indagare la meditazione al di sotto della superficie del mentale, in uno stato di testimone, di osservazione, per poi agire. Nel profondo della trance accediamo ai livelli della mente, a strati, fino a giungere a uno stato di rivelazione.
Tutti questi processi avvengono in uno stato acquisito di osservazione, cioè si sa consapevolmente - si è svegli, indipendentemente dalla profondità.
Rivelare significa arrivare a osservare e, in uno stato finale, significa arrivare a conoscere.
Guardare dentro di sé è una funzione riflessiva della coscienza (anche quando guardiamo all'esterno, elaboriamo tutto interiormente), che ci permette di osservare e conoscere, prima di tutto, noi stessi.
1. Comprendiamo ciò che siamo, attraverso tutte le capacità del corpo e della mente. Si tratta di un processo continuo che deve essere pensato come una “chiusura del divario” tra noi come coscienza, e noi come anima.
2. Accediamo alla nostra anima e la riveliamo, incarnandola, in uno stato di visione, energia, luce e conoscenza.
Per non allontanarsi dallo scopo di tutto ciò, bisogna comprendere e analizzare questo bagliore che insorge durante e talvolta dopo la meditazione.
Si ottiene un bagliore dal praticare la meditazione, lo si può chiamare illuminazione. Questo bagliore costituisce l'attualizzazione dei propri sistemi in modo armonioso e attivato, e l'apertura delle porte della nostra natura spirituale.
Il corpo viene stimolato e viene inghiottito dall'interno, il punto iniziale, un bagliore di bellezza, di piacere.
Da principianti, vi sentirete bene. Rinfrescati. Concentratevi su questa sensazione. Poi ci si può sentire giovani, una vitalità che emerge improvvisamente nel corpo. Concentratevi su questa sensazione. Poi si può sentire una vibrazione che avvolge l'essere in uno stato di piacere e, in piccolo, intravedere sfumature mistiche da parte di se stessi. L'esperienza può spaziare all'infinito verso livelli sempre più alti.
Questo bagliore avviene anche attraverso il rilascio di sostanze chimiche da parte del proprio corpo, che è direttamente un effetto del contatto e della connessione con la propria anima.
Aristotele affermava che la Theoria porta a uno stato di Eudaimonia (stato di conoscenza acquisita - Demon - e l’Id, che è “eu”, che significa ciò che è felice e buono, ma noi siamo “il felice e il buono”, quindi “eu” è “io”). La coscienza acquisisce lo stato di conoscere, che è il fiorire.
Conoscere significa anche sperimentare, cioè vivere. Sperimentare la meditazione significa conoscere.
L'aspetto pratico di tutto ciò, che va attuato direttamente con la meditazione, è concentrare e sostenere questo bagliore nel corpo.
Così come lo ha affermato la nostra bella Somma Sacerdotessa Maxine in numerosi scritti, sottolineandolo:
L'aspetto più importante di qualsiasi meditazione e/o esercizio correlato alla meditazione, come l’hatha yoga/lo yoga fisico [di seguito], è ottenere il ronzio energetico. Questo dovrebbe seguire qualsiasi esercizio spirituale efficace. Per chi è alle prime armi, potrebbero essere necessarie alcune settimane di esercizi costanti su base giornaliera, ma sicuramente lo saprete e lo sentirete. Gli esercizi servono proprio a questo: a innalzare il potere della stregoneria e ad amplificare i poteri dell'anima.
Non importa, soprattutto una volta che si è abili in questi esercizi, se si ha la TV, la radio o lo stereo a tutto volume o altro, purché non interferisca con i movimenti o con la capacità di aumentare il proprio potere. Mi è capitato spesso di avere gli auricolari nelle orecchie con il lettore CD a tutto volume mentre facevo le asana di yoga. In seguito, ho continuato ad ascoltare musica, a volte anche metal, quando ero seduta immobile con il mio ronzio energetico. L'unica cosa importante è stare fermi per un po' di tempo dopo uno di questi esercizi, in modo che il ronzio dell’energia si attivi, e poi concentrarsi su di esso.
L'unica cosa che potete fare è mantenere alte le energie della vostra anima e lavorare per amplificarle. Indipendentemente da ciò che si fa per meditare [siamo tutti individui diversi], dopo una sessione di meditazione/yoga, ecc. si dovrebbe stare assolutamente fermi e ottenere quello che io chiamo un “ronzio energetico”. Questo è il momento in cui ci si sente come se si stesse brillando di energia, vibrando con essa, o in cui si può sentire l'energia della propria anima, che è stata amplificata dal lavoro appena svolto.
Questo ronzio energetico fa parte di questo bagliore e di questa illuminazione, della connessione. Il ronzio è il nostro corpo che sente la vibrazione, l’irradiazione, l'energia e la propria funzionalità nell'Eudaimonia spirituale.
La contemplazione di questo avviene attraverso la concentrazione, l'attualizzazione del momento presente vivendo questa esperienza, immergendosi in essa - a sua volta amplificando e dando densità a questo nel corpo.
Un altro aspetto di questo è che viene impresso nella memoria e nei sensi fattuali del corpo, creando col tempo le effettive capacità spirituali e acquisendo il potere di mettere in pratica la stregoneria.
Per ottenere e produrre questo bagliore, che è anche un'aspettativa naturale, è necessario purificare e pulire se stessi e i chakra. Le scorie devono essere eliminate, in modo che la luce e la vibrazione possano emergere dalle dimensioni dell'essere.
In una routine pratica e individuale si deve osservare quanto può durare questo “appagamento” del proprio corpo con questo specifico bagliore. Per esempio, ci si può sentire appagati per 5-8 ore. Poi bisogna meditare di nuovo e riempire la coppa del nostro corpo con questa energia.
Sarebbe meglio non lasciarsi svuotare di questa energia, perché si potrebbe dimenticare questo innalzamento e perdere anche il potere e lo slancio verso i livelli successivi di avanzamento.