fuoco blu 666
Well-known member
- Joined
- Sep 21, 2017
- Messages
- 1,941
Il concetto di cervello rettiliano è superato e non è supportato dalla moderna scienza contemporanea è stato ampiamente screditato ma questa bugia permane ancora a causa della corruzione degli ebrei nella scienza, la comunità scientifica l'ha ampiamente screditato e proprio per questa ragione si trova raramente nei libri di testo di neuroscienze contemporanee e biologia evolutiva mentre purtroppo è menzionato in libri di auto aiuto, marketing, post di life coaking e nei libri di testo di psicologia che è per la maggior parte corrotta dalla psicoanalisi di Sigmund Freud.
Origini del concetto di cervello rettiliano/tripartito: il cervello rettiliano è stato suggerito dal neuro-scienziato Paul Maclean negli anni 60 del 900, lui aveva teorizzato che il cervello è suddiviso in tre livelli che sono comparsi in successione con il processo dell'evoluzione.
Il livello più antico conosciuto come cervello rettiliano o r-complex controlla le funzioni basilari di sopravvivenza e la respirazione, la temperatura corporea e il battito cardiaco.
il secondo livello, il sistema limbico governa invece le risposte emotive(ghiandola pineale inclusa) e il terzo livello che è la corteccia cerebrale che governa il linguaggio e la ragione.
Maclean ha usato questa espressione per esprimere i gangli basali come cervello rettiliano questa espressione è stata poi usata in modo indiscriminato per etichettare: il tronco encefalico e il cervelletto, l'ipotalamo, l'amigdala e anche strutture al centro del cervello come il talamo.
Questo concetto è usato ampiamente da psicoterapeuti, coach e anche da cosiddetti "guru" per spiegare la psicologia dei comportamenti umani e per descrivere risposte a potenziali minacce come il "fight or flight" cioè la reazione di attacco o fuga"(questa reazione è in realtà governata dal primo chakra che governa le ghiandole surrenali che producono di adrenalina in risposta allo stimolo cerebrale in base agli imput e allo stato del cervello e della mente).
Il modello di cervello rettiliano attrae in modo psicologi in particolare gli psicologi ebrei perché sembra dare loro credibilità biologica ad altre teorie che sono però di Freud e che riguardano la personalità come l'Es, l'Io, Il super Io che corrispondono in modo perfetto e ordinato al cervello tripartito e ai sistemi di cervello rettiliano, limbico, corticale.
Viene usato anche per spiegare l'irrazionalità del comportamento umano in cui le emozioni dominano sulla logica e sul pensiero razionale, Maclean ha sistema limbico paleo- mammaliano e l'ha messo a capo della risposta delle emozioni e del sistema di risposta attacco o fuga perché così il linguaggio scientifico è più preciso e descrive con esattezza.
La mancanza di coerenza, la confusione e la vaghezza di questo sistema sono già indizi sicuri di un sistema descrittivo inutile e di scienza corrotta dagli ebrei e dalla loro visione comunista e limitata della realtà e di una limitata comprensione delle leggi universali e della spiritualità alta.
I nostri cervelli non si sono evoluti dalle lucertole: il processo di evoluzione non è lineare nella sua progressione e gli strati del cervello non si costruiscono su quelli precedenti ma hanno evoluzione indipendente tra di essi, inoltre i mammiferi non si sono evoluti dai rettili ma condividono un antenato comune simile ad un pesce, le sofisticate capacità cognitive si sono evolute in modo indipendente moltissime volte.
la corteccia cerebrale non è esclusiva dei mammiferi ma anche rettili, pesci e volatili sono dotati di corteccia cerebrale.
La nozione che gli strati più complessi si costruiscano sugli strati più semplici con l'evoluzione mentre le forme di vita diventano sempre più complesse è semplicistica ed errata.
Le emozioni non sono pre-cablate- le costruiamo noi stessi e possiamo averne maggior controllo e dimestichezza con la meditazione e in particolare con l'elemento acqua e la meditazione sul vuoto e la meditazione per attivare la ghiandola pineale.
La nostra vita non è governata da istinti profondamente radicati(questa è una visione robotica di come funziona il nostro cervello).
Non c'è un set di emozioni già costruite nel nostro cervello e già programmate ma che vari input e ingredienti costruiscono con intere reti cerebrali i sentimenti provati sul momento consapevolmente.
Questi ingredienti sono: la situazione in cui ci troviamo, i nostri ricordi e le esperienze personali, le sensazioni psicosomatiche che percepiamo nel nostro corpo fisico, le persone con cui stiamo, il linguaggio con cui abbiamo imparato a descrivere sentimenti ed emozioni coscienti(allenamento del chakra della gola con la logica descrizione delle emozioni).
Un' emozione è la creazione del cervello che attribuisce un significato/valore a una data sensazione corporea in relazione a ciò che accade nel mondo esterno.
Prendiamo per esempio la paura, essa emerge quando certi fattori inconsci si fondono e vengono interpretati dalla mente cosciente e notati.
La paura e l'ansia non sono cablate a livello biologico, l'evoluzione ha fatto un lavoro veramente enorme, possediamo circuiti cerebrali a rilevazione rapida delle minacce compresi l'amigdala e l'ipotalamo.
Poi noi categorizziamo le emozioni in base al contesto.
Il concetto di cervello rettiliano/tripartito deve essere abbandonato perché è sbagliato.
Se studiassimo il cervello e le sue zone in relazione ai sette chakra principali e ai loro sette colori corrispondenti con la scienza non corrotta avremmo la corretta e perfetta conoscenza del cervello e come si relaziona come sede psichica dell'anima il cui centro è la ghiandola pineale.
Origini del concetto di cervello rettiliano/tripartito: il cervello rettiliano è stato suggerito dal neuro-scienziato Paul Maclean negli anni 60 del 900, lui aveva teorizzato che il cervello è suddiviso in tre livelli che sono comparsi in successione con il processo dell'evoluzione.
Il livello più antico conosciuto come cervello rettiliano o r-complex controlla le funzioni basilari di sopravvivenza e la respirazione, la temperatura corporea e il battito cardiaco.
il secondo livello, il sistema limbico governa invece le risposte emotive(ghiandola pineale inclusa) e il terzo livello che è la corteccia cerebrale che governa il linguaggio e la ragione.
Maclean ha usato questa espressione per esprimere i gangli basali come cervello rettiliano questa espressione è stata poi usata in modo indiscriminato per etichettare: il tronco encefalico e il cervelletto, l'ipotalamo, l'amigdala e anche strutture al centro del cervello come il talamo.
Questo concetto è usato ampiamente da psicoterapeuti, coach e anche da cosiddetti "guru" per spiegare la psicologia dei comportamenti umani e per descrivere risposte a potenziali minacce come il "fight or flight" cioè la reazione di attacco o fuga"(questa reazione è in realtà governata dal primo chakra che governa le ghiandole surrenali che producono di adrenalina in risposta allo stimolo cerebrale in base agli imput e allo stato del cervello e della mente).
Il modello di cervello rettiliano attrae in modo psicologi in particolare gli psicologi ebrei perché sembra dare loro credibilità biologica ad altre teorie che sono però di Freud e che riguardano la personalità come l'Es, l'Io, Il super Io che corrispondono in modo perfetto e ordinato al cervello tripartito e ai sistemi di cervello rettiliano, limbico, corticale.
Viene usato anche per spiegare l'irrazionalità del comportamento umano in cui le emozioni dominano sulla logica e sul pensiero razionale, Maclean ha sistema limbico paleo- mammaliano e l'ha messo a capo della risposta delle emozioni e del sistema di risposta attacco o fuga perché così il linguaggio scientifico è più preciso e descrive con esattezza.
La mancanza di coerenza, la confusione e la vaghezza di questo sistema sono già indizi sicuri di un sistema descrittivo inutile e di scienza corrotta dagli ebrei e dalla loro visione comunista e limitata della realtà e di una limitata comprensione delle leggi universali e della spiritualità alta.
I nostri cervelli non si sono evoluti dalle lucertole: il processo di evoluzione non è lineare nella sua progressione e gli strati del cervello non si costruiscono su quelli precedenti ma hanno evoluzione indipendente tra di essi, inoltre i mammiferi non si sono evoluti dai rettili ma condividono un antenato comune simile ad un pesce, le sofisticate capacità cognitive si sono evolute in modo indipendente moltissime volte.
la corteccia cerebrale non è esclusiva dei mammiferi ma anche rettili, pesci e volatili sono dotati di corteccia cerebrale.
La nozione che gli strati più complessi si costruiscano sugli strati più semplici con l'evoluzione mentre le forme di vita diventano sempre più complesse è semplicistica ed errata.
Le emozioni non sono pre-cablate- le costruiamo noi stessi e possiamo averne maggior controllo e dimestichezza con la meditazione e in particolare con l'elemento acqua e la meditazione sul vuoto e la meditazione per attivare la ghiandola pineale.
La nostra vita non è governata da istinti profondamente radicati(questa è una visione robotica di come funziona il nostro cervello).
Non c'è un set di emozioni già costruite nel nostro cervello e già programmate ma che vari input e ingredienti costruiscono con intere reti cerebrali i sentimenti provati sul momento consapevolmente.
Questi ingredienti sono: la situazione in cui ci troviamo, i nostri ricordi e le esperienze personali, le sensazioni psicosomatiche che percepiamo nel nostro corpo fisico, le persone con cui stiamo, il linguaggio con cui abbiamo imparato a descrivere sentimenti ed emozioni coscienti(allenamento del chakra della gola con la logica descrizione delle emozioni).
Un' emozione è la creazione del cervello che attribuisce un significato/valore a una data sensazione corporea in relazione a ciò che accade nel mondo esterno.
Prendiamo per esempio la paura, essa emerge quando certi fattori inconsci si fondono e vengono interpretati dalla mente cosciente e notati.
La paura e l'ansia non sono cablate a livello biologico, l'evoluzione ha fatto un lavoro veramente enorme, possediamo circuiti cerebrali a rilevazione rapida delle minacce compresi l'amigdala e l'ipotalamo.
Poi noi categorizziamo le emozioni in base al contesto.
Il concetto di cervello rettiliano/tripartito deve essere abbandonato perché è sbagliato.
Se studiassimo il cervello e le sue zone in relazione ai sette chakra principali e ai loro sette colori corrispondenti con la scienza non corrotta avremmo la corretta e perfetta conoscenza del cervello e come si relaziona come sede psichica dell'anima il cui centro è la ghiandola pineale.