Onbael_
Well-known member
Ho pensato di scrivere un racconto inspirato ai miei sogni, vari dettagli, vicende, narrazioni e simili. Un pò crude, altre volte un pò mistiche, poi vedrò.
Non sogno sempre roba normale.
Perchè essere creativi quando hai la mente che produce automaticamente infinite cose ogni notte, no?
Niente di serio o occulto, sono solo io che gioco con pò con parole e concetti. Quindi è una lettura casuale.
Intanto ho scritto un'introduzione, ditemi cosa ne pensate.
Termini come "messias" è da intendersi con il significato greco di intermediario, o del sanscrito avatara.
INTRODUZIONE:
Nel Dominio dell'Assoluto, nei Regni di Somnus.
Il Messias giaceva lì, in un complesso tra le montagne, dove l'acqua cade forte dal cielo nero, e dove i fulmini scatenano la loro furia.
E per quanto il Potere dei Cieli fosse lì, sovrano, onnipresente nel Trono più alto, il Messias lo ignorava.
Lui proveniva dal mondo, e il mondo proveniva da lui, ma il Messias non è era cosciente e non ne teneva ricordo, in egual modo con il mondo.
Per quanto una cosa sola, erano separati. In entrambi giaceva il Potere, e uno dipendeva dall'altro, e in egual modo si influenzano l'un l'altro.
Questo è quanto fino alla fine dei giorni, e dopo di essa, un ricordo vivido o annebbiato, destinato a svanire nel tempo.
L'Assoluto lo ha inviato innunerevoli volte, e per innunerevoli volte lo invierà ancora.
E mondo dopo mondo, fine dopo fine, il Messias mostra i frutti delle sue avventure all'Assoluto, per quanto questi possano essere insabbiati, chiari, esatti o innesatti.
Ed essi nel cuore dell'Assoluto generano ogni sorta di emozione, o non ne generano alcuna.
Ed ora il Cantore Assoluto canterà di mondi perduti e di vicende dal Messias vissute. Fin dove la memoria riesce ad arrivare, prima che come granelli di sabbia, si perdino, i ricordi, che al vento si lasciano andare in una spiaggia deserta senza confini.
Non sogno sempre roba normale.
Perchè essere creativi quando hai la mente che produce automaticamente infinite cose ogni notte, no?
Niente di serio o occulto, sono solo io che gioco con pò con parole e concetti. Quindi è una lettura casuale.
Intanto ho scritto un'introduzione, ditemi cosa ne pensate.
Termini come "messias" è da intendersi con il significato greco di intermediario, o del sanscrito avatara.
INTRODUZIONE:
Nel Dominio dell'Assoluto, nei Regni di Somnus.
Il Messias giaceva lì, in un complesso tra le montagne, dove l'acqua cade forte dal cielo nero, e dove i fulmini scatenano la loro furia.
E per quanto il Potere dei Cieli fosse lì, sovrano, onnipresente nel Trono più alto, il Messias lo ignorava.
Lui proveniva dal mondo, e il mondo proveniva da lui, ma il Messias non è era cosciente e non ne teneva ricordo, in egual modo con il mondo.
Per quanto una cosa sola, erano separati. In entrambi giaceva il Potere, e uno dipendeva dall'altro, e in egual modo si influenzano l'un l'altro.
Questo è quanto fino alla fine dei giorni, e dopo di essa, un ricordo vivido o annebbiato, destinato a svanire nel tempo.
L'Assoluto lo ha inviato innunerevoli volte, e per innunerevoli volte lo invierà ancora.
E mondo dopo mondo, fine dopo fine, il Messias mostra i frutti delle sue avventure all'Assoluto, per quanto questi possano essere insabbiati, chiari, esatti o innesatti.
Ed essi nel cuore dell'Assoluto generano ogni sorta di emozione, o non ne generano alcuna.
Ed ora il Cantore Assoluto canterà di mondi perduti e di vicende dal Messias vissute. Fin dove la memoria riesce ad arrivare, prima che come granelli di sabbia, si perdino, i ricordi, che al vento si lasciano andare in una spiaggia deserta senza confini.