fuoco blu 666
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Surtur
Surtur è sicuramente una delle entità più potenti della mitologia norrena, la sue potenza è illimitata e con la sua spada infuocata può uccidere addirittura un dio.
Surtur significa "il nero" è uno dei figli di muspell, una razza di giganti in questo caso il capo dei giganti del fuoco del regno di Mùspellheim, un regno/mondo costituito da puro fuoco nel estremo sud in contrapposizione con la terra del nord di Niflherimr che è di ghiaccio.
Quando i due regni si incontrarono e crearono l'acqua dalla fusione del ghiaccio nel Ginnungagap, l'abisso cosmico che esitava prima della creazione del mondo norreno.
Il dio Freyr verrà ucciso da lui dopo una dura lotta.
Quando le forze del ordine e del caos si saranno annientate Surtur darà fuoco al mondo nordico consumandolo interamente con la sua spada di fuoco per permetterne poi la rinascita, solo la coppia di umani lif e lifbrasir si salveranno dal fuoco rifugiandosi in una foresta e da li ripopoleranno la terra.
Durante il ragnarok Surtur brucerà il mondo degli uomini e degli dei trasformando tutto in cenere, il gigante sarà poi ucciso dal diluvio successivo al ragnarok e le sue fiamme spente.
Spiegazione delle allegorie: Surtur rappresenta il principio del fuoco come creatore e distruttore attraverso il processo di morte e rinascita, la sua spada di fuoco è rappresentativa del kundalini e del sushumna il nadi centrale e la dura battaglia con il dio Freyr è un allegoria di come il fuoco spirituale trasforma i chakra o centri di forza, il ragnarok è simbolico dello stadio nigredo e del caos di questo primo stadio del magnum opus o grande opera in cui le due forze elementali di base dell'acqua e del fuoco sono essenziali per la trasformazione spirituale in cui l'elemento fuoco bruciando le scorie dell'anima crea caos mentale e interiore a causa di ritorno di acqua e adattamento a nuovi livelli di energia che corrispondono a nuovi livelli spirituali e psichici dell'anima.
Il diluvio che spegne le fiamme è il termine di questo stadio nell'albedo, lo stadio del bianco del magnum opus in cui il puro è stato completamente separato dall'impuro delle scorie animiche negative e dai complessi psicologici.
Surtur è sicuramente una delle entità più potenti della mitologia norrena, la sue potenza è illimitata e con la sua spada infuocata può uccidere addirittura un dio.
Surtur significa "il nero" è uno dei figli di muspell, una razza di giganti in questo caso il capo dei giganti del fuoco del regno di Mùspellheim, un regno/mondo costituito da puro fuoco nel estremo sud in contrapposizione con la terra del nord di Niflherimr che è di ghiaccio.
Quando i due regni si incontrarono e crearono l'acqua dalla fusione del ghiaccio nel Ginnungagap, l'abisso cosmico che esitava prima della creazione del mondo norreno.
Il dio Freyr verrà ucciso da lui dopo una dura lotta.
Quando le forze del ordine e del caos si saranno annientate Surtur darà fuoco al mondo nordico consumandolo interamente con la sua spada di fuoco per permetterne poi la rinascita, solo la coppia di umani lif e lifbrasir si salveranno dal fuoco rifugiandosi in una foresta e da li ripopoleranno la terra.
Durante il ragnarok Surtur brucerà il mondo degli uomini e degli dei trasformando tutto in cenere, il gigante sarà poi ucciso dal diluvio successivo al ragnarok e le sue fiamme spente.
Spiegazione delle allegorie: Surtur rappresenta il principio del fuoco come creatore e distruttore attraverso il processo di morte e rinascita, la sua spada di fuoco è rappresentativa del kundalini e del sushumna il nadi centrale e la dura battaglia con il dio Freyr è un allegoria di come il fuoco spirituale trasforma i chakra o centri di forza, il ragnarok è simbolico dello stadio nigredo e del caos di questo primo stadio del magnum opus o grande opera in cui le due forze elementali di base dell'acqua e del fuoco sono essenziali per la trasformazione spirituale in cui l'elemento fuoco bruciando le scorie dell'anima crea caos mentale e interiore a causa di ritorno di acqua e adattamento a nuovi livelli di energia che corrispondono a nuovi livelli spirituali e psichici dell'anima.
Il diluvio che spegne le fiamme è il termine di questo stadio nell'albedo, lo stadio del bianco del magnum opus in cui il puro è stato completamente separato dall'impuro delle scorie animiche negative e dai complessi psicologici.